
Grammatica Latina
27 Gennaio 2019
Riccardo Bacchelli
27 Gennaio 2019Questo sonetto è un esempio eccellente della poesia della scuola siciliana, attribuito a Giacomo da Lentini , considerato il fondatore della lirica italiana e il presunto inventore del sonetto .
📜 Testo e Parafrasi di “Io m’aggio posto in core a Dio servire” di Giacomo da Lentini
Testo originale
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🇮🇹 Traduzione in italiano moderno
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🧠 Analisi del testo
🔹 Tema principale: Amore e spiritualità
La poesia presenta una fusione tra:
- Amore terreno per la donna ideale
- Desiderio di salvezza spirituale
L’amante immagina il paradiso come un luogo di pace e felicità, ma non riesce a concepire questa beatitudine senza la sua donna accanto . La visione paradisiaca si mescola con l’immagine della donna amata, quasi divinizzata.
🔹 Contrasto tra sacro e profano
Il poeta vive un conflitto interiore : vuole servire Dio e raggiungere il paradiso, ma senza la sua donna ogni beatitudine gli sarebbe inutile . Tuttavia precisa di non desiderare alcun rapporto carnale in cielo: il semplice vederla e contemplarla gli basterebbe per essere felice.
🔹 Donna idealizzata
Come nello Stilnovo , la donna è descritta con tratti tipici:
- Capelli biondi (“blonda testa”)
- Volto chiaro (“claro viso”)
- Portamento elegante
- Sguardo “morbido”, cioè dolce e delicato
La donna non è solo un oggetto d’amore, ma fonte di consolazione e di elevazione spirituale .
🎭 Stile e linguaggio
- Registro poetico-allegorico : Il linguaggio è solenne e ricercato, adatto alla descrizione di un tema mistico.
- Immagini visive delicate : Le descrizioni della donna sono raffinate e sensuali, ma mai volgari.
- Contrasti emotivi : Tra il desiderio di salvezza e l’amore umano, tra timore religioso e attrazione spirituale.
📏 Forma metrica
Il testo è un sonetto , formato da:
- 14 versi endecasillabi
- Struttura ABAB – ABAB – CDCD – CD (schema tipico dei sonetti siciliani)
Schema delle rime:
- Primo quatrain : servire / gire – paradiso / riso (ABAB)
- Secondo quatrain : gire / viso – gaudere / diviso (ABAB)
- Terzo terzina : intendimento / fare – portamento / sguardare (CDCD)
- Quarta terzina : consolamento / stare (CD)
Nota: Lo schema è ancora non perfettamente definito come nei sonetti stilnovisti o danteschi, ma mostra già le caratteristiche fondamentali.
📌 Riassunto schematizzato
✨ Frasi memorabili
- “Io m’aggio posto in core a Dio servire” – Esordio forte e determinato: il poeta dichiara la sua volontà di seguire Dio.
- “Sanza mia donna non vi vorria gire” – Rovesciamento ironico: la fede dipende dall’amore.
- “Ma non lo dico a tale intendimento, perch’io pec[c]ato ci volesse fare” – Precisazione morale: non è desiderio carnale.
- “Ché lo mi teria in gran consolamento, veg[g]endo la mia donna in ghiora stare.” – Conclusione toccante: la vista della donna in gloria è sufficiente per la sua felicità.
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