Le strutture politiche, sociali ed economiche
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1618-48:
guerra dei trent’anni tra Spagna e Francia
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1648:
pace di Vestfalia (sconfitta Impero asburgico e Controriforma,
tolleranza religiosa, fine progetto monarchia universale, nascita
dello Stato laico moderno)
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nuovi
modelli: Francia (Luigi XIV), Inghilterra (Cromwell), Olanda
(indipendenza dalla Spagna)
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Italia: crisi economica
(spostamento asse mondiale dei commerci); rifeudalizzazione
(ampliamento grandi proprietà, asservimento classi dirigenti,
ribellione dei poveri) epidemie e carestie (i Promessi Sposi)
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Centri di produzione e di diffusione della
cultura
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Crisi
del mecenatismo (politica di ripiegamento e di prudenza)
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specializzazione
delle competenze (giuristi, diplomatici, militari,
amministratori)
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subordinazione
del letterato all’artista (pittore e architetto)
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letterato
senza lavoro: o rinomanza nazionale (Marino) o produzione
encomiastica
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egemonia
culturale della Chiesa (Tribunale del Santo Uffizio e Indice dei
libri proibiti) , crescita numero chierici e concezione
settoriale e tecnicistica del sapere (letteratura, riflessione
critica, politica, scienze, teologia, morale)
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stanca
contemplazione del primato perduto
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conservazione
e cristallizzazione della cultura italiana
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crisi
dell’editoria (imprimatur
della Chiesa e riconversione dei cataloghi)
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netta
distinzione tra opere di consumo (romanzo) e opere destinate alle
élites
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accademie soprattutto in
Toscana e a Venezia: separatezza dal potere reale e concreto
delle corti o della Chiesaï? isolamento
culturale (gli Incogniti – romanzieri e novellieri-; i
Cruscanti – linguisti-; i Lincei – scienziati-)
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Le idee e le visioni del mondo: il Manierismo
e il Barocco
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rivoluzione
copernicana
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il
culto ossessivo della forma e dello stile ( “di maniera” )
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forte
propensione alla ricerca di regole e precetti (Poetica di
Aristotele: carattere conoscitivo dell’opera d’arte, diletto
e insegnamento, imitazione della natura e verosimiglianza)
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origine
del termine Barocco
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amore
per l’anomalia e l’eccezionale, per la ricerca delle
somiglianze nascoste e la sperimentazione di una realtà
fantasmagorica in continua evoluzione
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per decifrare realtà
misteriosa e disorientante (la Terra è costituita da continenti
sconosciuti, abitata da popoli e razze mai prima immaginate; la
Luna risulta simile alla Terra; l’universo pare perdere ogni
centro e ogni confine…) non più sensi e ragione, ma analogia,
metafora, allegoria
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La questione della lingua
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crisi
soluzione bembiana: divisione politica, progressiva perdita
d’importanza di Firenze, rafforzamento del latino, ulteriore
differenziazione tra lingua letteraria e lingua d’uso
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purismo:
reazione al nuovo (ispanismi e francesismi)
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letterature
dialettali (Venezia, Milano, Bologna, Napoli)
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Vocabolario della Crusca
(1612): adozione della lingua fiorentina del Trecento come
modello; 1623 sì a Tasso; 1691: sì a molti autori del
Quattrocento e del Cinquecento.
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La lirica e il poema barocco
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Rottura
con ideali di equilibrio e di rispetto delle regole
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Modernismo
di Alessandro Tassoni (poema eroicomico: La secchia rapita): il
poeta deve esser libero di innovare per adeguare i modelli
classici alle mutate esigenze dei tempi
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Edonismo di Giambattista Marino
(La lira, L’Adone): il poeta non deve subordinare la ricerca
del piacere estetico all’utilità pedagogica; “E’ del poeta
il fin la meraviglia” ; spregiudicata ricerca del successo di
pubblico nella consapevolezza che il poeta può a buon diritto
essere considerato il testimone della crisi e l’assertore della
nuova sensibilità
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La prosa scientifica: Galileo Galilei
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La letteratura drammatica
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straordinaria
fioritura europea di capolavori teatrali insigni (W.Shakespeare,
C.de la Barca, Corneille, Racine, Molière)
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in Italia nascita
della Commedia dell’Arte (1545), del melodramma e dei primi
teatri pubblici a pagamento
- Commedia dell’Arte: un teatro
professionale, uso di canovacci; fusione tra “tipi” della
commedia plautina e figure comiche tratte dal folklore regionale:
Pantalone, Balanzone, Capitan Spaventa, Arlecchino
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