
Canto XXII del Paradiso vv. 64-105
28 Dicembre 2019
Gli stati del Medio Oriente
28 Dicembre 2019Testo, 📜 Parafrasi, 🔎 Analisi, 🎠Tematiche e 🖋 Commento per i versi 22-51 del Canto XXVI del Paradiso di Dante Alighieri:
📜 Testo e Parafrasi dei versi 22-51 del ventiseiesimo Canto del Paradiso di Dante
Testo
e disse: «Certo a più angusto vaglio E io: «Per filosofici argomenti ché ’l bene, in quanto ben, come s’intende, Dunque a l’essenza ov’ è tanto avvantaggio, più che in altra convien che si mova Tal vero a l’intelletto mïo sterne Sternel la voce del verace autore, Sternilmi tu ancora, incominciando E io udi’: «Per intelletto umano Ma dì ancor se tu senti altre corde |
Parafrasi E la voce mi disse: «Devi chiarire il tuo pensiero E io risposi: «Attraverso ragionamenti filosofici perché il bene, in quanto tale, suscita amore Dunque verso l’essenza che ha un tale vantaggio, più che verso qualsiasi altra cosa, Questa verità mi è rivelata da colui Me la rivela anche la voce del vero autore Me la riveli anche tu, quando inizi E udii ancora: «Attraverso la ragione umana Ma ora dimmi se senti altre forze interiori |
🔎 Analisi del Testo
🌟 Struttura e Metrica
- Terzine dantesche a rima incatenata.
- Registro solenne e filosofico-teologico.
🌟 Figure Retoriche
- Metafora dell’arco e del bersaglio (v. 24): l’amore di Dante è una freccia che ha come meta Dio.
- Metafora della luce (v. 33): ogni bene terreno è solo un riflesso del Bene supremo.
- Anafora di “sternel” (vv. 37-39): rafforza l’idea della rivelazione che arriva da più fonti.
- Citazione biblica (v. 42): Dio che si rivolge a Mosè rafforza l’autorevolezza del discorso di Dante.
🎠Tematiche Principali
✨ Il fondamento razionale dell’amore per Dio
L’amore per Dio non nasce solo dal sentimento, ma è giustificato dalla ragione e dalla filosofia: il Bene supremo attira inevitabilmente chi è in grado di comprenderlo.
✨ La gerarchia dei beni
Ogni bene terreno è solo un riflesso della perfezione divina; quindi, la mente e il cuore devono naturalmente rivolgersi alla fonte di ogni bene.
✨ L’autorità divina e la rivelazione
Dante si appoggia non solo alla filosofia, ma anche alla Bibbia e alla parola divina: la rivelazione conferma la necessità di amare Dio sopra ogni cosa.
✨ L’indagine interiore sull’amore
Dante è invitato ad approfondire e dichiarare tutte le motivazioni e le forze che lo spingono ad amare Dio.
🖋 Commento
In questi versi, Dante compie uno dei più alti ragionamenti teologici del Paradiso: spiega come il suo amore verso Dio non sia frutto di un’adesione cieca, ma nasca dalla ragione, dalla filosofia e dalla rivelazione.
La bellissima immagine della luce che si rifrange esprime l’idea che ogni bene terreno sia solo una scintilla del vero Bene: solo chi riesce a comprenderlo può orientare il proprio amore nella giusta direzione.
L’appello finale a Dante — “dimmi se ci sono altre corde che ti tirano” — apre alla riflessione sull’intreccio di ragione e sentimento nella spinta amorosa verso Dio: il poeta è chiamato a un’analisi profonda di sé stesso e del proprio desiderio.
Il passo si chiude con l’idea che solo Dio è degno del massimo amore, e che ogni altra cosa — anche la conoscenza filosofica — serve solo a rafforzare questa verità .
La dimensione intellettuale e spirituale si fondono, mostrando quanto, per Dante, l’amore verso Dio sia un percorso totale che coinvolge mente, cuore e anima.
✅ In sintesi:
Questo brano è un potente elogio della conoscenza e della fede che portano l’uomo ad amare Dio non solo per devozione, ma per una profonda consapevolezza della sua assoluta perfezione.