Il Carme Dei Sepolcri di Foscolo
28 Dicembre 2019Tertulliano: il cristianesimo e la letteratura
28 Dicembre 2019In questo sonetto, Foscolo esprime il profondo dolore per l’esilio e la nostalgia per la sua terra natale, Zacinto.
L’isola è idealizzata come un luogo di bellezza e di serenità, legato alla mitologia greca. Il poeta si sente escluso dalla sua patria e prefigura una morte lontana e solitaria.
Testo e parafrasi del sonetto
Testo Né più mai toccherò le sacre sponde |
Parafrasi:
Non toccherò mai più le sacre rive dove il mio corpo di bambino riposò, Zacinto mia, che ti specchi nelle onde del mare greco, dal quale nacque Venere, dea dell’amore, che rese feconde le isole col suo primo sorriso, e che ispirò il celebre canto di Omero, il quale celebrò le acque del mare e l’esilio errante che, seppur doloroso, permise a Ulisse di ritornare nella sua aspra Itaca, diventando famoso per il coraggio e la sventura. Tu, Zacinto, non riceverai altro da me, tuo figlio, se non il mio canto: il destino ha deciso per noi esuli una tomba senza lacrime. |
Analisi metrica
Parafrasi:
Non potrò mai più toccare le sacre rive dove ho trascorso la mia infanzia, o mia Zacinto, che ti specchi nelle onde del mare greco, da cui nacque la divina Venere, rendendo feconde queste isole con il suo primo sorriso. Non si tacerà mai della tua bellezza, né del tuo verde rigoglioso, né del canto di colui che celebrò le tue acque fatali e il mio esilio, così diverso da quello di Ulisse, che pur nella sventura trovò gloria nel suo ritorno a Itaca. A te, mia terra madre, non lascerò altro che il mio canto, perché il destino mi ha riservato una sepoltura senza lacrime.
In questo sonetto, Foscolo esprime il profondo dolore per l’esilio e la nostalgia per la sua terra natale, Zacinto. L’isola è idealizzata come un luogo di bellezza e di serenità, legato alla mitologia greca. Il poeta si sente escluso dalla sua patria e prefigura una morte lontana e solitaria.
Analisi del sonetto “A Zacinto” di Ugo Foscolo
“A Zacinto” è un componimento lirico che esprime in modo intenso e commovente il profondo legame di Ugo Foscolo con la sua terra natale, l’isola di Zacinto. Attraverso un linguaggio ricco di immagini e di riferimenti mitologici, il poeta esprime il dolore dell’esilio e la nostalgia per la patria perduta.
Temi principali
- Esilio e nostalgia: Il tema centrale è quello dell’esilio, inteso non solo come allontanamento fisico dalla patria, ma anche come separazione spirituale. Foscolo si sente un estraneo nel mondo, alla ricerca di un luogo dove poter trovare pace e serenità. La nostalgia per Zacinto è un sentimento che pervade tutto il sonetto, alimentato dalla consapevolezza di non poter più tornare sulla sua isola.
- Morte e sepoltura: La morte è un tema ricorrente nella poesia foscoliana e in questo sonetto è strettamente legata all’esilio. Il poeta anticipa la propria morte e chiede di essere sepolto nella sua terra natale, ma si rende conto che il suo destino sarà quello di una sepoltura “illacrimata”, lontana dagli affetti e dai ricordi.
- Mitologia e classicità: Foscolo fa riferimento alla mitologia greca, evocando la nascita di Venere dalle acque del mare e il mito di Ulisse. Questi richiami alla classicità conferiscono al sonetto una dimensione universale e timeless.
Analisi strutturale e stilistica
- Struttura: Il sonetto è composto da quattordici versi endecasillabi, divisi in due quartine e due terzine. Lo schema metrico è ABABABAB CDECDE.
- Linguaggio: Il linguaggio è ricco di immagini evocative e di riferimenti mitologici. Foscolo utilizza un lessico raffinato e ricercato, che contribuisce a creare un’atmosfera solenne e malinconica.
- Figure retoriche: Il sonetto è ricco di figure retoriche, tra cui:
- Metafore: “Zacinto mia, che te specchi nell’onde” è una metafora che sottolinea il legame profondo tra il poeta e la sua terra natale.
- Epifanie: “Venere, e fea quelle isole feconde col suo primo sorriso” è un’epifania che evoca la bellezza e la fertilità di Zacinto.
- Anafora: La ripetizione di “tu” nei versi 13 e 14 sottolinea il rapporto diretto tra il poeta e la sua terra.
- Tono: Il tono del sonetto è malinconico e elegiaco. Foscolo esprime un profondo dolore per la perdita della patria e una consapevolezza della propria finitezza.
Significato complessivo
“A Zacinto” è un’opera che va oltre la semplice espressione del dolore per l’esilio. Il sonetto rappresenta una riflessione sulla condizione umana, sulla ricerca di un’identità e sulla nostalgia per un passato perduto. Zacinto diventa un simbolo della patria ideale, un luogo di pace e di serenità dove l’anima può trovare rifugio.
In conclusione, “A Zacinto” è un capolavoro della poesia italiana, un’opera che ha ispirato generazioni di lettori. Il tema dell’esilio e della nostalgia, trattato con grande intensità emotiva, rende questo sonetto un’opera universale e senza tempo.