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28 Dicembre 2019“Del Principe e delle lettere”. Alfieri saggista
28 Dicembre 2019Il “Saul” di Vittorio Alfieri è una delle sue tragedie più celebri e rappresentative, scritta nel 1782 e pubblicata nel 1783.
L’opera racconta gli ultimi giorni di Saul, il primo re d’Israele, e si ispira alla figura biblica del personaggio, ma reinterpretandola in chiave moderna e profondamente tragica. Attraverso il conflitto interiore e la discesa verso la follia del protagonista, Alfieri esplora temi come il potere, l’ambizione, la fragilità umana e, soprattutto, la lotta per la libertà.
Trama
La tragedia si apre con un Saul ormai anziano e stanco, che vive una crisi profonda, sentendosi abbandonato da Dio e tradito dal suo popolo. Il profeta Samuele lo ha infatti privato del favore divino a causa dei suoi peccati, preannunciando la sua sconfitta in battaglia. Saul si sente ossessionato dalla presenza di Davide, il giovane guerriero destinato a succedergli e da lui sospettato di voler prendere il trono. Saul è consumato dalla gelosia e dal sospetto, al punto da vedere in Davide una minaccia costante, che minaccia di cancellare il proprio potere e il proprio lascito.
Il dramma si sviluppa quindi attraverso il monologo interiore di Saul e i suoi conflitti con i vari personaggi, tra cui lo stesso Davide, il figlio Gionata e il consigliere Abner. Tutti cercano di placare la sua angoscia e di allontanarlo dalla distruzione e dalla follia che lo pervadono, ma senza successo. La tragedia si conclude con la disperazione e la fine tragica di Saul, che, perdendo sia il regno che il rispetto del suo popolo, preferisce la morte sul campo di battaglia alla completa perdita della dignità.
Temi principali
- Il potere e la tirannia
- Alfieri, fortemente influenzato dal suo odio per la tirannia, rappresenta in Saul un re che, pur avendo esercitato il potere, ne è stato a sua volta consumato. Saul appare prigioniero del proprio ruolo, incapace di gestire il potere e allo stesso tempo di rinunciarvi. La sua tirannia interiore lo porta a sospettare e perseguitare ingiustamente Davide, in una lotta per mantenere il controllo anche quando tutto gli sfugge di mano.
- La fragilità umana e la follia
- La tragedia di Saul è anche una riflessione sulla fragilità dell’uomo. Saul si sente abbandonato e ingannato, in preda a un’angoscia che lo conduce progressivamente verso la follia. È ossessionato dal suo destino e incapace di accettare il proprio fallimento. La sua discesa nella follia rappresenta la perdita del controllo su se stesso e sulla realtà, un tema che Alfieri sviluppa per mostrare come anche un uomo forte e potente possa soccombere alle proprie debolezze.
- La religiosità e l’abbandono divino
- Saul vive la tragedia di sentirsi abbandonato da Dio, un elemento che accentua il suo senso di perdita e la sua angoscia. Il rifiuto del favore divino rappresenta per lui una condanna che va al di là della semplice perdita del potere: è un’esclusione dal senso della propria vita e dalla spiritualità che aveva dato significato al suo ruolo di re.
- L’individualismo eroico
- Coerente con l’ideale alfieriano del superuomo e dell’eroe solitario, Saul è un personaggio che si rifiuta di piegarsi, anche di fronte al suo destino inevitabile. La sua fine è tragica ma anche eroica, poiché egli sceglie la morte in battaglia piuttosto che vivere nella vergogna. Questo elemento riflette l’ideale alfieriano di libertà assoluta, un valore che viene mantenuto anche quando si è destinati alla sconfitta.
Stile e struttura
Il “Saul” di Alfieri è una tragedia in cinque atti, caratterizzata da una scrittura concisa e drammatica, in cui i dialoghi sono essenziali e profondamente tesi. I monologhi di Saul sono particolarmente potenti e costituiscono il cuore emotivo dell’opera, permettendo al pubblico di entrare nella mente tormentata del protagonista. Lo stile, asciutto e privo di abbellimenti, riflette la ricerca di un linguaggio diretto e appassionato, che permette di cogliere l’intensità dei conflitti interiori e la tensione psicologica.
Alfieri segue qui le linee della tragedia classica, ma con una forza espressiva tipica del suo stile, influenzato dalla lettura dei tragediografi greci e dalla sua ammirazione per Shakespeare. In “Saul”, tuttavia, la componente psicologica diventa centrale, poiché tutta la tensione si concentra nella figura del re tormentato, in un crescendo drammatico che si risolve solo nella catastrofe finale.
Conclusione
Il “Saul” di Vittorio Alfieri è una tragedia che incarna i temi centrali del pensiero alfieriano: la lotta per la libertà, l’ossessione per il potere e la caduta degli uomini eccezionali. Attraverso il personaggio di Saul, Alfieri rappresenta un uomo tragico, diviso tra il desiderio di affermare la propria grandezza e l’incapacità di accettare la propria umana debolezza. La tragedia di Saul non è solo politica, ma profondamente esistenziale, e rappresenta il conflitto tra le ambizioni dell’uomo e i limiti che lo vincolano, rendendola una delle opere più intense e drammatiche del teatro italiano.