
Cosa puo’ insegnarci Lettera a una professoressa di don Lorenzo Milani
28 Dicembre 2019
Canto IV del Purgatorio vv. 72-125
28 Dicembre 2019Parafrasi, Analisi, Tematiche e Commento dei versi 40-71 del Canto IV del Purgatorio di Dante Alighieri
📜 Testo e Parafrasi dei versi 40-71 del Canto quarto del Purgatorio di Dante
Testo
Lo sommo er’alto che vincea la vista, Io era lasso, quando cominciai: “Figliuol mio”, disse, “infin quivi ti tira”, Sì mi spronaron le parole sue, A seder ci ponemmo ivi ambedui Li occhi prima drizzai ai bassi liti; Ben s’avvide il poeta ch’ïo stava Ond’elli a me: “Se Castore e Poluce tu vedresti il Zodïaco rubecchio Come ciò sia, se ’l vuoi poter pensare, sì, ch’amendue hanno un solo orizzòn …. |
Parafrasi La montagna era così alta e ripida da superare la capacità della vista, Io ero esausto, e dissi: “Mio figlio”, mi disse Virgilio, Le sue parole mi spronarono così tanto Ci sedemmo entrambi lì, Dapprima rivolsi gli occhi verso i bassi litorali; Il poeta si accorse bene Perciò mi disse: vedresti la fascia dello Zodiaco Se vuoi capire come sia possibile questo, così che entrambi abbiano lo stesso orizzonte qui appare al contrario di come la si vede sulla Terra”.
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🔎 Analisi del testo
Struttura e metrica
- Terzine dantesche (ABA BCB CDC)
- Versi endecasillabi
- Alternanza tra narrazione, descrizione paesaggistica e spiegazione scientifica
Figure retoriche principali
- Similitudine geometrica: “più assai che da mezzo quadrante a centro lista” → rende con precisione la ripidità della salita.
- Allusione mitologica: Fetonte e il carro del sole → richiama il mito per spiegare il moto celeste.
- Personificazione: il sole diventa “il carro della luce” che viaggia nel cielo.
- Dialogo e apostrofe: coinvolgono il lettore e rompono la narrazione, rendendola più viva.
Tecnica narrativa
- Descrizione del paesaggio con un’attenzione particolare al moto del sole e alla geografia cosmica dantesca.
- Spiegazione scientifico-filosofica integrata nella narrazione attraverso la voce di Virgilio.
🎭 Tematiche principali
🏔 La fatica fisica e spirituale della salita
Dante mostra il peso della prova: la salita è simbolo della difficoltà del cammino spirituale e del percorso di purificazione.
☀️ Il rapporto uomo-cosmo
Il poeta si sofferma sullo stupore di Dante per il moto diverso del sole e la nuova prospettiva celeste, mostrando la centralità dell’uomo nell’universo e la sua capacità di interrogarsi sul cosmo.
🌍 La relatività delle prospettive terrestri
Con l’allegoria di Sion e del monte Purgatorio posti su emisferi opposti ma con lo stesso orizzonte, Dante riflette sulla relatività della posizione umana nel mondo e nell’universo.
🖋 Commento
In questa parte del Canto IV, Dante fonde azione, paesaggio e scienza medievale in un’unica narrazione fluida e densa di significato. La stanchezza fisica che lo assale è metafora della fatica morale e spirituale che comporta il viaggio verso la salvezza.
L’osservazione del sole che sorge da sinistra sorprende Dante, abituato alla prospettiva del mondo “terrestre”. Qui avviene il primo vero incontro con la geografia celeste del Purgatorio, che ribalta i riferimenti e porta il poeta a chiedersi dove si trova e come funzioni l’universo.
Virgilio, come sempre, è guida e maestro: risponde con una lezione che mescola mitologia (Fetonte), astronomia (lo Zodiaco) e filosofia medievale, dimostrando che la fede e la ragione devono sempre procedere insieme nel viaggio della conoscenza e della purificazione.
🔥 Sintesi emotiva
Il tono alterna la stanchezza fisica al rapimento intellettuale: Dante, affaticato nella carne, trova però nel desiderio di capire e nella meraviglia per l’universo la forza per continuare. L’invito è chiaro: la ragione e il desiderio devono sempre guidare l’uomo nella fatica del vivere e del salvare l’anima.
📌 In sintesi:
Questo passo è un perfetto esempio della grande capacità di Dante di intrecciare l’esperienza personale, la dottrina astronomica e la riflessione morale. Ogni salita è faticosa, ma solo chi si lascia guidare dalla ragione e dallo stupore potrà raggiungere la vetta e la verità.