
Dalle invasioni barbariche ai regni romano-germanici
28 Dicembre 2019
Glauco e Diomede terza parte
28 Dicembre 2019Nell’Iliade, precisamente nel libro 14, vv. 159-353, è narrato uno degli episodi più famosi del poema, in cui Era (Hera), la regina degli dèi, utilizza la sua astuzia per ingannare Zeus, suo marito, e influenzare l’esito della guerra di Troia.
Contesto e Riassunto dell’Episodio
Gli Achei stanno attraversando un momento critico nella guerra, subendo pesanti perdite per mano dei Troiani. Era, desiderosa di aiutare i Greci, decide di distrarre Zeus per impedire che egli continui a sostenere i Troiani. Era, nota per la sua gelosia e astuzia, elabora un piano per sedurre e distrarre Zeus, in modo che gli Achei possano guadagnare tempo e riorganizzarsi.
Era si reca da Afrodite, la dea dell’amore, e la convince a prestarle il suo cinto magico, un artefatto che ha il potere di suscitare l’amore e il desiderio. Con il cinto, Era è sicura di poter sedurre Zeus. Poi, si reca da Hypnos (il dio del sonno) e lo persuade a far cadere Zeus in un sonno profondo subito dopo che i due avranno consumato il loro incontro amoroso.
L’Inganno di Era
Era si presenta a Zeus, ornata di bellezza e con l’aiuto del cinto di Afrodite, suscita in lui un desiderio irresistibile. Zeus, completamente soggiogato dal fascino di Era, si lascia sedurre e porta sua moglie in un luogo nascosto per giacere con lei. Dopo l’incontro, Hypnos interviene e fa addormentare Zeus, come promesso.
Con Zeus profondamente addormentato, Era riesce a distogliere la sua attenzione dalla battaglia, permettendo agli Achei di riprendere l’iniziativa sul campo di battaglia. Questo inganno si rivela temporaneamente efficace, dimostrando la capacità di Era di manipolare anche il più potente degli dèi per favorire i propri obiettivi.
Conclusione dell’Episodio
L’episodio dell’inganno di Era mette in evidenza non solo la complessità delle relazioni tra gli dèi, ma anche il ruolo che questi giochi di potere divini giocano negli eventi mortali. Era utilizza astuzia, seduzione e alleanze strategiche per influenzare l’esito della guerra, dimostrando che la guerra di Troia non è solo un conflitto tra uomini, ma anche una lotta tra le forze divine.
Questo passo dell’Iliade sottolinea l’intervento continuo e spesso capriccioso degli dèi nelle vicende umane, un tema ricorrente nel poema epico, dove le volontà divine spesso determinano il destino dei mortali.