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28 Maggio 2025ITALIANO Traccia ufficiale della prima prova scritta dell’Esame di Stato 2018 (Tipologia C – Tema di argomento storico)
Traccia ufficiale e lo svolgimento completo per la Tipologia C – Tema di argomento storico della prima prova dell’Esame di Stato 2018 .
TIPOLOGIA C – TEMA DI ARGOMENTO STORICO
Traccia ufficiale
Dopo la seconda guerra mondiale, in un’Europa schiacciata tra le influenze delle due superpotenze e condizionata da un’economia distrutta dal conflitto, emerge una forte esigenza di stabilità politica. Già nelle prime fasi del periodo della cosiddetta “distensione”, in Italia comincia ad affermarsi un ideale di cooperazione internazionale che ha due grandi sostenitori in Alcide De Gasperi e Aldo Moro e che trova ragion d’essere in un necessario rinsaldamento dei rapporti economici, ma anche in un reale bisogno di pace, di progresso, di affermazione di comuni principi condivisi.
Testo fornito:
«Ci unisce, malgrado tutto, la nostra storia. Ci unisce un intento di pace al riparo di ogni minaccia alla sicurezza. Ci unisce il bisogno ed il desiderio di cooperazione. La consapevolezza di queste ragioni di unità ha aperto la via alla distensione. Ma l’Italia ha sempre avuto la convinzione che occorre dare allo svolgimento, graduale e non sempre piano, della distensione, un contenuto nuovo e più sostanzioso, al di là delle pur necessarie intese tra governi, vale a dire, l’esaltazione degli ideali di libertà e di giustizia, una sempre più efficace tutela dei diritti umani, un arricchimento dei popoli in forza di una migliore conoscenza reciproca, di più liberi contatti, di una sempre più vasta circolazione delle idee e delle informazioni.»
Aldo MORO , Discorso alla Conferenza per la sicurezza e la cooperazione in Europa, Helsinki, 30 luglio 1975
«De Gasperi aveva capito che il tempo lavorava contro l’Europa. Aveva colto i primi segni del disgelo e della distensione, che si sarebbero resi manifesti con l’elezione di Eisenhower alla presidenza degli Stati Uniti e poi con la morte di Stalin il 5 marzo 1953. […] De Gasperi cercò quindi di affrettare i tempi. Seguendo i suggerimenti di Spinelli, nel giugno 1952 propose di affidare all’assemblea della CECA, il cui trattato era appena entrato in vigore, il compito di cominciare a predisporre il progetto di costituzione federale europea. […] De Gasperi era stato l’artefice e il principale sostenitore del progetto.»
Alfredo CANAVERO , Alcide De Gasperi: cristiano, democratico, europeo , Rubbettino, Catanzaro 2003, p.113
Svolgimento – Tema di argomento storico
Titolo:
La costruzione dell’unità europea tra De Gasperi e Moro: un impegno per la pace e la democrazia
Introduzione
Dopo il secondo conflitto mondiale, l’Europa si trovò in uno stato di profonda crisi: economie devastate, paesi divisi tra blocchi contrapposti (Est-Ovest), e un clima di tensione che sembrava preludere a nuovi conflitti. In questo scenario, emerse però una visione nuova: quella di un’Europa unita, fondata su pace, cooperazione e valori democratici. Due figure chiave in Italia furono Alcide De Gasperi e Aldo Moro , protagonisti di un lungo processo di ricostruzione morale, politica e istituzionale del continente. Questo tema analizza il ruolo dell’Italia nella costruzione dell’Europa unita, partendo dai loro ideali e dalle loro azioni concrete.
Il contesto storico post-bellico
Con la fine della Seconda Guerra Mondiale (1945), l’Europa si ritrovò divisa tra due blocchi contrapposti: da un lato gli Stati Uniti , sostenitori del modello democratico-capitalista; dall’altro l’Unione Sovietica , portatrice di un sistema comunista autoritario. L’Italia, ex-potenza dell’Asse, dovette riconquistare credibilità internazionale e contribuire alla ricostruzione morale e materiale dell’Europa.
In questo contesto, Alcide De Gasperi , leader della Democrazia Cristiana, fu tra i fondatori della CECA (Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio) nel 1951, insieme a Schuman e Adenauer. Egli vide nell’integrazione europea la strada maestra per evitare futuri conflitti e garantire pace e prosperità. Il suo obiettivo non era solo economico, ma anche ideale: costruire un’Europa unita non come unione di Stati, ma come comunità di popoli legati da valori comuni.
De Gasperi e l’ideale europeo
De Gasperi credeva fermamente nell’idea di un’Europa federale, ispirata ai valori cristiani e democratici. Fu lui a promuovere, già nel 1952, l’istituzione di una Costituzione europea , attraverso un progetto avanzato e visionario. Sebbene il tentativo non andò a buon fine (il progetto di Comunità Europea di Difesa fu bocciato in Francia), De Gasperi non smise mai di credere nella necessità di un’unione politica oltre che economica.
Come ricorda Alfredo Canavero, De Gasperi sapeva che “il tempo lavorava contro l’Europa”, e decise di agire subito, cogliendo i primi segnali di distensione dopo la morte di Stalin (1953) e l’ascesa di Eisenhower negli USA. Per lui, l’Europa non doveva essere solo un mercato comune, ma una casa comune , fondata su solidarietà, libertà e giustizia sociale.
Aldo Moro e la ricerca del dialogo
Negli anni Settanta, il clima internazionale mutò: sebbene la guerra fredda proseguisse, si aprì una fase di distensione . Fu in questo momento che Aldo Moro , leader della Democrazia Cristiana, ribadì l’esigenza di un’Europa non solo economica, ma anche politica e culturale .
Nel suo discorso alla Conferenza di Helsinki del 1975, Moro parlò di un’Europa unita dalla storia, dal bisogno di pace e dal desiderio di cooperazione. Sottolineò però che l’unità non poteva limitarsi a intese diplomatiche tra governi, ma doveva tradursi in valori concreti : libertà, giustizia, tutela dei diritti umani e diffusione delle idee. Per Moro, l’Europa doveva essere un ponte tra Est e Ovest, non un muro.
Moro si batté per un dialogo aperto anche con il Partito Comunista Italiano, seguendo l’idea che la vera pace nasce dal confronto e non dall’esclusione. Pur in un periodo di grande instabilità (Anni di piombo, terrorismo), egli rimase fedele al sogno di una convivenza civile basata sulla tolleranza e sul rispetto reciproco.
Analisi critica del processo storico
Il cammino verso l’unità europea fu lungo, difficile e spesso contrastato da interessi nazionali. Tuttavia, grazie a uomini come De Gasperi e Moro, l’Italia giocò un ruolo centrale in questa costruzione.
- De Gasperi diede impulso alle prime istituzioni europee, vedendole come strumenti per prevenire nuove guerre e favorire la coesione tra popoli .
- Moro proseguì questo ideale, puntando sulla mediazione tra opposti e sul rafforzamento dei valori democratici.
Sebbene entrambi fossero cattolici, la loro visione dell’Europa non fu confessionale, ma laica e universale , rivolta al bene comune. Essi non si limitarono a firmare trattati: cercarono di dare all’Europa un’anima, un progetto politico e un senso etico.
Conclusione
L’impegno di De Gasperi e Moro rappresenta un pilastro fondamentale nella costruzione dell’Europa unita. Mentre De Gasperi pose le basi per un’integrazione economica e politica, Moro ne arricchì il significato con un’apertura culturale e un invito alla collaborazione tra tutti i popoli europei, indipendentemente dall’appartenenza ideologica o geografica.
Oggi, in un’epoca segnata da nuove divisioni, crisi migratorie, populismi e sfide globali, il messaggio di questi due leader rimane attuale: l’Europa può essere davvero un laboratorio di pace e di democrazia , ma solo se fondata su libertà, giustizia e cooperazione sincera.