Mastro Don Gesualdo e Diodata
28 Dicembre 2019Il nono capitolo dei Malavoglia di Verga
28 Dicembre 2019Il capitolo quarto della prima parte di Mastro-don Gesualdo di Giovanni Verga si concentra su eventi fondamentali della vita del protagonista e sul conflitto tra la sua condizione di uomo di umili origini e la sua ambizione di ascesa sociale.
In questo capitolo, Verga continua a sviluppare il tema principale del romanzo: il contrasto tra il desiderio di successo economico e la sofferenza interiore che ne deriva.
Riassunto del capitolo
Gesualdo Motta è ormai un uomo che ha accumulato una certa ricchezza grazie al suo duro lavoro, ma è ancora profondamente insoddisfatto. Vive una continua tensione tra la sua origine di contadino e la posizione sociale che ambisce a ottenere tra i nobili. Il capitolo si apre con un incidente cruciale: la sorella di Bianca Trao (figlia di una nobile famiglia decaduta) viene trovata in una situazione compromettente con Ninì Rubiera, giovane di buona famiglia. Questo scandalo getta Bianca e tutta la famiglia Trao in disonore.
Di fronte a questa situazione, Don Diego, il fratello di Bianca, è impotente. La famiglia Trao è troppo orgogliosa per affrontare direttamente lo scandalo e troppo decaduta economicamente per poter risolverlo con mezzi finanziari. In questo contesto, entra in gioco Mastro Don Gesualdo, che vede in questa crisi un’opportunità per migliorare il suo status sociale.
La sua strategia è quella di offrire il proprio sostegno economico alla famiglia Trao, che nonostante il disprezzo che provano per lui a causa delle sue umili origini, è costretta ad accettare. Questo gli permette di proporsi come il “salvatore” della famiglia in difficoltà, rafforzando la sua posizione agli occhi della società.
Temi e significato
Il capitolo approfondisce ulteriormente i temi dell’onore, dell’orgoglio e della lotta sociale, centrali nel romanzo. Verga esplora l’ipocrisia delle classi nobili, che pur nella loro rovina economica mantengono un senso di superiorità morale, anche se questa superiorità li rende incapaci di risolvere i propri problemi. Mastro Don Gesualdo, nonostante la sua intraprendenza e successo economico, continua a essere visto come un intruso nel mondo della nobiltà.
Gesualdo Motta incarna il tema della “roba”, uno dei concetti verghiani più noti, che rappresenta l’accumulazione di beni materiali e ricchezza come unica fonte di riscatto per chi proviene da umili origini. Tuttavia, il prezzo che Gesualdo paga per questa ricerca è altissimo: non riesce a ottenere vero rispetto né a trovare la felicità personale.
Il contrasto tra la “roba” e i valori morali è emblematico in questo capitolo: mentre Gesualdo cerca di comprarsi un posto tra i nobili attraverso il denaro, questi ultimi restano legati a un codice d’onore obsoleto, incapaci di adattarsi ai cambiamenti della società. Verga, attraverso la sua scrittura oggettiva e distaccata, mostra come le dinamiche sociali non rispondano a un ideale di giustizia, ma a forze economiche e sociali inesorabili.
In definitiva, il quarto capitolo della prima parte rappresenta un punto di svolta nella narrazione, poiché segna l’inizio dell’alleanza tra Gesualdo e la nobiltà decaduta, e preannuncia i conflitti che si svilupperanno successivamente.
Conclusione
Verga in questo capitolo non fa altro che sottolineare la drammatica ironia della vita di Gesualdo Motta: un uomo che riesce a ottenere ciò che desidera sul piano materiale, ma che rimane intrappolato in una lotta interiore e sociale da cui non può uscire vincitore. Il suo sogno di ascesa si realizza solo a metà, lasciandolo isolato sia dal suo passato che dalla classe sociale a cui ambisce.