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28 Maggio 2025ITALIANO Traccia ufficiale della prima prova scritta dell’Esame di Stato 2018 (Tipologia B ambito tecnico-scientifico)
Testo integrale della traccia ufficiale per la Tipologia B – “Saggio breve” o “Articolo di giornale” , relativo al quarto ambito tecnico-scientifico , tratto dalla prima prova scritta dell’Esame di Stato 2018 :
TIPOLOGIA B – REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”
Scegli uno dei quattro ambiti proposti e sviluppa il relativo argomento in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale» , utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti.
Se scegli la forma del «saggio breve» , argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.
Se scegli la forma dell’«articolo di giornale» , indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato.
Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo .
4. AMBITO TECNICO-SCIENTIFICO
ARGOMENTO:
Il dibattito bioetico sulla clonazione.
DEFINIZIONE PRELIMINARE
Bioetica:
Disciplina accademica e ambito di riflessione interdisciplinare che si occupa dell’analisi razionale dei problemi morali emergenti nell’ambito delle scienze biomediche, proponendosi di definire criteri e limiti di liceità alla pratica medica e alla ricerca scientifica, affinché il progresso avvenga nel rispetto di ogni persona umana e della sua dignità.
“bioetica”, Enciclopedia Treccani
http://www.treccani.it/enciclopedia/bioetica/
DOCUMENTI
La prima clonazione di primati non umani
In Cina sono stati ottenuti due macachi geneticamente identici con la stessa tecnica usata per la pecora Dolly: è la prima volta che ci si riesce con le scimmie. Ma a che scopo? E quanto è lontana la clonazione umana?
«Un gruppo di scienziati cinesi ha prodotto due macachi geneticamente identici utilizzando la stessa tecnica che nel 1996 diede vita alla pecora Dolly, il primo mammifero clonato. Quello descritto in un articolo su Cell è il primo tentativo di clonazione di un primate non umano terminato con successo.»
Elisabetta INTINI , Focus.it , 25 gennaio 2018
https://www.focus.it/ambiente/animali/in-cina-la-prima-clonazione-di-primati-non-umani
Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea
CAPO I – Dignità
[…]
Articolo 3 – Diritto all’integrità della persona
- Ogni individuo ha diritto alla propria integrità fisica e psichica.
- Nell’ambito della medicina e della biologia devono essere in particolare rispettati:
- il consenso libero e informato della persona interessata, secondo le modalità definite dalla legge,
- il divieto delle pratiche eugenetiche, in particolare di quelle aventi come scopo la selezione delle persone,
- il divieto di fare del corpo umano e delle sue parti in quanto tali una fonte di lucro,
- il divieto della clonazione riproduttiva degli esseri umani .
Gazzetta ufficiale delle Comunità europee, Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, 18.12.2000
«[…] esistono normative già ben consolidate e universalmente condivise che pongono severi vincoli di sicurezza alle applicazioni biomediche. […] però […] è necessario ragionare e distinguere i differenti casi, evitando di accomunarli tutti in sommarie e frettolose condanne. Si può certo comprendere che, nell’immediatezza dell’evento Dolly e di fronte agli scenari apocalittici e ripugnanti descritti dai mass media, le autorità pubbliche abbiano sentito l’esigenza di intervenire in maniera rapida e decisa, per tranquillizzare un’opinione pubblica frastornata e preoccupata dai vorticosi progressi della biologia e che poteva alla fine arrivare a dubitare del valore stesso del progresso scientifico.
[…] Ma una volta passata la fase dell’emergenza e dell’emozione, bisogna tornare a discutere, ad analizzare fino in fondo le varie prospettive e a distinguerle in base alle finalità che si propongono, evitando che la condanna delle finalità aberranti metta a repentaglio anche la possibile utilizzazione della tecnica della clonazione per finalità chiaramente benefiche. Una di queste utilizzazioni è […] quella nel settore della ricerca sulle cellule staminali.»
Demetrio NERI , La bioetica in laboratorio , Laterza, Roma-Bari 2001
«La clonazione della scimmia ha fatto scalpore. Suscitando un dibattito che si è subito polarizzato tra i difensori della libertà di ricerca e chi invece invoca una regolamentazione sulla base di considerazioni etiche.
[…] dire, da un lato, che il limite della scienza è la scienza stessa suona oggi insufficiente. Dobbiamo tornare a chiederci quali sono i limiti che, come umani, riteniamo di non potere o volere oltrepassare. Abbiamo cioè bisogno di aprire una riflessione etica nell’era della società tecnica. Ma non è sufficiente appellarsi a una qualche autorità.
Abbiamo bisogno di argomenti e di forme di governance adeguate. Invece che limitarsi a polemizzare, le diverse componenti della tradizione occidentale potrebbero trovare un compito comune: nel momento in cui la tecno-scienza diventa infrastruttura planetaria, cosa vuole dire e come fare per salvaguardare il valore della persona umana?»
Mauro MAGATTI , Serve una riflessione etica sulla tecno-scienza , Corriere.it, 29 gennaio 2018
https://www.corriere.it/opinioni/18_gennaio_30/clonazione-serve-riflessione-etica-a48b863a-0516-11e8-8913-7ceabd19f7b3.shtml
📝SVOLGIMENTO
Il dibattito bioetico sulla clonazione: tra progresso scientifico e responsabilità etica
Introduzione
La clonazione è una delle frontiere più avanzate della biotecnologia moderna, capace di suscitare entusiasmo e preoccupazione in egual misura. Essa rappresenta il risultato di un progresso scientifico straordinario, ma al contempo solleva questioni morali e filosofiche complesse. La prima clonazione di primati non umani, avvenuta in Cina nel 2018 con la nascita dei due macachi identici ottenuti con la stessa tecnica usata per la pecora Dolly, ha riacceso il dibattito pubblico sul tema. Da un lato si esalta la possibilità di avanzamenti nella ricerca medica; dall’altro si teme che tali risultati possano aprire la strada a utilizzi impropri, fino alla clonazione umana. Questo saggio intende analizzare i diversi punti di vista coinvolti nel dibattito bioetico, tenendo conto sia degli aspetti scientifici che delle riflessioni morali e giuridiche oggi in vigore.
Il progresso scientifico e le sue potenzialità
La clonazione, intesa come processo attraverso cui si ottengono individui geneticamente identici, ha fatto passi da gigante negli ultimi decenni. La creazione della pecora Dolly nel 1996 fu il primo successo significativo nel campo della clonazione di mammiferi. Oggi, grazie alle tecniche sempre più sofisticate, si riesce ad applicare questa metodologia anche ai primati non umani, aprendo prospettive concrete per studi avanzati su malattie neurodegenerative, farmacologia e terapie innovative.
Come osserva Elisabetta Intini su Focus.it , la clonazione offre nuove opportunità per la ricerca biomedica, permettendo di creare modelli animali perfettamente identici su cui testare interventi terapeutici. In questo senso, essa può essere uno strumento utile per il miglioramento della salute umana, soprattutto in settori come la medicina rigenerativa e lo studio delle cellule staminali.
Tuttavia, il confine tra clonazione terapeutica (che mira a produrre tessuti o cellule utili per cure) e clonazione riproduttiva (che mira a creare esseri viventi identici) rimane estremamente delicato, e richiede regole chiare e vincolanti.
Le preoccupazioni etiche e giuridiche
La bioetica , disciplina che si occupa di stabilire criteri morali nell’ambito della ricerca scientifica e della pratica medica, pone limiti precisi alla manipolazione del corpo umano. Come ricorda la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea , la clonazione riproduttiva degli esseri umani è esplicitamente vietata, insieme ad altre pratiche considerate lesive della dignità umana, come la commercializzazione del corpo umano o le pratiche eugenetiche.
Demetrio Neri, in La bioetica in laboratorio , invita a distinguere tra gli scopi della clonazione: se alcuni usi sono chiaramente inaccettabili (come la creazione di “copie” umane), altri possono rivelarsi benefici, specialmente nel campo della ricerca medica. Egli mette in guardia però dal rischio di confondere l’indignazione emotiva con un’analisi razionale e distaccata delle problematiche in gioco.
Mauro Magatti, su Corriere.it , ribadisce che il limite non può essere solo scientifico: “Dire che il limite della scienza è la scienza stessa suona oggi insufficiente”. Occorre quindi una riflessione etica seria, capace di accompagnare il progresso senza frenarlo irrazionalmente né lasciarlo sfrenato.
Scienza e società: un equilibrio necessario
Michel Serres, in Il mancino zoppo , sostiene che molte scoperte scientifiche nascono da percorsi accidentali e non da un metodo rigoroso. Tuttavia, proprio perché spesso frutto di improvvisazione e casualità, la scienza deve essere guidata da una coscienza critica. Georges Didi-Huberman aggiunge che la ricerca vive una “doppia vita”, fatta di pazienza metodica e di colpi di fortuna. Eppure, il momento decisivo arriva quando l’imprevisto ci obbliga a rivedere il nostro punto di vista: in quel momento, l’etica diventa indispensabile.
Oggi assistiamo a una crescente tensione tra libertà di ricerca e necessità di controllo morale. Se da un lato la scienza tende a procedere autonomamente, dall’altro la società chiede garanzie e limiti precisi. L’esempio della clonazione mostra quanto sia difficile conciliare questi due poli: da un lato c’è la possibilità di grandi conquiste per la medicina, dall’altro il rischio di trasformare l’uomo in oggetto di manipolazione genetica.
Verso una governance globale
La globalizzazione scientifica rende impossibile un controllo locale della clonazione. I paesi dove vengono effettuate ricerche all’avanguardia, come la Cina, spesso non seguono le stesse linee guida europee. Questo crea squilibri e solleva interrogativi su come garantire un minimo comune denominatore di rispetto per la persona umana.
Secondo Mauro Magatti, servirebbero forme di governance globale che superino le divisioni ideologiche e promuovano una visione unitaria del valore della persona. Non basta condannare la clonazione umana: bisogna pensare a un modello di sviluppo scientifico che includa la difesa della dignità umana come priorità assoluta.
Conclusione
La clonazione simboleggia il rapporto tra scienza e coscienza. Essa rappresenta un traguardo tecnico impressionante, ma anche un crocevia etico cruciale. Mentre la ricerca va avanti, la società civile e le istituzioni devono stare al passo, definendo normative chiare e aggiornate, fondate su principi universali di rispetto della persona. Il progresso non può prescindere dalla riflessione morale: solo così potrà davvero servire l’umanità senza tradirla.