Lucy nella classe 3B Scuola Primaria San Gimignano
28 Dicembre 201913 Vergine Madre cover Luisa Vassallo
28 Dicembre 2019Come per molti dei suoi pezzi più brevi, Joseph Conrad interruppe il lavoro su un romanzo, in questo caso “De3stino”, per scrivere il romanzo napoleonico “I duellanti”.
Fu originariamente pubblicato a puntate in Gran Bretagna come “The Duel—A Military Tale” su Pall Mall Magazine da gennaio a maggio del 1908. Nello stesso anno, da luglio a ottobre, fu pubblicato negli Stati Uniti, su Forum, come “The Punto d’onore. Dopo la pubblicazione in serie in Gran Bretagna, nell’agosto 1908 uscì A Set of Six, in cui The Duel fu raccolto con cinque opere più brevi. Sia il romanzo che il libro hanno ricevuto buone recensioni su entrambe le sponde dell’Atlantico; i critici hanno citato il ritmo elettrizzante, l’immediatezza e la credibilità della narrazione, nonché le sue allusioni e sfumature comiche e ironiche. Sono stati fatti confronti con il lavoro di Turgenev e Meredith, mentre un recensore francese ha definito il romanzo “artisticamente imperfetto” sebbene mostrasse “prodigiosa immaginazione”. I Duellanti è, caratteristicamente per Conrad, una drammatizzazione ironica di eventi apparentemente reali: un duello in cui i duellanti hanno combattuto ancora e ancora per gran parte del periodo napoleonico. Questo particolare duello ha raggiunto uno status sufficientemente leggendario per essere raccontato, o sintetizzato, sulla stampa con ogni successiva rinascita del duello. Si ritiene – e Conrad lo suggerisce nella sua prefazione a A Set of Six – che la fonte del romanzo risieda in una di queste tante rivisitazioni, come quella che appare nel numero di settembre 1858 di Harper’s New Monthly Magazine (sebbene è improbabile che Conrad abbia visto questo particolare).
Nella versione di Conrad del racconto, due giovani ussari – ufficiali di cavalleria leggera nell’esercito di Napoleone – vengono coinvolti in un duello, la causa del quale solo loro (e il lettore) conoscono. Si affrontano in diversi sanguinosi ma non fatali incontri nell’arco di 16 anni. Il loro duello, tuttavia, è sospeso ogni volta che sono chiamati in servizio a sostegno del lungo e ampio duello di Napoleone contro il resto d’Europa, o ogni volta che uno supera l’altro: il duello con gli inferiori è un crimine ancora più grave del duello stesso . La faida – e assomiglia più a una faida che a un duello – finisce quando l’arroganza di uno dei combattenti ha la meglio su di lui, lasciandolo con due pistole vuote e di fronte a un avversario ben armato. Dei due personaggi principali della storia di Conrad, Armand D’Hubert è chiaramente il protagonista. L’altro, Gabriel Florian Feraud, dal modo in cui Conrad lo caratterizza fin dall’inizio, è ovviamente l’antagonista. Feraud è un duellante professionista; è lui l’istigatore di ogni incontro con D’Hubert. È lui che, quando si è quasi dimenticato di D’Hubert e del duello, è ancora una volta scosso dal minimo cenno del suo avversario. Feraud interpreta ogni trasferimento di servizio e promozione concessi a D’Hubert come affronti personali. D’Hubert, d’altra parte, è la vittima riluttante, ma compiacente, della rabbia di Feraud. Oggi, questi due potrebbero essere classificati come codipendenti, poiché la volontaria sottomissione di D’Hubert a ogni convocazione della sua nemesi consente a Feraud di manifestare la sua rabbia contro il destino che gli è stato assegnato in vita. D’Hubert non può e non vuole disimpegnarsi da Feraud, che non può e non vuole disimpegnarsi da lui. È un punto d’onore in entrambi i casi per entrambi gli uomini e deve essere risolto tra di loro.
Forse l’ironia più significativa – e un elemento significativo della rielaborazione creativa di Conrad di una storia ben nota – è che gli eventi successivi al confronto iniziale tra D’Hubert e Feraud sono, in effetti, un duello su duelli. Sebbene la storia sia raccontata da un punto di vista onnisciente in terza persona, la conoscenza da parte dei lettori delle circostanze e dei personaggi coinvolti è focalizzata attraverso D’Hubert. Conrad usa abilmente questa tecnica narrativa per creare simpatia per il suo protagonista. La narrazione stessa è compressa tra un inizio e una fine che incorniciano e definiscono la storia. Inizia con una lettura errata di eventi e intenzioni da parte di Feraud. Deve essere posto agli arresti domiciliari per duello, una violazione delle regole del suo imperatore; la sua rabbia verso il generale che gli ordina l’arresto viene trasferita sul messaggero, D’Hubert. Il finale, e la fine letterale del duello, si verifica quando D’Hubert non lascia a Feraud spazio per interpretare male il vero significato dell’onore. Come nel racconto di Sir Walter Scott, “The Two Drovers”, è l’atto di un personaggio relativamente minore – in questo caso, il generale che richiede l’arresto di Feraud – che funge da catalizzatore non intenzionale, precipitando gli eventi in un modo altrimenti non reattivo. situazione potenzialmente instabile.