
Santa Caterina del Sassoballaro
28 Dicembre 2019
Edouard Manet
28 Dicembre 2019Sacra di San Michele: Il Monumento Simbolo del Piemonte
La Sacra di San Michele, nota anche come Abbazia di San Michele della Chiusa, è un imponente complesso architettonico religioso situato sulla vetta del Monte Pirchiriano (962 metri s.l.m.), all’imbocco della Val di Susa, in Piemonte. Questo luogo affascinante, dichiarato monumento simbolo della Regione Piemonte, è un crocevia di storia, arte, spiritualità e leggenda, che domina il paesaggio con la sua maestosa presenza.
1. Storia e Fondazione
La storia della Sacra affonda le sue radici in un passato millenario, che si intreccia con leggende e figure storiche.
- Origini Antiche: Il Monte Pirchiriano, il cui nome deriva forse da “monte dei porci” (come i vicini “monte delle capre” e “monte degli asini”), era già frequentato in epoca preistorica e fu poi fortificato da Liguri e Celti. In epoca romana, data la sua posizione strategica, divenne un castrum militare.
- La Leggenda di San Giovanni Vincenzo: Sul finire del X secolo, San Giovanni Vincenzo, un eremita discepolo di San Romualdo, iniziò a vivere in questo luogo solitario. La leggenda narra che San Michele Arcangelo gli apparve in sogno, indicandogli di costruire una chiesa. Quando le pietre raccolte per la costruzione furono miracolosamente trasportate sulla cima del Pirchiriano, Giovanni Vincenzo comprese la volontà divina.
- La Fondazione Benedettina: L’effettiva costruzione del grande complesso monastico fu avviata tra il 983 e il 987 (o intorno all’anno Mille) per iniziativa di Ugo di Montboissier, un nobile alverniate che, come penitenza per i suoi peccati, fu incaricato dal Papa di costruire un’abbazia. La direzione della comunità fu affidata ai monaci benedettini.
- Periodo di Splendore: Tra il XII e il XV secolo, la Sacra visse il suo periodo di massimo splendore, diventando uno dei più importanti centri della spiritualità benedettina in Europa e un punto di sosta fondamentale lungo la Via Francigena (nella sua variante alpina della Val di Susa), parte del “Cammino di San Michele” che univa Mont-Saint-Michel in Francia al Santuario di Monte Sant’Angelo in Puglia.
- Declino e Rinascita: Dopo un periodo di declino e abbandono, nel XIX secolo, Re Carlo Alberto affidò il complesso alla Congregazione dei Padri Rosminiani (nel 1836), che tuttora ne sono i custodi e ne curano la conservazione e la valorizzazione.
2. Architettura: Un Capolavoro Romanico-Gotico
L’architettura della Sacra di San Michele è un’espressione straordinaria di come l’uomo abbia saputo integrare la costruzione con la natura, adattandosi alla roccia e creando un’opera di grande impatto visivo e strutturale.
- Integrazione con la Roccia: L’abbazia è letteralmente “arroccata” sulla cima del monte. Le sue fondamenta si fondono con la roccia viva, e alcune parti dell’edificio sembrano emergere direttamente dalla montagna.
- Stili Architettonici: La Sacra presenta una fusione di stili, principalmente romanico e gotico, che testimoniano le diverse fasi costruttive:
- Stile Romanico Originario (XI secolo): Visibile nelle parti più antiche, come le fondamenta e alcune sezioni del cosiddetto “Monastero Nuovo” (oggi in rovina), caratterizzate da mura spesse e poche aperture.
- Stile Romanico di Transizione (XII secolo): Si manifesta con l’introduzione di elementi più slanciati e le prime bifore.
- Stile Gotico (XIII-XIV secolo): Presente in elementi come gli archi a sesto acuto e alcune decorazioni.
- Lo Scalone dei Morti: È uno degli accessi più suggestivi alla chiesa. Una ripida scalinata che conduce al Portale dello Zodiaco. Il nome deriva dalla presenza di sepolture di monaci e abati lungo le pareti.
- Il Portale dello Zodiaco: Un magnifico portale romanico-gotico, riccamente scolpito con i segni zodiacali e le costellazioni, oltre a figure allegoriche e simboliche. È opera di un maestro del XII secolo e rappresenta il passaggio dal mondo terreno a quello spirituale.
- La Chiesa Abbaziale: L’ingresso alla chiesa è laterale, una peculiarità architettonica. L’interno è a tre navate, con pilastri robusti e volte a crociera. La sua struttura è imponente e austera, tipica dell’architettura benedettina.
- La Torre della Bell’Alda: Una torre isolata che si erge sul lato sud-est del complesso, avvolta da una leggenda popolare.
3. Opere d’Arte e Tesori Nascosti
Nonostante le vicissitudini storiche, la Sacra conserva importanti testimonianze artistiche.
- Affreschi: All’interno della chiesa e in alcune cappelle si trovano frammenti di affreschi medievali e rinascimentali, che narrano storie sacre e figure di santi.
- Trittico di Defendente Ferrari: Un’opera di rilievo, risalente al 1520 circa, attribuita al pittore piemontese Defendente Ferrari.
- Grande Affresco dell’Assunzione: Dipinto nel 1505 sulla parete sinistra della chiesa, è uno degli affreschi più grandi conservati alla Sacra.
- Sculture: Oltre alle decorazioni del Portale dello Zodiaco, sono presenti altre sculture e capitelli istoriati che arricchiscono il complesso.
- Statua di San Michele: Una grande statua moderna dell’Arcangelo Michele, alta oltre 5 metri, accoglie i visitatori all’ingresso, opera di Paul d’Hondt.
4. Significato Culturale e Spirituale
La Sacra di San Michele è molto più di un semplice monumento; è un luogo intriso di profondo significato.
- Simbolo del Piemonte: È stata riconosciuta come il monumento simbolo della Regione Piemonte, rappresentando la sua storia, la sua spiritualità e il suo legame con le Alpi.
- Punto di Riferimento Spirituale: Per secoli è stata un importante centro di pellegrinaggio e spiritualità, in particolare per i devoti di San Michele Arcangelo, protettore dei luoghi elevati.
- Ispirazione Letteraria: La sua atmosfera suggestiva e misteriosa ha ispirato scrittori come Umberto Eco, che la scelse come modello per l’abbazia del suo celebre romanzo Il nome della rosa.
- Crocevia di Culture: La sua posizione di confine l’ha resa un luogo di incontro e scambio tra diverse culture e tradizioni europee.
Conclusione
La Sacra di San Michele è un’esperienza indimenticabile per chiunque la visiti. La sua architettura audace che si fonde con la montagna, la sua storia millenaria, i suoi tesori artistici e l’aura di mistero e spiritualità che la avvolge, la rendono uno dei luoghi più affascinanti e significativi d’Italia. Un vero e proprio “faro” di fede e cultura che continua a dominare la Val di Susa, invitando alla contemplazione e alla scoperta.