
Odissea poema epico dell’uomo
28 Dicembre 2019
Scritti corsari di Pier Paolo Pasolini
28 Dicembre 2019Il termine “predicato” in grammatica italiana si riferisce alla parte della frase che esprime ciò che viene detto riguardo al soggetto
Il predicato può essere di due tipi principali: verbale e nominale.
Predicato Verbale
Il predicato verbale è costituito da un verbo che esprime un’azione, uno stato o un evento. Il verbo può essere transitivo o intransitivo, attivo o passivo.
Esempi:
- Marco corre. (“corre” è un predicato verbale, perché esprime l’azione che Marco compie).
- Anna mangia una mela. (“mangia” è il predicato verbale, perché esprime l’azione di mangiare).
Predicato Nominale
Il predicato nominale è composto dal verbo essere (o da altri verbi copulativi come sembrare, diventare, rimanere) seguito da un nome, un aggettivo o un pronome che completa il significato del verbo, attribuendo una qualità, un’identità o una condizione al soggetto.
Esempi:
- Giulia è stanca. (“è stanca” è un predicato nominale, con “è” come verbo copulativo e “stanca” come nome del predicato, che descrive lo stato di Giulia).
- Luca sembra felice. (“sembra felice” è un predicato nominale, con “sembra” come verbo copulativo e “felice” come nome del predicato, che descrive lo stato di Luca).
Cosa può fare da predicato
Il predicato, come abbiamo visto, può essere costituito da:
- Un verbo (predicato verbale):
- Verbo semplice: Corriamo ogni giorno (il predicato è “corriamo”).
- Verbo composto: Ha mangiato (il predicato è “ha mangiato”).
- Il verbo essere + un nome, aggettivo o pronome (predicato nominale):
- Nome: Paolo è un medico (il predicato è “è un medico”).
- Aggettivo: Maria è felice (il predicato è “è felice”).
- Pronome: Quello è mio (il predicato è “è mio”).
In sintesi, può fare da predicato:
- Un verbo in una delle sue forme.
- Il verbo essere (o un verbo copulativo) seguito da un nome, aggettivo o pronome che qualifica o descrive il soggetto.