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28 Dicembre 2019Come Vestivano i Romani: abbigliamento nell’Antica Roma
L’abbigliamento nell’antica Roma era un riflesso della società, delle classi sociali, del genere e dell’occasione. Sebbene l’immagine più iconica sia quella della toga, il guardaroba romano era più vario e funzionale di quanto si possa immaginare, evolvendosi nel corso dei secoli.
1. Abbigliamento Maschile
L’abbigliamento maschile romano si basava principalmente su due capi: la tunica e la toga.
a) La Tunica
- Descrizione: Era l’indumento più comune e diffuso, indossato direttamente sul corpo. Simile a una camicia lunga, era fatta di lana o lino, senza maniche o con maniche corte (fino al gomito). La lunghezza variava: fino al ginocchio per gli uomini comuni, più lunga per gli anziani o per chi desiderava un aspetto più formale.
- Colore: Generalmente bianca o di colore naturale della lana.
- Distinzioni Sociali:
- Tunica angusticlavia: Con due strisce verticali strette (clavi) di porpora, indossata dai cavalieri (equites).
- Tunica laticlavia: Con due strisce verticali larghe di porpora, indossata dai senatori.
- Tunica palmata: Ricamata con palme, indossata dai generali in trionfo.
- Uso: Era l’indumento da lavoro, da casa e per le occasioni meno formali.
b) La Toga
- Descrizione: Era l’indumento più distintivo e formale del cittadino romano. Era un ampio drappo di lana (spesso bianca) di forma ellittica o semicircolare, lungo fino a 6 metri, che veniva avvolto attorno al corpo secondo regole precise, lasciando un braccio libero. Indossare la toga era un’arte e richiedeva pratica.
- Simbolismo: La toga era il simbolo della cittadinanza romana. Solo i cittadini romani potevano indossarla in pubblico.
- Tipi di Toga:
- Toga pura (o virilis): Di lana bianca naturale, indossata dai cittadini comuni dopo aver raggiunto la maggiore età (circa 16 anni).
- Toga praetexta: Con un bordo di porpora, indossata dai magistrati curuli, da alcuni sacerdoti e dai bambini maschi fino alla maggiore età.
- Toga candida: Di un bianco brillante (ottenuto con gesso), indossata dai candidati a cariche pubbliche.
- Toga pulla: Di colore scuro (nera o grigia), indossata in segno di lutto.
- Toga picta (o purpurea): Di colore porpora e ricamata in oro, indossata dai generali in trionfo e, in seguito, dagli imperatori.
- Uso: Era l’abito ufficiale per le occasioni pubbliche, le cerimonie, le udienze in tribunale e per apparire in pubblico con dignità. Era scomoda e poco pratica per il lavoro quotidiano.
2. Abbigliamento Femminile
L’abbigliamento femminile romano era più vario e colorato rispetto a quello maschile, pur mantenendo una certa sobrietà.
a) La Tunica
- Descrizione: Anche le donne indossavano una tunica come indumento intimo, spesso più lunga di quella maschile, fino ai piedi.
- Materiali: Lana, lino, e per le più ricche anche seta o cotone.
b) La Stola
- Descrizione: Era l’indumento distintivo della matrona romana (donna sposata e rispettabile). Era una lunga veste, spesso di lino o seta, che si indossava sopra la tunica. Scendeva fino ai piedi, con ampie pieghe, ed era fermata in vita da una cintura. Le maniche potevano essere lunghe o corte.
- Colore: Poteva essere di vari colori vivaci, non solo bianca.
- Uso: Era l’abito da indossare in pubblico, simbolo di dignità e status sociale.
c) La Palla
- Descrizione: Era un ampio mantello o scialle che le donne indossavano sopra la stola quando uscivano di casa. Poteva essere drappeggiato in vari modi, coprendo anche il capo.
- Materiali e Colori: Spesso di lana fine, seta o cotone, in colori vivaci o decorato.
- Uso: Serviva per proteggersi dal freddo, ma anche per modestia e per completare l’eleganza dell’abito.
3. Abbigliamento per Bambini
- I bambini maschi indossavano una toga praetexta (con bordo di porpora) fino all’età della maggiore età, quando la deponevano in una cerimonia per indossare la toga virilis.
- Le bambine indossavano tuniche semplici.
4. Calzature
Le calzature variavano a seconda dell’occasione e dello status:
- Calcei: Scarpe chiuse, simili a stivali morbidi, indossate con la toga.
- Soleae (sandali): Calzature aperte, usate in casa o in occasioni informali.
- Caligae: Sandali militari, robusti, usati dai soldati.
5. Accessori e Gioielli
- Cinture: Usate per stringere le tuniche e le stole.
- Fibule: Spille per fermare i drappeggi.
- Gioielli: Anelli, braccialetti, collane, orecchini erano comuni, soprattutto tra le donne ricche.
- Acconciature: Le donne romane dedicavano molta cura alle acconciature, che potevano essere molto elaborate, con trecce, chignon e decorazioni.
6. Materiali e Colori
- Materiali: La lana era il tessuto più comune per le tuniche e le toghe, per la sua disponibilità e resistenza. Il lino era usato per indumenti più leggeri e intimi. La seta e il cotone erano importati e molto costosi, riservati ai più ricchi.
- Colori: Sebbene il bianco fosse il colore predominante per la toga (simbolo di purezza e cittadinanza), altri indumenti potevano essere tinti. Il rosso porpora era il colore più prestigioso, riservato all’imperatore, ai senatori e ai magistrati. Erano comuni anche il giallo, il blu, il verde e il viola.
Conclusione
L’abbigliamento romano era un sistema complesso che comunicava non solo lo status sociale e il genere, ma anche l’identità civica e il ruolo pubblico. Dalla semplice tunica alla maestosa toga, ogni capo aveva un significato preciso. Sebbene l’immagine della Roma antica sia spesso associata a vesti bianche e austere, la realtà era più variegata, con tessuti, colori e stili che riflettevano la ricchezza e la diversità di una civiltà complessa e sofisticata.