I treni che vanno a Madras” è uno dei racconti contenuti nel libro “Il gioco del rovescio” di Antonio Tabucchi, pubblicato per la prima volta nel 1981.
Tabucchi, scrittore e saggista italiano noto per la sua prosa poetica e per la sua passione per la cultura portoghese, utilizza in questo racconto il viaggio in treno come una metafora dell’esistenza, del destino e delle possibilità della vita.
Tema e Contenuto
Il racconto, come molte opere di Tabucchi, è caratterizzato da un’atmosfera sospesa e da una narrazione che lascia spazio all’interpretazione. “I treni che vanno a Madras” esplora temi come il tempo, la memoria, l’identità e la casualità, giocando con il concetto del “rovescio” che dà il titolo all’intera raccolta. Il treno, con la sua inarrestabile corsa verso una destinazione, diventa il simbolo del percorso esistenziale, delle scelte fatte o non fatte, e delle conseguenze che queste comportano.
Stile Narrativo
Tabucchi è noto per il suo stile onirico e spesso allusivo, dove i dettagli quotidiani si intrecciano con riflessioni filosofiche e introspezioni psicologiche. Nei suoi racconti, la realtà si mescola con l’immaginazione, creando un senso di ambiguità che spinge il lettore a riflettere e a cercare un significato più profondo.
Significato e Interpretazioni
“I treni che vanno a Madras” può essere interpretato come una meditazione sul viaggio della vita e sulle direzioni che si possono prendere. Madras, una città indiana (oggi Chennai), rappresenta una meta lontana e forse irraggiungibile, simile a un ideale o a un sogno che guida il protagonista, ma che potrebbe anche rimanere per sempre nel regno delle possibilità non realizzate.
Il racconto invita a riflettere su come le decisioni, anche quelle apparentemente insignificanti, possano avere un impatto duraturo sulla nostra vita e su come spesso si viaggi senza sapere veramente dove si sta andando, guidati più dal caso che da una direzione precisa.
Impatto e Rilevanza
Il racconto, come tutta la raccolta “Il gioco del rovescio”, ha contribuito a consolidare la reputazione di Tabucchi come uno degli scrittori italiani più raffinati e profondi del XX secolo. La sua capacità di creare atmosfere suggestive e di esplorare i temi dell’identità e della memoria lo rende un autore di grande rilevanza, non solo in Italia ma anche a livello internazionale.