Livio Andronico
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28 Dicembre 2019Il Dolce Stil Novo! è considerato uno dei movimenti più raffinati e intellettuali della poesia italiana medievale, una corrente letteraria che nacque a Firenze nella seconda metà del XIII secolo.
Il termine fu coniato da Dante Alighieri stesso, che nel Canto XXIV del Purgatorio usa l’espressione per descrivere un nuovo modo di scrivere poesia, radicalmente diverso dalle tradizioni precedenti.
Caratteristiche principali:
- Esaltazione dell’amore spirituale: Nel Dolce Stil Novo, l’amore non è più soltanto un sentimento terreno o fisico. Esso diventa una via di elevazione spirituale, quasi mistica. La donna amata viene vista come un angelo o un intermediario tra l’uomo e Dio. La sua bellezza esteriore riflette la purezza interiore, ed è proprio tramite la contemplazione di questa bellezza che l’anima dell’amante si purifica e si innalza.
- La figura della donna angelo:
Al centro della poetica del Dolce Stil Novo c’è la figura della donna angelicata, una creatura quasi divina, capace di portare l’uomo alla salvezza spirituale. La donna, dunque, non è più semplicemente un oggetto di desiderio fisico, ma un simbolo trascendente. - Introspezione e soggettività:
I poeti stilnovisti indagano profondamente i sentimenti e le emozioni dell’amante, analizzandoli con una sensibilità nuova. Il cuore, l’anima, i sospiri e i pensieri diventano protagonisti della poesia. Si passa dall’oggettività della tradizione cortese a un’indagine intima e personale del sentimento amoroso. - Influenza della filosofia e della teologia:
Il Dolce Stil Novo fu profondamente influenzato dal pensiero aristotelico e neoplatonico, che in quel periodo stava tornando in auge. Molti poeti stilnovisti erano influenzati anche da riflessioni teologiche e speculative su Dio, l’anima e il destino umano. L’amore viene spesso trattato in termini filosofici, come una forza cosmica o divina.
Poeti principali:
- Guido Guinizelli: Considerato il “padre” dello Stil Novo, la sua canzone “Al cor gentil rempaira sempre amore” è un vero manifesto del movimento. Qui Guinizelli stabilisce il legame indissolubile tra nobiltà d’animo e capacità di amare, dando avvio alla figura della donna angelicata.
- Dante Alighieri: Inizialmente stilnovista, Dante sviluppò l’estetica del Dolce Stil Novo soprattutto nella sua opera “Vita Nova”, dove narra il suo amore spirituale per Beatrice. La figura di Beatrice rappresenta l’apice dell’ideale stilnovista: una donna angelo che guida Dante verso Dio.
- Guido Cavalcanti: Un’altra figura chiave del movimento. Cavalcanti però, a differenza di Dante e Guinizelli, era più pessimista e scettico sull’amore. Nelle sue opere, l’amore è spesso visto come una forza distruttiva, in grado di portare alla morte e alla perdita di sé. La sua visione è più filosofica e angosciante, come si nota anche nella poesia che hai citato.
- Cino da Pistoia e Lapo Gianni: Sono altri poeti importanti del movimento, anche se non hanno raggiunto la fama di Dante o Cavalcanti.
Innovazioni linguistiche:
I poeti del Dolce Stil Novo si distinsero anche per l’uso di un linguaggio più elevato e raffinato. La lingua poetica si arricchì di termini nuovi, spesso latineggianti, e di un tono più lirico e musicale. Il “dolce” nel loro stile si riferisce proprio alla fluidità e all’armonia del verso, che risulta morbido e piacevole, in contrapposizione alla durezza di altre tradizioni poetiche.
Contesto storico e culturale:
Il Dolce Stil Novo nacque in un periodo di grande fermento culturale in Italia, in particolare a Firenze, che stava diventando uno dei centri economici e intellettuali più importanti d’Europa. In questa fase storica, c’era una crescente attenzione per le questioni filosofiche e religiose, e l’amore stilnovista si inserisce proprio in questo contesto di riflessione spirituale.
Conclusione:
Il Dolce Stil Novo fu una rivoluzione nella poesia italiana. La sua centralità nella storia della letteratura risiede nel fatto che introdusse una nuova sensibilità, un nuovo modo di percepire l’amore e il mondo. Pur mantenendo alcuni aspetti della tradizione cortese, li raffinò e li innalzò a un livello più spirituale e intellettuale. I suoi effetti si sentirono profondamente nei secoli successivi e gettarono le basi per lo sviluppo della poesia italiana moderna. Dante stesso, nelle sue opere maggiori, non abbandonò mai del tutto i principi dello Stil Novo, che furono parte integrante del suo percorso poetico e spirituale.
Se devi veramente apprezzare questa corrente, ti invito a leggere non solo le opere dei suoi protagonisti, ma anche a contestualizzare tutto questo all’interno del fermento filosofico e teologico del tempo. Solo così potrai davvero comprenderne la portata e la genialità.
Audio Lezioni di Letteratura delle origini, duecento e trecento del prof. Gaudio
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