Cronologia della guerra dei cent’anni
25 Marzo 2013Buona Pasqua e Buona Vita anche a te mio caro Gesù
27 Marzo 2013è andata consolidando in Italia e ancor prima in Europa la
cultura della “certificazione delle
competenze” (Regolamento sull’Autonomia Scolastica DPR 275/99 , ma prima ancora
si fa esplicito riferimento alle certificazioni delle competenze nell’Accordo per il Lavoro del 93 e
successivamente nell’art. 68 della L. 144/99 e poi ancora la L. 53/2003
e successivamente i Modelli di
certificazione delle Competenze al
termina della Scuola Primaria e al Termine del 1° Ciclo d’Istruzione DM 84/2005.
Più di
recente il l’art. 4 del DM 139/2007 con cui si danno indicazioni sulla
certificazione delle competenze all’assolvimento dell’obbligo formativo e al
termine dell’obbligo d’istruzione , la L. 169/2008 certificazione delle
competenze e dei traguardi nella scuola primaria e infine il DM 9/2010 sui
modelli di Certificazione alla fine dell’Obbligo d’Istruzione ) che è andata di
volta in volta ad affiancare il Titolo di Studio Istituzionale o legale quasi a
compensare o a rafforzare il percorso di studi di ciascun studente o forse per
meglio legittimare il contenuto del
titolo di studio diventato nel frattempo
un po’ vago ed astratto rispetto alle esigenze di un mondo del lavoro
e ad una società sempre più
frammentate che evolvono o “involvono ” in modo confuso e poco definito ancor più della ” scuola” .
Europa e culminato nel 2008 con l’approvazione dell’EQF – Quadro Europeo delle
Qualifiche con l’intendo di permettere una maggiore trasparenza dei titoli di
studio e riconoscibilità , quindi una maggiore mobilità.
documento ufficiale rilasciato da un ente istituzionalmente legittimato che
attesta ad un soggetto il possesso di determinate competenze sulla base di
determinati standard di riferimento.
agosto 2007 dicono il certificato deve
essere uno strumento che consenta la “lettura” trasparente delle competenze
acquisite, capace di sostenere i processi di orientamento, favorire il
passaggio tra i diversi percorsi formativi .
comparse altre Certificazioni che seppur non rilasciate da organismi Pubblici
ed Istituzionali hanno assunto sempre più valore tanto da
oscurare e in qualche modo a
sminuire le altre . Parlo della cosi
detta “Certificazione Informatica”
meglio conosciuta come “Patente Europea” o “ECDL” e delle “Certificazioni Linguistiche” .
Enti certificatori privati , ad esempio
la “Patente Europea” è gestita e rilasciata dall’AICA -l’associazione italiana
d’informatica e calcolo , un pò alla volta hanno acquisito
il rango di titoli preferenziali in molti concorsi pubblici o
nell’accesso a graduatorie pubbliche e
private ; andando spesso a soverchiare le reali competenze fornite da un
titolo di studio specifico sia esso diploma o laurea o addirittura le competenze
professionali ottenute in anni di lavoro
in un settore specifico .
paradossali al limite del surreale , quasi pirandelliane, in cui la verità
viene ribaltata e falsificata per cui il meno diventa più e viceversa e quindi una “Patente Europea” male
interpretando il significato di Informatica e confondendolo con la conoscenza
di “Office” assume più valore di una laurea in Informatica o una certificazione linguistica è più garante
di competenze di una laurea in lingue .
mitizzate e mistificate in nome non si
sa bene di quale interesse !!! Che dietro la garanzia di un serio accertamento
di “Competenza” nascondono grandi e piccoli interessi (perché gli esami per le
certificazioni hanno un costo ) che spesso sono le stesse Scuole Pubbliche ad
esaltare diventando sedi di esami ed utilizzando le risorse strumentali interne
all’Istituto prioritariamente per svolgere gli esami per quelle
“certificazioni” , giustificando ipocritamente l’interesse degli studenti e
della scuola con il tornaconto economico
di una oligarchia di gestione interna
alla struttura scolastica .
Prof. Pietro Trematore