
La tempesta nell’Eneide I 81-123
28 Dicembre 2019
Idem e ipse
28 Dicembre 2019Testo originale, traduzione italiana e analisi dei versi 227-249 del Libro I dell’Eneide, noti come “Giove predice la grandezza di Roma”.
Questo passo è centrale perché introduce la visione provvidenziale della storia di Roma: Giove rassicura Venere e annuncia il futuro glorioso del popolo romano.
✍️ INTRODUZIONE: punti chiave del passo
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Giove rassicura Venere: nonostante le difficoltà, Enea è destinato a fondare la stirpe da cui nascerà Roma.
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Enea fonderà Lavinio, ma la vera discendenza passa per Ascanio/Iulo, da cui discenderà la gens Iulia (cioè anche Giulio Cesare e Ottaviano Augusto).
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Viene anticipata la fondazione di Alba Longa, che precede quella di Roma.
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L’intervento di Giove si colloca al livello più alto del Fato: è un destino cosmico, immutabile, che nemmeno Giunone potrà fermare.
Proseguiamo quindi con
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✅ Testo latino
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✅ Traduzione italiana
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✅ Analisi stilistica e retorica
📜 Eneide , Libro I, versi 227-249
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🇮🇹 Traduzione italiana
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🎨 ANALISI STILISTICA E RETORICA
📌 Contesto
Venere si lamenta con Giove per le disgrazie di Enea. Il padre degli dèi la rassicura rivelando il disegno del Fato: Enea compirà la sua missione, e da lui nascerà Roma, destinata al dominio del mondo.
💥 1. Solennità del tono epico e divino
Virgilio eleva la scena con un tono oracolare e solenne:
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“Tum pater omnipotens…”: epiteto tradizionale gioviano, richiama l’autorità suprema.
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“magno se murmure tollens”: iperbato e allitterazione per rafforzare la maestosità.
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“insonuit crines”: personificazione epica della divinità, anche i capelli sembrano pieni di potere.
💬 2. Discorso diretto di Giove: pathos e profezia
Giove pronuncia un discorso ricco di retorica profetica:
🔹 Anastrofe e iperbato
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“manent immota tuorum / fata tibi”: ordine sintattico artificioso → solennità profetica.
🔹 Epiteti epici
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“magnanimum Aenean”: epiteto formulare tipico (come “pius Aeneas”).
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“Cytherea”: epiteto per Venere, derivato dalla sua isola di culto (Citera).
🔹 Ripetizioni e parallelismi
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“cernes urbem et promissa Lavini / moenia” → struttura parallela e climax ascendente.
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“moresque viris et moenia ponet” → allitterazione di “m”, struttura binaria → fondazione di civiltà (valori + città).
⚔️ 3. Visione della storia come guerra e civiltà
Giove profetizza la guerra in Italia e il compimento di una missione civilizzatrice:
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“bellum ingens geret Italia…”: anticipazione delle guerre italiche (es. contro Turno).
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“mores viris ponet”: fondazione morale e politica, vera missione civilizzatrice di Roma.
🔄 4. Ciclicità e tempo storico
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“tertia aestas… terna hiberna” → riferimento ciclico al tempo stagionale, enfatizza la durata epica della missione.
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“triginta magnos… orbes” → perifrasi per “anni”, solennità del tempo ciclico.
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Uso di espressioni temporali maestose e simboliche.
🏛️ 5. Fondazione delle città
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“moenia Lavini”, “muniet Albam” → sequenza fondativa: Lavinio → Alba Longa → (più avanti) Roma.
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Virgilio delinea una progressione topografica e simbolica, fondamentale per l’identità romana.
👶 6. Introduzione della gens Iulia
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“Ascanius cui nunc cognomen Iulo additur” → genealogia divina di Giulio Cesare e Augusto.
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Inserimento di un messaggio politico augusteo: Roma è voluta dagli dèi e discende da Enea.
🧾 Conclusione: significato del passo
Questo brano è un manifesto ideologico dell’Eneide:
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Enea è strumento del Fato,
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Roma è frutto di un disegno divino,
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la storia romana ha radici sacre e legittime,
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Augusto discende da un’origine epica e mitica.