Il disertore di Isaac Emmanuilovic Babel
28 Dicembre 2019Il deserto dei Tartari di Dino Buzzati
28 Dicembre 2019“Il Naso” è un racconto satirico scritto da Nikolaj Gogol’, uno dei più celebri autori russi del XIX secolo.
Pubblicato per la prima volta nel 1836, questo racconto è uno degli esempi più noti dello stile surreale e grottesco di Gogol’, che spesso utilizza l’assurdo per criticare la società del suo tempo.
Trama
Il racconto si apre con un barbiere, Ivan Jakovlevič, che una mattina trova un naso umano all’interno di un panino. Terrorizzato, cerca di sbarazzarsi dell’oggetto in modo furtivo, gettandolo nel fiume Neva. Nel frattempo, il proprietario del naso, il maggiore Kovalëv, si sveglia e scopre con orrore che il suo naso è scomparso dal suo viso.
Kovalëv, confuso e disperato, inizia a cercare il naso per tutta San Pietroburgo. Nel corso della sua ricerca, scopre che il suo naso ha assunto una vita propria ed è diventato un funzionario statale di alto rango. Il maggiore cerca di avvicinarsi al naso e di convincerlo a tornare al suo posto, ma il naso, che ora gode di uno status sociale superiore a quello di Kovalëv, lo ignora completamente.
Dopo vari tentativi infruttuosi di riappropriarsi del naso, tra cui una visita alla polizia e un annuncio sui giornali, il maggiore Kovalëv si ritrova senza speranza. Tuttavia, in modo del tutto inspiegabile e improvviso, il naso riappare sul suo volto, e tutto torna alla normalità, come se nulla fosse accaduto.
Temi e Significato
1. Critica della burocrazia e della società: Il racconto è una satira pungente della società burocratica russa del XIX secolo. Il fatto che un naso possa assumere un ruolo elevato all’interno della burocrazia è un chiaro attacco all’arbitrarietà e all’assurdità del sistema di potere e delle gerarchie sociali.
2. Identità e Status Sociale: Kovalëv è un personaggio ossessionato dal suo status sociale, e la perdita del naso simboleggia la perdita della sua identità e posizione. Gogol’ esplora il legame tra l’aspetto fisico e l’identità sociale, mostrando come l’ossessione per l’apparenza e lo status possa condurre al ridicolo.
3. Grottesco e Surreale: “Il Naso” è un esempio perfetto dello stile grottesco di Gogol’, che combina l’assurdo con il realistico per creare situazioni comiche ma profondamente significative. L’assurdità della storia mette in luce l’assurdità delle convenzioni sociali e delle preoccupazioni umane.
4. Destino e Fato: La scomparsa e il ritorno inspiegabile del naso riflettono l’interesse di Gogol’ per l’idea del destino e della mancanza di controllo dell’uomo sulla propria vita. L’intervento del sovrannaturale o dell’assurdo nelle vicende umane è una caratteristica ricorrente delle sue opere.
Stile
Gogol’ utilizza un tono ironico e distaccato per narrare una vicenda surreale con un linguaggio semplice e quotidiano. Questo contrasto tra il contenuto fantastico e lo stile realistico accentua il carattere grottesco della storia e sottolinea l’assurdità delle situazioni.
Influenza
“Il Naso” è diventato un classico della letteratura russa e mondiale, studiato per la sua originalità e per il suo potente uso della satira. L’opera ha influenzato molti autori successivi e rimane un esempio brillante di come l’assurdo possa essere utilizzato per criticare la realtà sociale.
In sintesi, “Il Naso” di Gogol’ è una brillante satira che usa il grottesco e il surreale per esplorare e criticare la società e la burocrazia del suo tempo, mentre affronta temi universali come l’identità e l’ossessione per l’apparenza.