
Pier Paolo Pasolini Vita e opere
28 Dicembre 2019
Adua di Giuseppe Tugnoli
28 Dicembre 2019Nel libro “Gomorra” di Roberto Saviano, il capitolo intitolato “Hollywood” offre una riflessione potente e cruda sul rapporto tra il crimine organizzato e l’immaginario collettivo creato dal cinema e dai media.
In questo capitolo, Saviano esplora come la camorra, in particolare i suoi membri più giovani, sia influenzata dall’iconografia e dai modelli di comportamento che derivano dai film di gangster e dai miti del cinema americano.
Temi principali:
- L’influenza del cinema sui camorristi:
- Saviano descrive come i giovani camorristi siano profondamente influenzati dall’immaginario cinematografico, in particolare dai film di gangster americani. Questi giovani vedono in figure come quelle rappresentate da Al Pacino in “Scarface” o “Il Padrino” un modello da emulare. La violenza, il potere e lo stile di vita mostrati in questi film diventano per loro un riferimento reale, un codice di comportamento da seguire nella loro vita criminale.
- La realtà che imita la finzione:
- In “Hollywood,” Saviano sottolinea come la finzione cinematografica non sia solo un intrattenimento per i camorristi, ma un vero e proprio manuale di vita. La camorra, nella sua brutalità e organizzazione, è capace di appropriarsi dei miti hollywoodiani e di trasformarli in realtà. I membri della camorra imitano le scene viste nei film, adottano le stesse pose, il linguaggio, e persino il modo di vestire. Questa imitazione rende ancora più terribile la violenza della camorra, poiché è intrisa di una sorta di estetica del crimine che la rende, agli occhi di chi la pratica, quasi “glamour.”
- L’immortalità attraverso il crimine:
- Il capitolo esplora anche l’idea di immortalità associata al crimine, una percezione alimentata proprio dal cinema. I giovani camorristi credono che attraverso atti di violenza e potere possano lasciare un segno indelebile, come i protagonisti dei film che tanto ammirano. Questa distorsione della realtà e della moralità è uno degli elementi più inquietanti che Saviano mette in luce, mostrando come il confine tra finzione e realtà diventi pericolosamente labile.
- La spettacolarizzazione del crimine:
- Saviano critica anche la spettacolarizzazione del crimine da parte dei media e del cinema, che contribuisce a creare un mito attorno alla figura del criminale. Questo mito, seppur criticato o presentato come negativo, finisce per affascinare e influenzare coloro che vivono in un contesto di povertà e mancanza di opportunità. Il crimine diventa così una via di affermazione personale e sociale, un modo per emergere e guadagnare rispetto in un mondo che sembra offrire poche altre alternative.
Significato e Impatto
Il capitolo “Hollywood” di “Gomorra” è fondamentale per comprendere come la camorra non sia solo una struttura criminale, ma anche un fenomeno culturale che interagisce con l’immaginario collettivo. Saviano dimostra come la cultura popolare, in particolare il cinema, possa avere un’influenza devastante su individui che già vivono ai margini della legalità, fornendo modelli di comportamento che vengono poi riprodotti nella vita reale.
L’analisi di Saviano non si limita a una critica del crimine organizzato, ma si estende a una riflessione più ampia sul ruolo dei media e sulla responsabilità culturale che essi hanno nel modellare le percezioni e i comportamenti sociali.