
Canto IV del Purgatorio vv. 40-71
28 Dicembre 2019
Canto XXVI del Paradiso vv. 22-51
28 Dicembre 2019📜 Testo, Parafrasi, 🔎 Analisi, 🎠Tematiche e 🖋 Commento dei versi 103-145 del Canto IX del Purgatorio di Dante Alighieri
📜 Testo e Parafrasi dei versi 103-145 del Canto nono del Purgatorio di DanteÂ
Testo
Sovra questo tenëa ambo le piante Per li tre gradi sù di buona voglia Divoto mi gittai a’ santi piedi; Sette P ne la fronte mi descrisse Cenere, o terra che secca si cavi, L’una era d’oro e l’altra era d’argento; “Quandunque l’una d’este chiavi falla, Più cara è l’una; ma l’altra vuol troppa Da Pier le tegno; e dissemi ch’i’ erri Poi pinse l’uscio a la porta sacrata, E quando fuor ne’ cardini distorti non rugghiò sì né si mostrò sì acra Io mi rivolsi attento al primo tuono, Tale imagine a punto mi rendea ch’or sì or no s’intendon le parole. |
Parafrasi L’angelo di Dio sedeva sulla soglia della porta Il mio maestro mi condusse con animo sereno Mi gettai devotamente ai piedi del santo angelo, invocando misericordia e pregandolo di aprirmi. Per tre volte mi battei il petto in segno di pentimento. L’angelo mi incise sulla fronte sette lettere “P” con la punta della spada e disse: “Fa’ che, una volta dentro, tu lavi queste ferite.” Il vestito dell’angelo aveva il colore della cenere o della terra secca e, da sotto la veste, estrasse due chiavi: una d’oro e una d’argento. Prima con la chiave d’argento e poi con quella d’oro, l’angelo operò sulla porta finché io ne fui soddisfatto. Ci disse: “Se una delle due chiavi L’una è più preziosa, “Le ho ricevute da san Pietro,” proseguì, “e mi disse che sbaglio più a tenerla chiusa che ad aprirla, purché chi chiede si mostri umile ai miei piedi.” Poi spinse la porta sacra, dicendo: “Entrate, ma sappiate che chi si volta indietro Quando la porta ruotò che nessun altro rumore poté superarlo, Mi voltai colpito da quel primo suono, L’immagine che mi suscitava ciò che sentivo e a tratti si perdono.  |
🔎 Analisi del Testo
Struttura e Metrica
- Terzine dantesche (endecasillabi a rima incatenata).
- Alternanza tra narrazione e discorso diretto solenne.
Figure Retoriche e Simboli
- Simbolismo delle chiavi: l’oro rappresenta la grazia divina (facile e diretta), l’argento l’intelligenza e la sapienza che serve per il discernimento.
- Sette P: sono il segno dei sette peccati capitali, da lavare durante l’ascesa purgatoriale.
- Allusione storica: la rocca Tarpea (vv. 136-138), simbolo del tradimento e della rovina.
- Sinestesia: canto e suono che si fondono nel “Te Deum” accompagnato dall’organo.
🎠Tematiche principali
✨ Il rito della penitenza e della purificazione
- La scritta delle sette “P” rappresenta il percorso obbligato di espiazione e purificazione dei peccati capitali.
✨ L’umiltà necessaria per ottenere il perdono
- Solo chi si umilia e chiede misericordia potrà entrare nella via della salvezza.
✨ La centralità della Grazia e della sapienza
- Le due chiavi simboleggiano i due strumenti della Chiesa per perdonare: la Grazia divina e la conoscenza umana.
✨ Il potere della preghiera e della lode
- L’ingresso è accompagnato dal “Te Deum”, inno solenne che eleva le anime e celebra la gloria divina.
🖋 Commento
In questi versi Dante costruisce la scena solenne e altamente simbolica dell’ingresso ufficiale nel Purgatorio. Il pellegrino non entra semplicemente in uno spazio fisico, ma attraversa una soglia spirituale che segna l’inizio vero e proprio della purificazione.
Le sette “P” incise sulla fronte sono un marchio visibile dei peccati capitali che ogni uomo porta con sé e che nel Purgatorio dovrà progressivamente cancellare. È significativo che sia la spada dell’angelo a incidere questi segni, a sottolineare la funzione della giustizia e del potere divino.
Le due chiavi consegnate da San Pietro ribadiscono il potere della Chiesa di legare e sciogliere, ma Dante sottolinea come il perdono sia preferibile alla rigidità : “meglio sbagliare ad aprire che a tener chiusa la porta”.
Il “Te Deum”, inno di lode, accompagna l’ingresso e fa sentire Dante in un luogo sacro, dove tutto è predisposto per la salvezza. La similitudine con il canto degli organi crea un’atmosfera di grandiosità e misticismo.
Infine, l’ammonimento dell’angelo (“chi si volta indietro non può passare”) ricorda al pellegrino e al lettore che non si può più tornare al peccato una volta intrapresa la via della redenzione.
✅ Sintesi finale
Questa sezione del Canto IX del Purgatorio è un vero e proprio rito d’iniziazione cristiano. Dante si presenta come il penitente modello, umile e consapevole dei propri peccati, pronto a varcare la soglia della purificazione. Attraverso immagini potenti e simboli cristiani, Dante offre una riflessione profonda sulla giustizia divina, sulla misericordia e sulla necessità di un cammino interiore per giungere alla salvezza.