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Riassunto di Frankenstein
di Mary Shelley
In una serie di lettere, Robert Walton, il capitano di una
nave diretta verso il Polo Nord, racconta alla sorella in Inghilterra le
vicende della sua pericolosa missione. Dopo il successo nella fase iniziale, la
missione è presto interrotta da un mare pieno di ghiaccio impraticabile.
Intrappolato, Walton incontra Victor Frankenstein, che ha viaggiato con la
slitta trainata da cani sul ghiaccio ed è indebolito dal freddo. Walton lo
porta a bordo della nave, lo aiuta, lo fa curare, e sente il racconto
fantastico del mostro di Frankenstein che ha creato.
Victor prima descrive la sua vita a Ginevra. Al termine di
un’infanzia felice trascorsa in compagnia di Elisabeth Lavenza (sua cugina
nell’edizione 1818, la sua sorella adottiva nell’edizione 1831) e dell’amico
Henry Clerval, Victor si trasferisce a Ingolstadt, dove frequenta l’università,
e studia filosofia naturale e chimica. Intanto, il primo dramma della sua vita
è la scomparsa dell’amata madre Caroline Beaufort, che aveva curato Elisabeth ammalata
di scarlattina. La giovane era poi guarita da quella malattia, ma Caroline se
ne era ammalata mortalmente.
Victor, che in precedenza aveva letto le opere degli antichi
e superati alchimisti, a Ingolstadt impara a conoscere la scienza moderna e,
nel giro di pochi anni, assimila tutto ciò che i suoi professori hanno da
insegnargli, ma continua a coniugare i progressi della scienza contemporanea
con alcuni dei sogni degli antichi studiosi.
Consumato dal desiderio di scoprire il segreto della vita e,
dopo diversi anni di ricerca, scopre il modo di creare un essere umano, ma non
rivela questo segreto a Walton che sta ascoltando il suo racconto, perché
(anticipazione) non vuole che nessuno provi il dramma che ha sperimentato lui
nella sua vita per colpa di questa curiosità scientifica ossessionante.
Dopo aver passato un periodo di studi febbrili e ostinati,
Victor trascorre alcuni mesi a modellare una creatura, utilizzando parti di
alcuni cadaveri. Una notte, nel segreto del suo appartamento, egli porta in
vita la sua creatura. Quando guarda la mostruosità che ha creato, però, lo
spettacolo lo fa rabbrividire di orrore. Dopo una notte agitata da sogni
orrendi, interrotta dallo spettro del mostro che incombe su di lui, corre per le
strade, e alla fine vaga, oppresso dal rimorso. Victor si imbatte in Henry, che
è venuto a studiare all’università, e prende il suo amico nel suo appartamento.
Anche se il mostro è scappato, Victor cade in una malattia febbrile.
Disgustato dal suo atto orribile, Victor si prepara a
tornare a Ginevra, presso la sua famiglia, anche per recuperare la salute, che
appariva compromessa a Ingolstadt. Appena prima di partire da Ingolstadt, però,
riceve una lettera da suo padre che lo informa che il suo fratello minore,
William, è stato assassinato. Addolorato, Victor si affretta a tornare a casa.
Mentre passa attraverso i boschi in cui è stato strangolato William, scorge il
mostro e si convince che il mostro è l’assassino di suo fratello. Arrivato a
Ginevra, Victor ritiene che Justine Moritz, una gentile, dolce ragazza che era
stata adottata dalla famiglia Frankenstein, è stata accusata ingiustamente.
Malgrado ciò, Justine viene accusata, condannata e giustiziata, nonostante le
sue dichiarazioni di innocenza. Victor si sente sempre più depresso e
colpevole, con la consapevolezza che il mostro che ha creato è responsabile
della morte di due persone care innocenti.
Sperando di alleviare il suo dolore, Victor si prende una
vacanza in montagna. Mentre lui è solo, un giorno, attraversando un enorme
ghiacciaio, il mostro gli si avvicina. Il mostro ammette l’omicidio di William,
ma invoca comprensione. Solo, evitato, e abbandonato, lui dice che ha colpito
William in un disperato tentativo di affliggere Victor, il suo crudele
creatore. Il mostro chiede a Victor di creargli una compagna di vita, un mostro
“femminile” altrettanto grottesco, con l’unico scopo di fargli compagnia,
affinché non sia più solo.
Victor rifiuta in un primo momento, inorridito dalla
prospettiva di creare un secondo mostro, ma il mostro è determinato e
convincente, e alla fine costringe Victor a fare quanto da lui richiesto. Dopo
il ritorno a Ginevra, Victor parte per l’Inghilterra, accompagnato da Henry,
per raccogliere ulteriori informazioni e conoscenze scientifiche per la
creazione di un mostro-femmina. Lasciando Henry in Scozia, egli si rifugia su
un’isola desolata nelle Orcadi e lavora a malincuore a ripetere il suo primo
esperimento. Una notte, mentre è colpito da dubbi sulla moralità delle sue azioni,
Victor scorge fuori dalla finestra il mostro, che lo fissa con un ghigno
spaventoso. Inorridito dalle possibili conseguenze del suo lavoro, Victor
distrugge allora la sua nuova creazione. Il mostro, infuriato, giura vendetta,
giura che lui sarà con Victor la prima notte di nozze.
Più tardi, di notte, Victor prende una barca su un lago e
scarica i resti della seconda creatura in acqua. Il vento si alza e gli
impedisce di tornare sull’isola. Al mattino, si ritrova a terra nei pressi di
una città sconosciuta. All’ arrivo in questa città, viene arrestato e informato
che sarà processato per un omicidio scoperto la notte precedente. Victor nega
di sapere nulla del delitto, ma quando gli viene mostrato il corpo, è scioccato
nel vedere il suo amico Henry Clerval, con il segno delle dita del mostro sul
collo. Agli occhi degli investigatori, la reazione di Victor sembra avvallare
l’ipotesi che sia lui l’assassino. Victor in prigione si ammala, entra in uno
stato febbrile e delirante, ed è tenuto in prigione fino al suo recupero, dopo
di che, in mancanza di prove, è assolto dal reato.
Poco dopo il ritorno a Ginevra dal padre, Victor sposa
Elizabeth. Teme l’avvertimento del mostro e sospetta di essere assassinato
durante la loro prima notte di nozze. Per prudenza, manda via Elizabeth, e
aspetta da solo il mostro, ma mentre lo attende, sente Elizabeth urlare e si
rende conto che il mostro l’aveva ingannato, poiché il suo scopo era uccidere
non Victor, ma la sua nuova sposa.
Victor torna a casa da suo padre, che muore di dolore poco
tempo dopo, ulteriore vittima della violenza scatenata dal mostro. Victor
promette di dedicare il resto della sua vita alla ricerca del mostro, per
consumare la sua vendetta, e parte presto per iniziare la sua ricerca.
Victor insegue il mostro, che fugge verso il nord e i
ghiacci perenni dell’Artico. In un inseguimento su slitte trainate da cani,
Victor quasi raggiunge il mostro, ma il mare sotto di loro si gonfia e il
ghiaccio si rompe, lasciando un vuoto incolmabile tra di loro. A questo punto,
Walton incontra Victor, e la narrazione giunge al tempo della quarta lettera di
Walton a sua sorella.
Walton racconta il resto della storia in un’altra serie di
lettere alla sorella. Victor, già malato quando i due uomini si incontrano,
peggiora e muore poco dopo. Mentre Walton indirizza la nave verso sud, alcuni
giorni dopo, nella stanza in cui si trova il corpo di Victor, è sorpreso di
vedere il mostro che piange sul cadavere di Victor. Il mostro racconta a Walton
della sua immensa solitudine, della sofferenza, dei sentimenti contrastanti che
hanno riempito il suo cuore: prima l’odio, e poi il rimorso. Egli afferma che,
ora che il suo creatore è morto, anche lui è in grado di porre fine alla sua
sofferenza. Il mostro poi parte per i ghiacci del nord per morire solo e
disperato, come è sempre vissuto, sin da quando Victor ha acceso in lui la
scintilla della vita.