Partire per un anno scolastico all’estero è il sogno di tantissimi studenti. Un’esperienza totalizzante che aiuta a formare il proprio futuro, a conoscere realtà diverse da quella in cui si è cresciuti, a confrontarsi con culture e modi di interpretare la scuola e lo studio di cui si sconosceva l’esistenza. Di certo non è un qualcosa che si può definire come un semplice viaggio dal momento che è molto di più. Si tratta di una possibilità incredibile che viene offerta ai ragazzi che frequentano le scuole superiori e che spesso decidono di farlo proprio nel corso del quarto anno. Un momento di transizione in cui ci si sente comunque più maturi per affrontare quest’esperienza potendosi, poi, concentrare in maniera totalizzante sull’esame di maturità del quinto anno.
Frequentare un anno delle superiori all’estero è possibile e diventa, in molti casi, anche consigliabile. I vantaggi sono diversi, tra i quali si annoverano la possibilità di studiare fuori senza perdere l’anno in Italia, relazionarsi, porre le basi per il futuro, imparare ad affrontare la vita e i suoi imprevisti in maniera più indipendente. E, cosa di certo più importante, si vince la sfida più grande, quella con sé stessi. Come funziona questo percorso? Come affrontarlo al meglio? Quali sono i vantaggi? Scopriamo tutto quel che c’è da sapere su quest’opportunità di studio all’estero.
Fare l’esperienza di frequentare un anno scolastico all’estero è importante per la propria crescita personale e culturale. Si tratta del primo passo che consente di aprirsi a contesti internazionali che permettono di formarsi, confrontandosi con persone e culture completamente differenti. Essere in grado di uscire dalla propria comfort zone per un intero anno, poi, è un valore aggiunto per la professione futura dato che sono molte le aziende che valutano positivamente il profilo di chi ha fatto esperienza al di là dei confini nazionali. Ci sono almeno 5 buoni motivi per cui vale la pena fare un anno di studio all’estero.
Studiare per un anno all’estero permetterà di conoscere una scuola diversa da quella italiana. Non migliore, né peggiore ma, per l’appunto, differente. In Italia la scuola si focalizza principalmente sui contenuti e ci sono indirizzi specifici con una decina di materie ciascuno. Le lezioni sono tenute tradizionalmente e i percorsi formativi sono unici per tutta la classe. Pochissime le attività extrascolastiche.
All’estero, la scuola si focalizza più sulle competenze e ad indirizzi specifici preferisce piani di studio personalizzati con 3-14 materie. Ci si confronta con gli insegnanti e si viene incoraggiati a lavorare in gruppo. I percorsi formativi non sono uguali per tutti ma c’è maggiore attenzione al singolo con tante attività extrascolastiche che puntano a migliorare la socializzazione di ogni studente.
La famiglia ospitante è quella in cui lo studente che sta per iniziare un anno scolastico all’estero andrà a vivere. È bene imparare sin da subito che non è come essere in hotel: bisogna integrarsi sin da subito nel contesto, partecipando alla vita della famiglia. Le famiglie ospitanti sono scelte con molta attenzione: devono rispettare diversi requisiti (ad esempio vengono verificati eventuali procedimenti penali) e la loro casa deve essere adatta ad ospitare uno studente. I rapporti con queste famiglie diventano molto stretti al punto che si crea una sorta di simbiosi che si manterrà per tutta la vita, anche una volta rientrati in Italia.
Per fare un anno scolastico all’estero e organizzare al meglio tutto è indispensabile essere seguiti. Di norma, la prassi per l’iscrizione ad un’agenzia specializzata prevede sempre gli stessi passaggi. Identici anche i documenti da presentare che vale, quindi, la pena verificare.
Per prima cosa ci si dovrà recare in agenzia per un colloquio informativo gratuito. Qualora non fosse possibile, questo potrà avvenire, in genere, anche su Skype. Si passerà, quindi, all’eventuale iscrizione vera e propria e alla preparazione alla partenza, sia per lo studente che per la famiglia d’origine. Una volta che tutto sarà pronto, e che la famiglia ospitante avrà confermato la scelta, si potrà partire. Durante il soggiorno all’estero è consigliabile contattare la famiglia in Italia al massimo una volta a settimana: questo eviterà che possa sorgere nostalgia o che si intacchino, a causa della mancanza, le normali attività di studio.
I documenti di cui si dovrà essere in possesso per poter valutare di trascorrere un anno di studio all’estero sono, invece: