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10 Aprile 2011🔍 Nuove Indicazioni Nazionali 2025: cosa cambia per infanzia e primo ciclo
1. Quadro generale aggiornato
Le Nuove Indicazioni Nazionali sono state pubblicate ufficialmente tra marzo e giugno 2025 dal Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM), su mandato della Commissione guidata da Loredana Perla.
Dovrebbero entrare in vigore a regime dall’anno scolastico 2026/27.
Il documento ridefinisce il curricolo nazionale per la scuola dell’infanzia e il primo ciclo (primaria e secondaria di primo grado).
2. FinalitĂ e visione educativa
L’obiettivo è orientare le scuole verso una formazione integrale, con centri di attenzione su inclusione, cittadinanza, sostenibilità , competenze digitali e personalizzazione dell’apprendimento.
Viene inoltre valorizzata la relazione tra scuola, famiglia e territorio come patto educativo condiviso.
3. Continuità educativa 0–6 e curricolo integrato
Le Indicazioni potenziano la continuità tra scuola dell’infanzia e scuola primaria, promuovendo un percorso educativo unitario fin dai 3 anni. Nonostante alcune criticità rilevate sul piano pedagogico, il documento favorisce un curricolo verticale coerente e inclusivo.
4. Discipline e saperi: novitĂ rilevanti
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Informatica introdotta come disciplina autonoma fin dalla scuola primaria.
Obiettivi: pensiero computazionale, sicurezza digitale, coding educativo. -
Educazione civica e sostenibilità , presenti anche nella scuola dell’infanzia con attività dedicate ai valori della cittadinanza.
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STEM (Scienze, Tecnologia, Ingegneria, Matematica): approccio integrato e interdisciplinare, con forte attenzione al pensiero scientifico, storico e all’equità di genere.
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Latino per l’Educazione Linguistica (LEL) nella secondaria di primo grado con finalità di potenziamento linguistico e culturale.
5. Metodologie e progettazione didattica
Si rilancia la didattica laboratoriale, il protagonismo attivo degli studenti e forme di insegnamento integrato tra discipline (ibridazioni digitali, arte, musica, coding).
Si riprende il “less is more”: valorizzare conoscenze essenziali piuttosto che accumulo di contenuti.
6. Il ruolo della figura adulta
Alle insegnanti è riconosciuto un ruolo di regia educativa: accoglienza, ascolto, promozione delle potenzialità del bambino, più che trasmissione rigida di saperi.
In parallelo, viene riconosciuto il ruolo dell’insegnante come magister, guida ispirazionale del desiderio di apprendere.
7. Critiche e riflessioni emerse
Diverse analisi evidenziano alcune criticitĂ nelle Indicazioni 2025:
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Contenuti poco fruibili e sovrabbondanti nella prima parte del documento.
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Distanza culturale con la didattica delle esperienze nella scuola dell’infanzia, con tentazioni di pre-disciplinarismo.
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La fretta dell’adozione normativa rischia di non rispettare le esigenze reali delle scuole.
8. Tempistiche e passaggi operativi
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La fase di consultazione pubblica sulle bozze è in corso tra maggio e giugno 2025.
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Il testo definitivo dovrebbe essere approvato entro settembre 2025, con attuazione dal 2026/27.
âś… In sintesi
Le Nuove Indicazioni Nazionali 2025 propongono una scuola piĂą inclusiva, digitale, interdisciplinare e centrata sulla persona. Nonostante alcune criticitĂ formali e metodologiche, le prospettive educative sono ambiziose e orientate a formare cittadini consapevoli, creativi e responsabili. Ora tocca alle scuole interpretarle e implementarle concretamente in ogni PTOF.
Audio Lezioni sulla Pedagogia e organizzazione della scuola del prof. Gaudio
Ascolta “Pedagogia e organizzazione della scuola” su Spreaker.