Nicola Mastronardi
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27 Gennaio 2019recensione del libro
La memoria dell’acqua di Antonio Messina
La Sicilia, venerdì 11 agosto 03 09 2006
CULTURA E SPETTACOLI
Scaffale
La memoria dell’acqua di Antonio Messina, Edizioni il Foglio pag. 146 euro 12, Echi Orwelliani, leopardiani, finanche danteschi, giù fino a Virgilio e Omero, connotano questa fluida narrazione, questa riproposizione in chiave post-moderna di una nuova mitologia, didascalica come le favole di Esopo e Fedro”. Così, nella prefazione di Elisabetta Blasi a questo bel libro di racconti di Antonio Messina, nativo di Partanna(Tp), da anni residente a Padova e noto ad una nicchia di pubblico col suo romanzo d’esordio, L’assurdo respiro delle cose tremule”, bene accolto dalla critica. In questa raccolta, il trittico iniziale e i sei brevi racconti della seconda parte, sono sospesi in un mondo fantastico, eppure tanto vicino, i protagonisti sono attori e vittime al tempo stesso di passioni e del tempo che fugace scorre come l’acqua non conservando memoria. Solo l’amore, luce e guida, sopravvive alla morte. C’è un che di magico nella prosa di Messina, un tocco leggero aperto alla riflessione sulla vera essenza della vita caduca da vivere”desti”, affinche di ognuno non rimanga solo labile”memoria dell’acqua”.
ROBERTO MISTRETTA