
6° Convegno CONVIVERE CON AUSCHWITZ – martedì 22 gennaio 2019 – iniz…
10 Gennaio 2019
ESAMI DI STATO 1999 prova suppletiva
19 Gennaio 2019Prove di Pedagogia all’esame di maturità Istituto Magistrale
BRP1 – ESAMI DI MATURITÀ MAGISTRALE SPERIMENTALE 1997
PROGETTO BROCCA
Indirizzo: SOCIO-PSICO-PEDAGOGICO
Quesiti di PEDAGOGIA E METODOLOGIA DELLA RICERCA SOCIO-PSICO-PEDAGOGICA
- Oggi l’educatore esercita la funzione di mediatore del processo educativo servendosi della tecnologia educativa, cioè di un insieme di sussidi, strumenti, materiali, funzionali allo svolgimento di questo ruolo.
Il candidato dica:
– perché l’educatore è considerato un mediatore;
– quale uso l’educatore deve fare degli strumenti/materiali dal momento che gli stessi sono “mezzi”;
– quale differenza intercorre tra la funzione di “mezzo” e quella di “mediatore”.
- “Dobbiamo distinguere tra progresso educativo ed educazione progressiva, non per opporli, ma per mostrare come quest’ultima non è altro che la fase di maggior maturità raggiunta dal primo, ossia il progresso appartiene anche alla tradizione”.(F. De Bartolomeis, Cos’è la scuola attiva)
Il candidato illustri:
– la differenza tra progresso educativo ed educazione progressiva;
– il rapporto esistente tra educazione progressiva e tradizione;
Dica inoltre come superare, nel campo pedagogico, l’artificiosa contrapposizione tra vecchio e nuovo.
- Il Centro italiano di Solidarietà, organizzazione internazionale, riconosciuta dalle Nazioni Unite e dall’Unione Europea, sostiene che, rispetto alla comunicazione interculturale “la lingua non è un problema” ovvero che “non è un problema di lingua”.
Gli operatori del Centro, oltre a parlare molte lingue, parlano anche con mani, piedi, occhi.
Il candidato illustri:
– la differenza tra le due affermazioni (la lingua non è un problema – non è un problema di lingua);
– le teorie psicologiche, sociologiche, pedagogiche che riguardano i linguaggi altri;
– il ruolo del corpo nei rapporti umani.
- Daniel Pennac, noto romanziere e professore di francese in un liceo parigino, affrontando il problema della disaffezione alla lettura dei giovani, ha elaborato un decalogo dei diritti imprescrittibili dei lettori tra i quali, il primo, è il diritto di non leggere.
Il candidato dica:
– quali sono i motivi della disaffezione alla lettura;
– quali strategie l’educatore può mettere in atto per affezionare alla lettura;
– qual è il motivo per cui Pennac afferma il diritto di non leggere come mezzo per arrivare a leggere.
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Il candidato è tenuto a svolgere due quesiti, scelti tra quelli proposti.
Durata massima della prova: 6 ore.
E’ consentito soltanto l’uso del vocabolario della lingua italiana.
Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.
Audio Lezioni sulla Pedagogia e organizzazione della scuola del prof. Gaudio
Ascolta “Pedagogia e organizzazione della scuola” su Spreaker.