
Santa Caterina del Sassoballaro
28 Dicembre 2019
Edouard Manet
28 Dicembre 2019I livelli iconografici del Portico della Gloria a Santiago de Compostela
Il Portico della Gloria è l’imponente facciata scultorea interna della Cattedrale di Santiago de Compostela, in Spagna. Realizzato dal Maestro Mateo e dalla sua bottega tra il 1168 e il 1188, questo capolavoro dell’arte romanica europea è considerato un’opera di transizione verso il gotico, non solo per la sua bellezza scultorea ma anche per la sua complessa e profonda iconografia, che si sviluppa su più livelli narrativi e simbolici.
Il Portico è composto da tre archi corrispondenti alle tre navate della cattedrale: un arco centrale più grande e due laterali. L’intera struttura è un “libro di pietra” che accoglie i pellegrini al termine del loro lungo cammino, presentando una visione della salvezza e del Giudizio Universale.
1. Il Livello Inferiore: Il Basamento e le Forze Terrene
Il livello più basso del Portico, quello su cui poggiano le colonne, è spesso meno visibile ma ricco di significato.
- Mostri e Bestie: Ai piedi delle colonne si trovano figure zoomorfe, mostri e bestie fantastiche. Queste rappresentazioni simboleggiano le forze del male, i vizi capitali o gli antichi idoli pagani vinti dalla Chiesa. Il pellegrino, toccando o mettendo la mano nella bocca di queste figure (una tradizione popolare), simboleggiava il superamento delle paure e delle tentazioni terrene.
- La Lotta Umana: Alcune interpretazioni legano queste figure alla lotta dell’uomo contro l’istinto e il peccato, un tema ricorrente nel percorso spirituale del pellegrino.
2. Il Livello Mediano: Profeti, Apostoli e la Genealogia di Cristo
Il livello intermedio è dominato da una serie di statue a grandezza naturale che adornano gli stipiti e i pilastri dei tre archi.
- Profeti e Apostoli: Sugli stipiti degli archi laterali e del grande arco centrale sono raffigurati profeti dell’Antico Testamento (come Geremia, Daniele, Isaia e Mosè) e apostoli del Nuovo Testamento (Pietro, Paolo, Giovanni, ecc.). Queste figure, con le loro espressioni individualizzate e i loro gesti, sembrano dialogare tra loro, annunciando la venuta di Cristo e la diffusione del Vangelo. Particolarmente famoso è il “sorriso” di Daniele, una rarità nell’arte medievale.
- La Colonna Centrale (Parteluz): Al centro dell’arco principale si erge una colonna divisoria (parteluz) che ospita alcune delle figure più importanti:
- L’Albero di Jesse: Il fusto della colonna è scolpito con l’Albero di Jesse, che simboleggia la genealogia di Gesù, partendo da Jesse (padre di Davide) addormentato alla base, fino ad arrivare alla Vergine Maria in cima. Rappresenta la stirpe umana attraverso cui Dio ha preparato la nascita di Cristo.
- San Giacomo Maggiore: Sopra l’Albero di Jesse, in posizione seduta, si trova la statua dell’Apostolo Giacomo, patrono di Santiago. È raffigurato con il bastone da pellegrino, simbolo del Cammino, e la sua presenza al centro del portico sottolinea la sua importanza come meta del pellegrinaggio. La statua presenta un’impronta lasciata da migliaia di pellegrini che, nel corso dei secoli, hanno appoggiato la mano sul suo piede (il cosiddetto “Santo dos Croques” o “Santo dei colpi”).
3. Il Livello Superiore: La Gloria, il Giudizio e la Salvezza
Il livello più alto, costituito dai timpani e dagli archivolti dei tre archi, presenta la visione teologica culminante.
- Arco Centrale: La Gloria di Cristo e i Quattro Evangelisti:
- Timpano: Al centro del timpano principale domina la figura del Cristo in Maestà (Pantocrator), seduto sul trono, con le mani che mostrano le piaghe della crocifissione, sottolineando la sua umanità e il suo sacrificio, oltre che la sua gloria. Non è un giudice severo, ma un salvatore misericordioso.
- Simboli degli Evangelisti: Cristo è circondato dai “quattro esseri viventi” o Tetramorfo, simboli degli Evangelisti: l’aquila per San Giovanni, il leone per San Marco, il bue per San Luca e l’angelo per San Matteo.
- Angeli con gli Strumenti della Passione: Angeli volanti portano gli strumenti della Passione di Cristo (la colonna della flagellazione, la croce, la corona di spine, i chiodi, la lancia, la spugna), ricordando il sacrificio che ha reso possibile la salvezza.
- Archivolto: I Ventiquattro Vegliardi dell’Apocalisse: Sull’archivolto dell’arco centrale sono scolpiti i Ventiquattro Vegliardi dell’Apocalisse, seduti e intenti a suonare vari strumenti musicali medievali. Essi rappresentano i giusti che rendono omaggio a Cristo e simboleggiano l’armonia celeste.
- Arco Sinistro: L’Antico Testamento e il Limbo dei Giusti:
- Questo arco raffigura scene legate all’Antico Testamento e al Limbo dei Giusti, ovvero i patriarchi e i profeti che attesero la venuta di Cristo per essere liberati. Vi sono rappresentazioni di figure come Adamo ed Eva, Noè, Abramo, Davide e Salomone. Simbolicamente, le figure sono talvolta raffigurate “incatenate” o “bloccate” dalla Legge antica, in attesa della liberazione portata da Cristo.
- Arco Destro: Il Giudizio Universale:
- Questo arco è dedicato al Giudizio Universale. Sulla destra sono raffigurati i peccatori, tormentati da demoni e allegorie dei vizi capitali, mentre sulla sinistra si trovano i giusti, protetti dagli angeli e condotti verso la salvezza. L’Arcangelo Michele è spesso presente in questa sezione, pesando le anime.
4. Il Maestro Mateo e il Suo Significato
Il Maestro Mateo è la figura chiave dietro la realizzazione del Portico della Gloria. Il suo lavoro segna un’evoluzione significativa nella scultura romanica, introducendo un realismo e un’espressività nelle figure che anticipano lo stile gotico. I volti dei personaggi non sono più stilizzati, ma mostrano emozioni e individualità, comunicando una gioia e una vitalità spirituale. La policromia originale, in gran parte perduta nel tempo ma parzialmente recuperata con i recenti restauri, contribuiva a rendere l’opera ancora più vibrante e realistica.
Conclusione
Il Portico della Gloria è molto più di una semplice porta d’ingresso; è un’opera d’arte totale che sintetizza secoli di teologia, arte e spiritualità. I suoi livelli, dal basamento che rappresenta il mondo terreno e le sue tentazioni, al livello intermedio con i testimoni della fede, fino alla visione celeste della Gloria e del Giudizio, guidano il pellegrino in un percorso simbolico di purificazione e speranza. È un monumento che continua a commuovere e ispirare, un’eredità inestimabile del Medioevo europeo.