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28 Dicembre 2019
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28 Dicembre 2019Nel marzo del 1763, incoraggiato dagli amici del gruppo dell’accademia e da conte Firmian, Giuseppe Parini pubblicò, anonimo, presso lo stampatore milanese Agnelli, il Mattino che otterrà accoglienza favorevole dalla critica e soprattutto dal Baretti che, nel primo numero della rivista La frusta letteraria, uscito il 1° ottobre del 1763, dedicava una critica positiva all’opera.
Nel 1765 uscirà, ancora anonimo, il secondo poemetto il Mezzogiorno che, tranne il giudizio negativo di Pietro Verri sul “Caffè”, otteneva da altre testate accoglienza positiva.
I due poemetti, con la satira della nobiltà decaduta e corrotta richiamarono l’attenzione sul Parini e nel 1766 il ministro Du Tillot lo chiamò per ricoprire la cattedra di eloquenza presso l’università di Parma, cattedra che egli rifiutò nella speranza di poter ottenere una cattedra a Milano.
Queste prime due parti del Giorno, “Il Mattino” e “Il Mezzogiorno”, costituirono la prima edizione del Giorno, e rimasero le uniche duye parti complete, anche quando, nelle successive edizioni, si aggiunsero le parti dedicate al “Vespro” e alla “Notte”, che restarono incompiute.
Nella sua edizione finale, infatti, “Il giorno” di Giuseppe Parini, poema in versi sciolti, si articola in quattro parti,
Parini, attraverso un fine uso dell’ironia e della satira, traccia il ritratto di una giornata tipica di un giovane nobile della società milanese del Settecento. Il testo è emblematico dell’intento pedagogico e moralizzatore dell’autore, che denuncia l’ozio, il lusso e la superficialità della nobiltà, ponendo l’accento sulle sue responsabilità sociali.
Struttura e Trama
- Il Mattino: Il poema inizia con il risveglio del “giovin signore” (il giovane aristocratico). Viene descritta la sua giornata a partire dal risveglio lento e pigro. La sua vita è dedicata esclusivamente alla cura del proprio corpo, con bagni e toeletta, assistito dai suoi servitori. Il protagonista vive in un mondo di agi e di lusso, lontano dalle preoccupazioni del popolo.Qui Parini introduce uno dei temi principali: l’ozio. La descrizione della routine del giovane signore è segnata da vanità e superficialità. Il poeta denuncia la vacuità della vita aristocratica e l’assoluta mancanza di utilità sociale.
- Il Mezzogiorno: Dopo il lungo e meticoloso rituale del risveglio e della preparazione, il giovin signore si dedica alle sue attività sociali, che includono visite, giochi e soprattutto il pranzo. Il momento conviviale diventa occasione per mettere in mostra la propria ricchezza, ma anche per osservare regole di etichetta che appaiono rigide e inutili. Parini continua a usare un tono ironico e satirico per descrivere la superficialità delle occupazioni aristocratiche, sottolineando il divario tra le loro preoccupazioni frivole e le vere necessità della società.
- Il Vespro (incompiuto): Nella parte incompiuta, il “Vespro”, il giovane signore si appresta a trascorrere il pomeriggio dedicandosi a passeggiate e visite galanti. Parini avrebbe probabilmente continuato a mettere in luce la dissolutezza e la vacuità della nobiltà, che si lascia alle spalle le reali questioni del vivere, sostituendole con attività di puro diletto.
- La Notte (incompiuto): Anche la “Notte” è incompiuta. Probabilmente Parini avrebbe descritto le attività serali del giovane, fatte di balli, spettacoli teatrali e incontri mondani. Di nuovo, sarebbe emerso il contrasto tra il lusso dell’aristocrazia e le necessità della società.
Temi principali
- La denuncia dell’ozio e della vanità: Parini critica la vita vuota e priva di significato della nobiltà, che si dedica solo a soddisfare i propri piaceri, trascurando i doveri verso la società.
- Satira sociale: L’autore usa l’ironia per sottolineare l’inefficienza della classe aristocratica, contrapponendola alla durezza della vita del popolo. Il giovin signore diventa emblema di un’intera classe sociale distante e parassitaria.
- Funzione educativa: Il poema ha un intento moralizzatore. Parini vuole che la nobiltà comprenda le proprie responsabilità sociali e torni a un comportamento virtuoso, meno dedito al lusso e più impegnato nel miglioramento della società.
Analisi del linguaggio
Parini utilizza uno stile elevato e classico, ricco di riferimenti alla tradizione poetica italiana e classica. I versi sciolti conferiscono un’intonazione solenne, che accentua il contrasto tra l’altezza formale della narrazione e la frivolezza dei contenuti descritti. L’ironia, uno degli strumenti retorici principali, permette al poeta di esprimere il suo giudizio severo sulla nobiltà senza mai scadere in attacchi diretti.
Il valore dell’opera
“Il giorno” si inserisce nel contesto illuminista come una delle principali opere di critica sociale. Parini, pur non essendo un rivoluzionario, si fa portavoce di una borghesia colta e razionale che chiede alla nobiltà di prendere coscienza della propria inadeguatezza. Egli crede nel progresso e nella possibilità di migliorare la società attraverso l’educazione e il recupero delle virtù morali.