
Canto XXII del Paradiso vv. 64-105
28 Dicembre 2019
Gli stati del Medio Oriente
28 Dicembre 2019Testo, 📜 Parafrasi, 🔎 Analisi, 🎠Tematiche e 🖋 Commento per i versi 52-81 del Canto XXVI del Paradiso di Dante Alighieri:
📜 Testo e Parafrasi dei versi 52-81 del ventiseiesimo Canto del Paradiso di Dante
Testo
Non fu latente la santa intenzione Però ricominciai: «Tutti quei morsi ché l’essere del mondo e l’esser mio, con la predetta conoscenza viva, Le fronde onde s’infronda tutto l’orto Sì com’ io tacqui, un dolcissimo canto E come a lume acuto si disonna e lo svegliato ciò che vede aborre, così de li occhi miei ogne quisquilia onde mei che dinanzi vidi poi; |
Parafrasi La santa intenzione dell’aquila di Cristo (San Giovanni) Perciò ripresi a parlare: «Tutte le ragioni perché l’esistenza del mondo e la mia stessa esistenza, insieme alla conoscenza ricevuta (dalla filosofia e dalla fede), E io amo le creature che popolano tutto il giardino Quando finii di parlare, un dolcissimo canto E come ci si sveglia improvvisamente e lo svegliato, ancora incapace di comprendere, così Beatrice con il raggio dei suoi occhi, così che vidi meglio di prima, |
🔎 Analisi del Testo
🌟 Struttura e Metrica
- Terzine dantesche a rima incatenata.
- Alternanza di tono teologico e lirico.
🌟 Figure Retoriche
- Metafora del mare e della riva (vv. 62-63): Dante è salvato dal mare dell’amore terreno e posto sulla riva dell’amore divino.
- Metafora del giardino e dell’ortolano (vv. 64-66): Dio è il giardiniere e le creature sono le piante da lui amate.
- Similitudine della luce e del risveglio (vv. 71-75): l’esperienza della rivelazione è paragonata al risveglio improvviso causato da una luce accecante.
- Ripresa del canto angelico “Santo, Santo, Santo!” (v. 69): citazione del canto dei serafini nel profeta Isaia, simbolo della santità divina.
🎠Tematiche Principali
✨ La professione di fede e la caritÃ
Dante esprime la pienezza del suo amore per Dio, fondato sulla creazione, sulla redenzione e sulla speranza cristiana. La carità è la sintesi di tutte queste ragioni.
✨ La Grazia come illuminazione
Beatrice rappresenta la Grazia che dissipa ogni confusione e permette a Dante di vedere con chiarezza, superando i limiti umani.
✨ La gloria divina e il canto celeste
Il canto degli angeli e dei beati è il segno visibile della perfetta gioia celeste. L’universo canta la santità di Dio.
✨ Il passaggio dalla confusione alla visione perfetta
La scena descrive un momento di transizione: dalla confusione intellettuale alla piena comprensione della realtà divina grazie alla guida di Beatrice.
🖋 Commento
In questo passaggio denso e solenne, Dante completa la sua professione di fede davanti a San Giovanni. La sua risposta è lucida e potente: tutto ciò che può spingere l’uomo verso Dio — creazione, redenzione e speranza — lo ha condotto all’amore vero e assoluto per il Creatore.
La bellissima immagine dell’orto divino (vv. 64-66) sottolinea la visione armonica dell’universo creato: Dante ama ogni creatura non per se stessa, ma perché riflette il bene divino. È una chiara espressione della teologia della creazione.
Il canto “Santo, Santo, Santo!” (v. 69) introduce la dimensione liturgica del Paradiso: la professione di fede di Dante si inserisce nel coro eterno che celebra Dio.
La similitudine della luce che sveglia (vv. 71-75) è straordinaria: Dante descrive lo stupore e la difficoltà dell’uomo nel comprendere immediatamente la verità divina. Solo grazie alla luce di Beatrice, simbolo della Grazia, ogni oscurità si dissolve.
L’apparizione della quarta luce (v. 81) preannuncia un nuovo incontro con un’altra grande anima, mantenendo viva la tensione narrativa.
✅ In sintesi:
Questi versi rappresentano uno dei vertici teologici del Paradiso: la carità perfetta, la visione beatifica e l’illuminazione divina si intrecciano in un momento di grande poesia e profonda spiritualità . Dante è ormai pienamente cosciente che il suo viaggio è un’ascesa verso l’Amore assoluto, che trova voce nel canto eterno dei beati.