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27 Gennaio 2019Grande Concorso Nazionale
27 Gennaio 2019Scritti corsari di Pier Paolo Pasolini
Eretici e corsari di Luigi Gaudio
Eretici e corsari è il titolo dello spettacolo teatrale che abbiamo visto al Piccolo Teatro di Milano. Il titolo rimanda ad alcuni scritti di Pasolini, ma la sintonia tra Pasolini, Gaber e Luporini si gioca tutta attraverso il comune denominatore di un altro termine, illuminante e omnicomprensivo: anticonformismo. Pasolini, Gaber e Luporini, infatti, sono accomunati da un singolare, irriducibile, persino ostinato anticonformismo. Me li immagino oggi irridere ai nostri conformismi, davanti al governo Monti, davanti alla morte di Steve Jobbs e di Giorgio Bocca, salutati come santoni universali dei giorni d’oggi, l’ultimo poi emblema del più conformista e osannato dei giornali italiani dalla intellighenzia dominante. Me li immagino già , soprattutto, che irridono i loro stessi interpreti, i quali indulgono ad un conformismo di lettura, nel senso che ormai c’è un modo di leggere Pasolini e Gaber, che è conformista, che privilegia certe canzoni di Gaber, o certi testi (“Qualcuno era comunista” e “Io se fossi Dio” fra tutti) e tace di altro, ben più scomodo e seccante per chi ha deciso che cosa oggi bisogna pensare, votare, osannare e criticare. Si è trattato comunque di uno spettacolo stimolante, malgrado i limiti della sceneggiatura, grazie anche alla maestria di Neri Marcorè, che ha interpretato benissimo alcune canzoni che noi amiamo particolarmente, come la commovente e profonda “Canzone dell’appartenenza” o l’illuminante “La presa del potere” , che anticipa di quarant’anni la presa del potere da parte del governo attuale dei tecnocrati. Speriamo solo che uno spettacolo del genere sia uno stimolo ad essere davvero eretici e corsari, correndo i rischi che questo comporta, scoprendo che paradossalmente c’è un modo ortodosso di essere eretici.