
Canto IV del Purgatorio vv. 40-71
28 Dicembre 2019
Canto XXVI del Paradiso vv. 22-51
28 Dicembre 2019Parafrasi, Analisi, Tematiche e Commento dei versi 1-39, iniziali del Canto IV del Purgatorio di Dante Alighieri:
📜 Testo e Parafrasi dei versi 1-39 del Canto quarto del Purgatorio di Dante
Testo
Quando per dilettanze o ver per doglie, par ch’a nulla potenza più intenda; E però, quando s’ode cosa o vede ch’altra potenza è quella che l’ascolta, Di ciò ebb’io esperïenza vera, lo sole, e io non m’era accorto, quando Maggiore aperta molte volte impruna che non era la calla onde salìne Vassi in Sanleo e discendesi in Noli, dico con l’ale snelle e con le piume Noi salavam per entro ’l sasso rotto, Poi che noi fummo in su l’orlo suppremo Ed elli a me: “Nessun tuo passo caggia; |
Parafrasi Quando la nostra anima si concentra su un piacere o su un dolore così intensi da assorbirla completamente, pare non percepire più nessun’altra facoltà ; Perciò, quando si ascolta o si vede qualcosa perché è una facoltà dell’anima ad ascoltare o vedere, Io stesso ne feci diretta esperienza e io non me ne ero accorto, finché non giungemmo Spesso, quando l’uva matura e si scurisce, da soli, poiché la schiera delle anime si era allontanata. ma qui è come se si dovesse volare, Salivamo attraverso una fenditura della roccia, Quando finalmente fummo sulla cima dell’alta ripa, Ed egli mi rispose: “Non fermarti e non indietreggiare;  |
🔎 Analisi del testo
Struttura e metrica
- Terzine dantesche a rima incatenata (ABA BCB CDC)
- Linguaggio narrativo e riflessivo
- Uso del discorso diretto per vivacizzare il racconto
Figure retoriche principali
- Metafora e similitudine: la salita del monte Purgatorio è paragonata alla difficoltà di scalare i monti reali (San Leo, Noli, Bismantova) e persino al volo, simbolo di elevazione spirituale.
- Anastrofe: “maggiore aperta molte volte impruna” → inversione sintattica per rafforzare il tono solenne.
- Antitesi: corpo-anima; vista-udito; ragione-senso → a sottolineare il dualismo dell’uomo.
Tecnica narrativa
- Alternanza tra riflessione filosofica e azione.
- Progressione dinamica della salita che riflette il percorso morale.
🎠Tematiche principali
🧠La psicologia della percezione
Dante spiega che, quando un senso domina completamente, le altre facoltà si “spengono”, tanto da far perdere la cognizione del tempo: una visione moderna e acuta della concentrazione e della mente.
⛰ La fatica e la difficoltà della purificazione
La salita fisica al Purgatorio diventa allegoria della fatica spirituale del pentimento. Dante paragona la scalata a difficili ascensioni reali, ma specifica che qui serve “volare” con il desiderio, unico motore del cammino verso la salvezza.
✨ La guida e la speranza
Virgilio è la guida che illumina e dà speranza a Dante. Senza la guida della ragione e della fede, l’anima non riuscirebbe a orientarsi.
🖋 Commento
L’inizio del Canto IV del Purgatorio è denso di significato morale e filosofico. Dante riflette sulla natura dell’anima umana e sulla sua capacità di concentrarsi su un unico oggetto al punto da perdere la percezione del tempo e dello spazio: un concetto sorprendentemente vicino alle moderne teorie dell’attenzione.
La scalata al monte rappresenta lo sforzo necessario per liberarsi dai peccati. I riferimenti ai monti reali che si possono scalare con fatica, ma senza la necessità di “volare”, sottolineano quanto più difficile sia il cammino spirituale.
Dante capisce che il solo desiderio della salvezza può dare le ali per superare gli ostacoli, e che la ragione (Virgilio) è fondamentale per non perdersi. La fiducia in una “guida saggia” che apparirà rafforza il tema della provvidenza e della fede nel viaggio dell’uomo verso la redenzione.
🔥 Rappresentazione iconica emotiva
Il tono è intimamente riflessivo e faticosamente fiducioso: Dante sperimenta la stanchezza fisica e la difficoltà morale, ma allo stesso tempo si affida alla speranza e alla guida che illumina il percorso.
📌 In sintesi:
Questo passo del Purgatorio unisce la profondità filosofica sul funzionamento della mente umana a una forte componente narrativa e simbolica della fatica del pentimento e della salita spirituale. La bellezza del canto sta nell’intreccio tra il pensiero razionale, il sentimento e l’azione, elementi chiave dell’intera cantica del Purgatorio.