Taci anima mia di Camillo Sbarbaro
28 Dicembre 2019Capitolo trentatreesimo dei Promessi Sposi
28 Dicembre 2019Paradossalmente, questa poesia di Verlaine, che non ha niente né di politico né di combattivo, fu usata da Radio Londra, durante lo sbarco degli alleati in Normandia, per comunicare ai partigiani del posto, i pochi uomini che non erano al fronte, che cosa dovevano fare per aiutare gli alleati.
Nel film “Il giorno più lungo” questo aspetto è reso molto bene cinematograficamente, perché vengono filmati, in una cantina, alcuni uomini in età, con elmetti di fortuna, che ascoltano Radio Londra di nascosto.
Queste persone sanno che Radio Londra, in qualsiasi momento, potrebbe citare uno dei versi di questa poesia, ed ogni verso è indirizzato a gruppi diversi con incarichi diversi.
Quello che si vede nel film è un gruppo di pochi uomini, al quale viene comunicato il seguente verso “mi feriscono il cuore con monotono languore”. Il compito di questi uomini era quello di tagliare immediatamente le linee del telefono per impedire ai tedeschi di guardia sulla riva francese della Normandia, di comunicare ciò che vedevano, ai loro capi.
Questo gesto semplice che potevano fare anche uomini in età, aiutò moltissimo gli alleati.
Non so se è vero o è una invenzione cinematografica, ma rileggendo le poesie di Verlaine, mi è venuto in mente questo episodio della resistenza francese.
(fonte: https://speradisole.wordpress.com/)
Il passare del tempo, il ricordo dei remoti giorni e la consapevolezza della precarietà della condizione dell’uomo, quasi foglia morta in balia del vento, sono i temi di questa lirica.
Ma tutto ciò è detto con quell’abbandono malinconico, con quella languida leggerezza di toni e soprattutto con quella fluida musicalità, le caratteristiche di fondo della poesia di Verlaine.
La poesia ha diverse impressioni, rese attraverso un linguaggio metaforico. Così il soffiare dei venti autunnali si trasforma nel suono di un violino percepito come un singhiozzo, capace di mordere il cuore con il suo languore : ogni verso determina una pausa nel ritmo che risulta spezzato, come singhiozzante.
L’immagine finale della foglia morta, che vaga spinta dal vento, riproduce con evidenza figurativa questo procedere del discorso poetico.
Testo originale
Les sanglots longs
Des violons
De l’automne
Blessent mon coeur
D’une langueur
Monotone.
Tout suffocant
Et blême, quand
Sonne l’heure,
Je me souviens
Des jours anciens
Et je pleure
Et je m’en vais
Au vent mauvais
Qui m’emporte
Deçà, delà,
Pareil à la
Feuille morte
Traduzione in italiano
I lunghi singulti
dei violini
d’autunno
mi lacerano il cuore
d’un languore
monotono.
Pieno d’affanno
e stanco, quando
l’ora batte
io mi rammento
remoti giorni
e piango.
E mi abbandono
al triste vento
che mi trasporta
di qua e di là
simile ad una
foglia morta.