Condividiamo le preoccupazioni emerse a seguito dell’iniziativa di un maestro di Cremona, indice di un non riconoscimento della importanza di certe manifestazioni tradizionali, che talvolta sono qualcosa di esteriore e di superficiale, ma che testimoniano comunque della ricchezza di una serie di valori e di ideali che costituiscono la storia e la specificità della nostra consistenza umana.
Il ministro Gelmini dice che è una «Scelta che non condivido. Non si crea integrazione così».
Gli insegnanti replicano: «Una strada intrapresa da anni e nessuno ha mai fatto rimostranze»
Scusate, ma mi vergogno di essere un insegnante se gli insegnanti la pensano così.
Luigi Gaudio