Dalle invasioni barbariche ai regni romano-germanici
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28 Dicembre 2019Il passo in cui Andromaca supplica Ettore di non andare più a combattere è uno dei momenti più commoventi dell’Iliade di Omero.
Il passo in cui Andromaca supplica Ettore di non andare più a combattere è uno dei momenti più commoventi dell’Iliade di Omero.
Si trova nel sesto libro, quando Ettore, il valoroso difensore di Troia, torna a casa per salutare sua moglie e il loro figlio, Astianatte, prima di tornare al campo di battaglia.
Ecco un riassunto del passo:
Dopo una serie di combattimenti, Ettore decide di tornare in città per pregare e prepararsi alla battaglia imminente. Al suo arrivo, va a cercare Andromaca. La trova presso le Porte Scee, mentre si occupa del figlio. Appena vede suo marito, Andromaca gli corre incontro e lo supplica di non tornare a combattere. Lei esprime la sua angoscia e paura di perderlo, ricordandogli che lui è tutto ciò che le rimane, poiché suo padre e i suoi fratelli sono già stati uccisi dai Greci. Andromaca teme che, se Ettore morirà, Troia cadrà e lei e il loro figlio saranno lasciati soli e senza protezione.
Andromaca cerca di convincerlo a restare con lei, suggerendogli di schierarsi sulle mura della città per difenderla, piuttosto che rischiare la vita in battaglia all’esterno. Tuttavia, Ettore, pur comprendendo le sue paure e amandola profondamente, le spiega che il suo dovere di guerriero e di principe di Troia lo obbliga a combattere. Egli è consapevole del destino che lo attende, ma non può tirarsi indietro perché il suo onore e la sua responsabilità verso il suo popolo lo spingono a continuare la lotta.
Ettore abbraccia Andromaca e bacia il loro figlio, pregando che un giorno diventi un guerriero valoroso come lui. Poi, con grande dolore, si separa dalla sua famiglia per tornare alla battaglia, sapendo che potrebbe non rivederli mai più.
Questo passo mette in luce non solo il coraggio e il senso del dovere di Ettore, ma anche la tragedia personale che accompagna la guerra, mostrando l’umanità dei personaggi e la profondità dei loro legami affettivi.