
Cosa puo’ insegnarci Lettera a una professoressa di don Lorenzo Milani
28 Dicembre 2019
Canto IV del Purgatorio vv. 72-125
28 Dicembre 2019Testo, 📜 Parafrasi, 🔎 Analisi, 🎠Tematiche e 🖋 Commento sui versi 66-129 del Canto XXX del Paradiso, in cui Dante Alighieri descrive la Candida Rosa dei beati:
📜 Testo e Parafrasi dei versi 64-129 del trentesimo Canto del Paradiso di Dante
Testo
Di tal fiumana uscian faville vive, poi, come inebrïate da li odori, «L’alto disio che mo t’infiamma e urge, ma di quest’ acqua convien che tu bei Anche soggiunse: «Il fiume e li topazi Non che da sé sian queste cose acerbe; Non è fantin che sì sùbito rua come fec’ io, per far migliori spegli e sì come di lei bevve la gronda Poi, come gente stata sotto larve, così mi si cambiaro in maggior feste O isplendor di Dio, per cu’ io vidi Lume è là sù che visibile face E’ si distende in circular figura, Fassi di raggio tutta sua parvenza E come clivo in acqua di suo imo sì, soprastando al lume intorno intorno, E se l’infimo grado in sé raccoglie La vista mia ne l’ampio e ne l’altezza Presso e lontano, lì, né pon né leva: Nel giallo de la rosa sempiterna, qual è colui che tace e dicer vole, |
Parafrasi Da quel fiume luminoso uscivano scintille vive, poi, come se inebriate dai profumi, «Il grande desiderio che ti arde e ti spinge «ma prima devi bere di quest’acqua Aggiunse poi: «Il fiume, le scintille (i topazi) Non è che queste cose siano di per sé imperfette, Non c’è bambino che si getti così rapido come feci io, per rendere gli occhi e appena le mie palpebre si inzupparono di quell’acqua, Poi, come chi si toglie una maschera così fiori e scintille si trasformarono in una festa più grande, O splendore di Dio, per merito del quale Là in alto c’è una luce che rende visibile Questa luce si estende in una figura circolare, Tutta la sua parvenza è fatta di raggi E come una collina si specchia nella sua base d’acqua così, stando sopra quella luce, intorno intorno E se il grado più basso raccoglie tanta luce, La mia vista non si smarriva né nell’ampiezza né nell’altezza, Lì la distanza non cambia nulla: Nel giallo della rosa eterna, come chi resta muto ma vorrebbe parlare, |
🔎 Analisi del Testo
🌟 Struttura e Metrica
- Terzine dantesche, endecasillabi a rima incatenata.
- Linguaggio elevato e solenne.
🌟 Figure Retoriche e Simboli
- Similitudine dei rubini nell’oro: la perfetta armonia tra scintille e fiori (vv. 66-69).
- Metafora del battesimo spirituale: l’atto di bere dall’acqua simboleggia l’accesso alla verità (vv. 84-90).
- Allegoria del fiume che diventa circolare: la visione si completa e si chiude in sé stessa (v. 90).
- Immagine della maschera tolta: la verità si rivela oltre le apparenze (vv. 93-96).
- La Rosa Mistica: immagine centrale della beatitudine celeste (vv. 117-126).
- Superamento delle leggi naturali: Dio regna senza mediazioni, annullando il concetto di spazio e tempo (vv. 120-123).
🎠Tematiche Principali
✨ Il desiderio di conoscenza e la grazia
Il desiderio di Dante è puro e piace a Beatrice, ma la conoscenza piena richiede purificazione e un atto di grazia (il bere dall’acqua).
✨ La Rosa Mistica e la Gerarchia Celeste
La rosa simboleggia la Chiesa trionfante e l’ordine perfetto del Paradiso. Ogni beato ha il suo posto, ma distanza e altezza non valgono più.
✨ L’abolizione delle leggi naturali
Nell’Empireo le leggi della fisica e della percezione decadono: tutto è diretto governo divino.
✨ La lode perpetua a Dio
La rosa diffonde un profumo di lode eterna al Creatore, in un’immagine di perfetta armonia.
🖋 Commento
Questa parte del Canto XXX è uno dei vertici poetici della Divina Commedia, dove Dante descrive l’apparizione della Rosa Eterna, immagine sublime della beatitudine eterna e della Gerusalemme Celeste.
Il movimento delle scintille e dei fiori prefigura l’ordine armonico del Paradiso, in cui ogni beato si riflette nella luce divina. L’atto di bere è un vero e proprio battesimo mistico: Dante si trasforma e accede a una nuova capacità visiva e spirituale.
La descrizione della luce che fa visibile Dio è una delle più alte sintesi della teologia dantesca: Dio si manifesta come luce infinita, centro e origine di ogni vita. La circolarità e la vastità della Rosa Mistica amplificano l’idea di un ordine perfetto e immutabile.
Infine, Beatrice invita Dante ad ammirare la «bianca schiera» dei beati, vestiti di luce: è il momento culminante della visione mistica, che prepara alla contemplazione finale di Dio.
✅ Sintesi finale:
Dante entra pienamente nella visione del Regno dei Beati, in un luogo fuori dallo spazio e dal tempo. La Rosa Mistica e la luce di Dio offrono la visione del divino, della perfetta armonia, e della lode eterna. Un capolavoro di poesia, teologia e simbolismo.