
Comparativi e superlativi particolari e di avverbi
28 Dicembre 2019
Giove predice la grandezza di Roma, Eneide, I, 227-271
28 Dicembre 2019Guida del passo dell’Eneide , Libro I, vv. 325–368 , in cui Venere appare ad Enea travestita da cacciatrice , e tra loro avviene un dialogo ricco di significati tematici, stilistici e simbolici.
📜 Titolo della scena :
“Venere appare ad Enea” – Eneide, Libro I, vv. 325–368
✍️ Traduzione fedele (parafrasi)
Così disse Venere, e così il figlio di Venere (Enea) rispose:
“Non ho visto né sentito alcuna delle tue sorelle, o ragazza.
Oh, come devo chiamarti? Non hai l’aspetto di una mortale,
né la tua voce richiama quella di una creatura umana.
Sei davvero una dea, o forse una ninfa, sorella di Apollo?
Sii benigna verso di noi, chiunque tu sia, e allevia le nostre sofferenze.
Rivelaci finalmente sotto quale cielo, in quale parte del mondo siamo giunti:
non conosciamo né la gente né i luoghi, e vaghiamo qui spinti dai venti e dalle onde.
Molte vittime saranno sacrificate a te dagli altari per mano nostra.”Allora rispose Venere: “Non merito certo un onore così grande;
portare faretra e calzare con il coturno purpureo sono usanze delle fanciulle tirie.
Vedi i regni punici, la città dei Tirii e la terra di Agenore;
ma sappi che questa è la Libia, abitata da un popolo fiero e guerriero.Qui comanda Didone, la regina fenicia, fuggita dalla sua città a causa di suo fratello.
La storia è lunga, piena di intrighi; tuttavia ti racconterò i momenti principali.
Il marito di Didone era Sicheo, il più ricco d’oro tra i Punici,
e amato profondamente dalla povera moglie.
Era stato lui il suo primo sposo, dato dal padre vergine in nozze.
Ma a governare Tiro era il fratello di lei, Pigmalione, crudele più di ogni altro.
Tra loro nacque una terribile lite. Lui, folle d’ambizione,
uccise Sicheo con il ferro, alle spalle, mentre pregava davanti agli altari,
fidandosi dell’affetto della sorella. A lungo nascose il crimine,
fingendo di darle speranze con false parole.
Fu però lo stesso fantasma di Sicheo, privo di sepoltura,
a comparire nei sogni di Didone, mostrandole il petto trafitto dall’arma,
rivelando l’ingiustizia e il delitto oscuro compiuto in casa.
Le ordinò di fuggire al più presto, indicandole vecchi tesori seppelliti,
una quantità ignota di oro e argento da usare nel viaggio.
Così Didone preparò la fuga insieme a pochi fedeli.
Si radunarono coloro che odiavano il tiranno o ne avevano paura;
presero le navi pronte e caricarono l’oro.
Con sé portarono i beni accumulati dal crudele Pigmalione.
Una donna guidò l’impresa.
Giunsero infine in questi luoghi, dove ora vedrai sorgere
le grandi mura e la fortezza della nuova Cartagine.
Comprarono il suolo — Birsa, così chiamato perché misurarono
quanto poteva circondare una pelle di toro.
Ma voi, chi siete? Da quali spiagge siete giunti?
Verso dove dirigete il vostro cammino?”Alla domanda di Didone, Enea sospirò profondamente e rispose:
“O dea, dovrei ripartire dall’inizio, e ci vorrebbe tempo per narrare tutte le nostre pene;
persino la stella della sera chiuderebbe prima il giorno.
Noi siamo partiti da Troia antica, se mai giunse alle vostre orecchie il nome di Troia,
spinti qua e là da una tempesta che sembrava volerci distruggere.
Io sono Enea, il pio, che conduco con me i Penati strappati ai nemici,
famoso fin sopra il cielo. Cerco l’Italia, la mia patria, e la stirpe promessami da Giove.
Partimmo con dodici navi dal mare frigio, seguendo i segnali della madre dea e il destino.
Appena sette ne restano, salve dal mare e da Euro crudele.
Senza meta e bisognoso, io vago per i deserti della Libia,
cacciato da Europa e Asia.”
🔍 Analisi e commento
🧠 Contesto
Questo episodio si colloca all’interno del primo libro dell’Eneide , quando Enea, naufragato sulle coste libiche dopo una violenta tempesta scatenata da Giunone, incontra una figura femminile che crede essere solo una giovane cacciatrice. In realtà si tratta di sua madre, Venere , che compare al figlio travestita per rivelargli importanti notizie riguardo al posto in cui si trova.
🎭 Funzione drammatica
L’inganno di Venere serve a Virgilio per:
- Creare suspense : Enea non riconosce sua madre.
- Mostrare la sua umanità imperfetta : anche il più pio degli eroi può essere ingannato.
- Preparare il terreno per il futuro incontro tra Enea e Didone, che sarà centrale nel romanzo umano ed emotivo del poema.
🌟 Figure retoriche e stile
Virgilio usa uno stile elegante e ricercato, tipico del poema epico:
- Perifrasi : “la madre dea” per indicare Venere.
- Enumerazione : nell’esposizione del passato di Didone.
- Chiasmi : “da Europa ed Asia” .
- Ellissi e anafore per enfatizzare emozioni.
- Immaginario naturalistico : il mare, i venti, la terra deserta.
🧱 Struttura narrativa
- Incontro tra Enea e Venere travestita
- Riconoscimento indiretto (Enea intuisce che non è una semplice mortale)
- Venere rivela la storia di Didone e Cartagine
- Enea racconta la propria origine e le sue traversie
- Preparazione alla narrazione del passato (Libro II e III)
💡 Temi principali
🧩 Schema riassuntivo
💬 Frasi celebri da imparare
- “Multa nimis nive candida manus”
→ Troppe cose bianche come la neve cadrebbero sugli altari per lei (espressione di gratitudine). - “Flectere si nequeo superos, Acheronta movebo.”
→ Se non riesco a piegare gli dei dell’alto, smuoverò l’Ade (Virgilio introduce il tema del conflitto tra uomo e destino). - “Quae regna ex urbe Tyria rumpebat Dido nova.”
→ Didone fondava nuovi regni fuori dalla città fenicia.
ESERCIZI:
- Approfondisci il ruolo di Venere ,
- Analizza il personaggio di Didone ,
- Realizza schemi per interrogazioni
- Fai una presentazione in power point del testo