Viaggio notturno nella letteratura italiana ep.7 (11/06/2020)
12 Giugno 2020L’omosessualità
13 Giugno 2020Nel tardo impero romano gradualmente non fu più il mediterraneo il centro di attrazione degli interessi e l’elemento unificante che era stoto in precedenza, pertanto si crearono divisioni sempre più nette fra una zona dell’impero e l’altra.
Ne consegue che, accanto all’indubbio definirsi di uno “spazio italico” premeva la “attrazione mediterranea” a cui si è accennato. Attrazione che senza dubbio non si esercitava in modo uniforme su tutta la penisola, ma che interessava piuttosto le aree meridionali e costiere di essa, come è dimostrato dalla concentrazione, in quest’area, degli interessi delle grandi famiglie senatorie, dalla persistente e diffusa vitalità delle istituzioni urbane e dall’intensità delle relazioni commerciali e artistico-culturali con l’Oriente mediterraneo.
All’interno, quindi, di un’unità geopolitica dell’Italia che si afferma si propongono anche alcune linee di divisione (che la critica storica appena inizia a mettere in evidenza) delle quali pure scaturiranno significative differenze nelle risposte ai susseguenti eventi politici (ad esempio la diffusione dell’insediamento goto, la resistenza degli stessi Goti durante la guerra greco-gotica, la diversa capacità di reazione all’invasione longobarda).
Per concludere, il periodo che si tende a definire come tarda antichità, ha frontiere estremamente elastiche che possono essere estese o contratte in dipendenza degli elementi che la sensibilità di ciascuno storico intende privilegiare.
Se si esclude il periodo, tra l’avvento al trono di Diocleziano (284) e la morte di Teodosio (395), ovvero quella di Valentiniano III (455) che sancisce la separazione dinastica tra Oriente e Occidente, in cui si compiono trasformazioni strutturali dello Stato Romano, ed esso continua nondimeno a mantenere la sua integrità territoriale verso l’esterno e la sua coesione interna, le scansioni cronologiche si ancorano all’enfatizzazione di particolari aspetti, che possono variare significativamente in relazione ai contesti geografici o agli aspetti socio-culturali presi in esame.
Così per offrire esempi che individuano tre aree-chiave del territorio dell’ex impero romano, per la Gallia viene considerato come il punto di svolta lo stabile insediamento dei Franchi su tutto il territorio e il consolidamento della dinastia dei Merovingi, che si verificano tra la fine del V e gli inizi del VI secolo; per l’Italia esso tende ad essere collocato tra la guerra greco-gotica e l’invasione longobarda (535-570 circa); per il territorio sottoposto all’Impero romano d’Oriente, si pone nel corso del VII secolo, quando la penetrazione degli Slavi nei Balcani, le guerre persiane e il dilagare degli Arabi in Siria, Palestina ed Egitto determinarono sia pesanti mutilazioni territoriali, che profonde ristrutturazioni politico-istituzionali dello Stato.