Di male in peggio dall’Arcadia di Jacopo Sannazaro
28 Dicembre 2019Armeni popolo da conoscere
28 Dicembre 2019Prima dell’avvento di Carlo Goldoni, il teatro veneziano e in generale la commedia dell’arte già dominavano la scena teatrale italiana.
Questi due mondi teatrali, sebbene distinti, si intrecciarono profondamente, creando un contesto culturale e artistico vibrante che sarebbe poi stato rivoluzionato proprio da Goldoni.
1. Il teatro veneziano prima di Goldoni
Nel XVII secolo, Venezia era una delle capitali culturali d’Europa, e la sua vivace vita sociale e artistica si rifletteva anche nel teatro. La Repubblica di Venezia, con la sua prosperità economica e la sua apertura intellettuale, divenne un centro teatrale importante, attrattiva per artisti, scrittori e attori.
Il teatro veneziano si caratterizzava per la presenza di teatri pubblici che erano gestiti da privati cittadini, una novità per l’epoca. La tradizione teatrale veneziana comprendeva sia tragedie che commedie, ma era quest’ultima a riscuotere maggior successo. Gli spettatori veneziani amavano soprattutto rappresentazioni vivaci, umoristiche, spesso basate su vicende locali o su situazioni comiche tipiche della società del tempo.
La società veneziana e il teatro
La commedia veneziana del XVII e XVIII secolo rifletteva in gran parte la vita quotidiana della società borghese e aristocratica. I personaggi delle commedie rispecchiavano spesso figure della vita reale, come mercanti, nobili decaduti, servitori furbi e ragazze da marito. Il pubblico, principalmente composto da borghesi e nobili, amava ritrovarsi in questi ritratti ironici e spesso deformati della vita sociale veneziana.
2. La commedia dell’arte
Parallelamente al teatro veneziano si sviluppò la commedia dell’arte, una forma teatrale nata nel XVI secolo in Italia e rapidamente divenuta popolare in tutta Europa. La commedia dell’arte era un genere teatrale basato sull’improvvisazione e sull’uso di maschere. Si distingueva per le sue trame semplici e schematiche, ma soprattutto per i personaggi fissi e stereotipati, che rappresentavano vari aspetti della società italiana.
Caratteristiche principali della commedia dell’arte:
- Personaggi fissi: I personaggi della commedia dell’arte erano tipi sociali riconoscibili, che venivano riproposti di commedia in commedia con piccole variazioni. Tra i più famosi ci sono:
- Pantalone: Il vecchio mercante veneziano, avido e spesso ingannato.
- Arlecchino: Il servo furbo e scaltro, ma anche a volte ingenuo, vestito con un abito a pezzi colorati.
- Colombina: La servetta astuta e civettuola, che spesso aiuta gli innamorati.
- Il Dottore: Un personaggio spesso bolognese, pedante e amante del sapere, ma ridicolo per la sua presunzione.
- Il Capitano: Un soldato spaccone e vanaglorioso, sempre pronto a vantarsi delle sue (false) imprese militari.
- Innamorati: Giovani personaggi, eleganti e raffinati, che si amavano e litigavano in scena.
- Maschere: I personaggi maschili della commedia dell’arte indossavano maschere che esageravano le loro caratteristiche. Ad esempio, la maschera di Pantalone aveva un naso lungo e curvo, per rappresentare la sua età e la sua astuzia.
- Improvvisazione: Un elemento chiave della commedia dell’arte era l’improvvisazione. Anche se esistevano canovacci (schemi di trama), gli attori dovevano inventare i dialoghi sul momento, basandosi su situazioni prestabilite. Questa libertà dava vita a rappresentazioni sempre diverse e adattate al pubblico e al contesto.
- Commedia fisica e lazzi: La commedia dell’arte faceva largo uso di gag fisiche e di scene comiche dette lazzi. I lazzi erano brevi momenti comici, spesso acrobatici, che interrompevano la trama per far ridere il pubblico. Arlecchino, in particolare, era famoso per i suoi lazzi acrobatici.
Il contesto sociale e culturale
La commedia dell’arte rifletteva il clima sociale e culturale dell’Italia del tempo, con una società divisa in classi sociali ben definite. I personaggi fissi incarnavano stereotipi di tali classi: i nobili e i mercanti, i servi e gli intellettuali. Questo tipo di teatro piaceva non solo in Italia, ma anche all’estero, dove le compagnie italiane itineranti venivano accolte con entusiasmo.
3. La relazione tra il teatro veneziano e la commedia dell’arte
A Venezia, la commedia dell’arte trovò un terreno fertile per svilupparsi grazie alla vivacità culturale della città e alla presenza di teatri pubblici. Le maschere della commedia dell’arte, soprattutto Pantalone (il tipico mercante veneziano), divennero particolarmente popolari a Venezia.
Tuttavia, l’improvvisazione e la ripetizione dei canovacci nella commedia dell’arte iniziarono col tempo a perdere la freschezza iniziale, diventando prevedibili e stancando una parte del pubblico più sofisticato. La necessità di un rinnovamento drammaturgico si fece sentire, e qui si inserisce il contributo innovativo di Carlo Goldoni, che trasformò radicalmente il teatro italiano.
4. Il rinnovamento di Carlo Goldoni
Carlo Goldoni (1707-1793) fu il principale artefice del rinnovamento del teatro veneziano e della commedia dell’arte. Sebbene inizialmente avesse utilizzato alcuni elementi della commedia dell’arte (tra cui le maschere e l’improvvisazione), Goldoni capì che il teatro aveva bisogno di un maggiore realismo e di una struttura più solida e scritta.
Il contributo di Goldoni
Goldoni volle abbandonare l’improvvisazione e dare vita a personaggi più complessi e realistici. Sebbene inizialmente si scontrasse con la resistenza degli attori e dei sostenitori della commedia dell’arte tradizionale, alla fine Goldoni impose la sua visione e creò un nuovo tipo di commedia borghese.
Alcuni dei suoi contributi principali furono:
- Sostituzione dell’improvvisazione con testi scritti: Goldoni iniziò a scrivere dialoghi completi per le sue opere, mettendo fine alla tradizione dell’improvvisazione.
- Sviluppo dei personaggi: I suoi personaggi, sebbene spesso ispirati a tipi della commedia dell’arte, erano caratterizzati da una maggiore profondità psicologica e umanità. Goldoni introdusse figure come il servitore furbo (Truffaldino) o la servetta (Colombina), rendendoli più sfaccettati.
- Realismo: Le commedie di Goldoni rappresentavano la vita quotidiana della borghesia veneziana, con un forte senso di realismo, sia nei dialoghi che nelle situazioni.
Conclusione
Prima dell’avvento di Carlo Goldoni, il teatro veneziano e la commedia dell’arte avevano dominato la scena teatrale italiana con il loro carattere popolare, l’improvvisazione e l’uso delle maschere. Tuttavia, la rigidità dei canovacci e la ripetitività iniziarono a stancare il pubblico. Goldoni, con la sua visione riformatrice, portò una ventata di aria nuova, dando vita a un teatro più realistico e strutturato, che rivoluzionò il panorama teatrale italiano e segnò il passaggio dalla commedia dell’arte tradizionale a una forma di commedia più moderna e borghese.
Audio Lezioni su Carlo Goldoni del prof. Gaudio
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