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28 Dicembre 2019Conversazione in Sicilia è un romanzo scritto da Elio Vittorini e pubblicato nel 1941.
L’opera è una delle più significative della letteratura italiana del Novecento e si inserisce nel contesto della narrativa neorealista e simbolica, con forti richiami alla condizione esistenziale dell’uomo e alla storia contemporanea.
Il romanzo nasce dall’esperienza personale dell’autore, che nel 1937 compì un viaggio in Sicilia per rivedere la madre. Questa esperienza si trasforma in un viaggio simbolico e interiore del protagonista, Silvestro, che da Milano ritorna alla sua terra natale, la Sicilia, per riscoprire le sue radici, la sofferenza della gente e il significato dell’esistenza umana.
L’opera si sviluppa sotto forma di monologo interiore e dialoghi, con una narrazione dal tono quasi poetico e sospeso tra realtà e allegoria.
Trama
Il protagonista, Silvestro, è un giovane che vive a Milano ma, spinto da una crisi esistenziale e dalla lettera del padre che gli annuncia l’abbandono della madre, decide di tornare in Sicilia.
Durante il viaggio in treno e nel suo soggiorno nel paese natale, Silvestro incontra persone umili e sofferenti, tra cui soldati, operai, venditori ambulanti, tutti simboli di un’umanità oppressa e dimenticata.
L’incontro centrale è quello con la madre Concezione, con cui ha una lunga “conversazione” che dà il titolo al romanzo. Attraverso il dialogo con lei e con altri personaggi, Silvestro riscopre il dolore e la dignità del popolo siciliano, in un viaggio che si trasforma in una riflessione sulla condizione umana, sulla memoria e sulla coscienza civile.
Temi principali
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Il viaggio come percorso interiore
- Il ritorno in Sicilia non è solo fisico, ma rappresenta un ritorno alle origini, alla memoria e alla propria identità.
- Silvestro affronta un’esperienza di crescita interiore, dove il confronto con il dolore e la sofferenza lo porta a una maggiore consapevolezza.
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Il dolore e la dignità della gente comune
- Vittorini racconta la povertà, l’oppressione e la sofferenza del popolo siciliano, ma anche la sua forza e resistenza.
- I personaggi che Silvestro incontra sono vittime di una società ingiusta, ma conservano una dignità profonda.
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Il ruolo della madre
- La figura di Concezione rappresenta sia la madre personale del protagonista sia la madre universale, simbolo di accoglienza, sofferenza e memoria.
- Attraverso il suo dialogo con Silvestro, il romanzo esplora il legame tra passato e presente, tra famiglia e identità.
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La critica alla dittatura fascista
- Anche se il romanzo non contiene riferimenti espliciti al fascismo, è carico di una forte denuncia sociale.
- Il dolore della Sicilia e la sofferenza del popolo sono metafore della condizione dell’Italia sotto il regime.
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La ricerca di un significato nell’esistenza
- Silvestro è un uomo in crisi che cerca risposte: la conversazione con la madre e gli incontri nel suo viaggio lo portano a riflettere sul senso della vita, sulla memoria e sulla storia collettiva.
Stile e linguaggio
L’opera si distingue per il suo stile poetico e sperimentale, caratterizzato da:
- Frasi brevi e ripetizioni, che creano un ritmo musicale e quasi ipnotico.
- Uso del monologo interiore, che rende il romanzo un viaggio nella coscienza del protagonista.
- Dialoghi simbolici, che spesso sembrano sospesi tra realtà e sogno.
- Semplicità del linguaggio, che riflette la condizione umile dei personaggi e la loro saggezza essenziale.
Commento finale
Conversazione in Sicilia è un romanzo che unisce realismo e simbolismo, raccontando un viaggio che è allo stesso tempo fisico e interiore. Attraverso il dialogo con la madre e gli incontri con le persone del suo passato, Silvestro riscopre la verità della sofferenza umana e la necessità di mantenere viva la memoria e la coscienza sociale.
L’opera è una delle più intense del Neorealismo italiano, ma con una forte componente lirica e filosofica che la rende un classico senza tempo.