
Testo descrittivo
27 Gennaio 2019
Dipinti di Antonello da Messina
27 Gennaio 2019 In questi versi si configura una prima decisiva immagine del vino, il suo stretto legame con l’abbandono di ogni inibizione, la sregolatezza dei costumi e gli eccessi dell’erotismo. Le donne che seguono Dioniso, le Menadi, dopo essersi inebriate con il vino “si fanno il letto in terra e vi s’adagiano / al servizio dei maschi”. Si tratta d’una immagine che dura nel tempo se, ancora oggi, l’orgia, un tempo sacra al dio, è sinonimo di vizio ed eccesso.Sempre nelle “Baccanti” è possibile cogliere l’altra faccia di Dioniso. Questa volta a parlare è il saggio indovino Tiresia: “…Perché due / sono, o ragazzo, le divinità / che sono prime per gli uomini: la dea / Demetra è una, ed è la terra, e tu / puoi darle l’uno o l’altro nome. E’ lei / che fornisce ai mortali gli alimenti / che in sé non hanno umore. E dall’altra / parte è il figlio di Semele, venuto / a pareggiarla, che trovò il liquido / tratto dall’uva e lo insegnò ai mortali, / la bevanda che agli esseri infelici / che sono gli uomini, e muoiono, acquieta / ogni dolore, quando dentro il flutto / della vite li inonda, e dà sonno, / e col sonno l’oblio di tutti i mali / della giornata; non v’è medicina / altra che questa per chi soffre e pena (…)”.
Alcol e letteratura (2) Continua è
Pagina realizzata dagli alunni ALEMANI Andrea, BOLLINI Matteo e LEGNANI Simone | |