
Introduzione alla poesia L’infinito di Leopardi
28 Dicembre 2019
Il tempo narrativo
28 Dicembre 2019Leopardi non è stato solo un grande poeta, ma anche un importantissimo filosofo e pensatore
Giacomo Leopardi: La Vita e le Idee
1. Vita di Giacomo Leopardi
Giacomo Leopardi nasce il 29 giugno 1798 a Recanati, una piccola città nelle Marche, in una famiglia nobile ma severa e conservatrice. Il padre, Monaldo, è un uomo colto ma rigidamente reazionario, mentre la madre, Adelaide Antici, è fredda e ossessionata dall’economia domestica. L’ambiente familiare e il paese natale, che Leopardi definirà “borgo selvaggio”, contribuiscono a creare in lui un profondo senso di solitudine e infelicità.
L’infanzia e la formazione
Leopardi cresce in un ambiente chiuso e repressivo, ma si rifugia nei libri. Studia da autodidatta nella ricchissima biblioteca paterna, dove sviluppa un’eccezionale cultura classica. Il suo metodo di studio è intensissimo: lui stesso lo definirà una “matta e disperatissima” ricerca del sapere. In pochi anni, padroneggia il greco, il latino e l’ebraico, traducendo testi antichi e scrivendo opere erudite. Tuttavia, questo studio eccessivo compromette la sua salute, portandolo a gravi problemi fisici, tra cui una malformazione alla colonna vertebrale che lo renderà gobbo e sofferente per tutta la vita.
Il passaggio dal “bello” al “vero”
Intorno al 1816, Leopardi attraversa una crisi esistenziale e intellettuale: abbandona l’erudizione sterile e si avvicina alla poesia e alla filosofia. Questo periodo è noto come il passaggio dal “bello” (studio e classicismo) al “vero” (riflessione filosofica e pessimismo).
I primi tentativi di fuga e il soggiorno a Firenze e Roma
Leopardi si sente prigioniero della sua casa e della sua città. Nel 1819 tenta di fuggire da Recanati, ma fallisce. Solo nel 1822 riesce a trasferirsi a Roma, sperando in un cambiamento, ma rimane profondamente deluso dalla superficialità della società romana. Nel 1825 si sposta tra Bologna, Milano e Firenze, entrando in contatto con gli intellettuali del tempo. Qui approfondisce le sue idee filosofiche e scrive molte delle sue opere più importanti.
Gli ultimi anni e la morte
Nel 1833, ormai gravemente malato e quasi cieco, si trasferisce a Napoli con l’amico Antonio Ranieri. Qui scrive alcune delle sue ultime poesie, tra cui La Ginestra, e il Dialogo di Tristano e di un amico. Muore il 14 giugno 1837 a soli 38 anni.
2. Le Idee di Leopardi
Leopardi è uno dei pensatori più profondi dell’Ottocento. La sua visione della vita è segnata da un crescente pessimismo, che attraversa diverse fasi:
1. Il Pessimismo Storico
Nella sua giovinezza, Leopardi crede che l’uomo fosse felice nell’antichità perché viveva in armonia con la natura e nutriva grandi illusioni. L’epoca moderna, invece, con la razionalità e la scienza, ha distrutto queste illusioni, rendendo gli uomini infelici.
➡ Esempio: Nelle Operette morali e nello Zibaldone, Leopardi esalta la bellezza del mondo antico e critica la modernità.
2. Il Pessimismo Cosmico
Successivamente, Leopardi comprende che l’infelicità non dipende dalla storia, ma è una condizione universale dell’uomo. Non è la società a rendere infelici, ma la natura stessa, che ha creato l’uomo destinandolo alla sofferenza e alla morte.
➡ Esempio: Nelle poesie come A Silvia e Canto notturno di un pastore errante dell’Asia, Leopardi esprime la consapevolezza della fragilità umana e dell’indifferenza della natura.
3. Il Pessimismo Eroico
Negli ultimi anni, Leopardi non si rassegna alla sofferenza, ma invita l’uomo a ribellarsi contro la natura crudele. Se non possiamo evitare la sofferenza, possiamo almeno unirci e combatterla con la solidarietà umana.
➡ Esempio: Nella poesia La Ginestra, Leopardi denuncia l’arroganza dell’uomo e lo invita a riconoscere la propria fragilità, opponendosi con dignità alla natura indifferente.
3. Conclusione: Attualità del Pensiero Leopardiano
Leopardi non è solo un poeta del pessimismo, ma anche un grande filosofo esistenziale. La sua riflessione sull’infelicità, sulla ricerca della felicità e sull’indifferenza della natura è ancora oggi estremamente moderna. Le sue poesie parlano al cuore e alla mente, affrontando domande universali sull’esistenza, il dolore e il senso della vita.