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28 Dicembre 2019La letteratura nel settecento
28 Dicembre 2019La politica, la filosofia, la scienza e la comunicazione europee furono radicalmente riorientate nel corso del “lungo 18° secolo” (1685-1815) nell’ambito di un movimento denominato dai suoi partecipanti l’Età della Ragione, o semplicemente l’Illuminismo.
La politica, la filosofia, la scienza e la comunicazione europee furono radicalmente riorientate nel corso del “lungo 18° secolo” (1685-1815) nell’ambito di un movimento denominato dai suoi partecipanti l’Età della Ragione, o semplicemente l’Illuminismo. I pensatori illuministi in Gran Bretagna, in Francia e in tutta Europa hanno messo in dubbio l’autorità tradizionale e hanno abbracciato l’idea che l’umanità potesse essere migliorata attraverso un cambiamento razionale.
L’Illuminismo produsse numerosi libri, saggi, invenzioni, scoperte scientifiche, leggi, guerre e rivoluzioni. Le rivoluzioni americana e francese furono direttamente ispirate dagli ideali illuministi e segnarono rispettivamente l’apice della sua influenza e l’inizio del suo declino. L’Illuminismo alla fine cedette il passo al Romanticismo del XIX secolo.
Il primo Illuminismo: 1685-1730
Gli importanti precursori dell’Illuminismo del XVII secolo includevano gli inglesi Francis Bacon e Thomas Hobbes, il francese René Descartes e i principali filosofi naturali della rivoluzione scientifica, tra cui Galileo Galilei, Johannes Kepler e Gottfried Wilhelm Leibniz. Le sue radici sono di solito fatte risalire all’Inghilterra del 1680, dove nell’arco di tre anni Isaac Newton pubblicò i suoi “Principia Mathematica” (1686) e John Locke il suo “Essay Concerning Human Understanding” (1689), due opere che fornirono le conoscenze scientifiche, matematiche e toolkit filosofico per i principali progressi dell’Illuminismo.
Lo sapevate? Nel suo saggio “Che cos’è l’illuminazione?” (1784), il filosofo tedesco Immanuel Kant riassunse il motto dell’epoca nei seguenti termini: ‘Osa sapere! Abbi il coraggio di usare la tua stessa ragione!’
Locke sosteneva che la natura umana fosse mutevole e che la conoscenza fosse acquisita attraverso l’esperienza accumulata piuttosto che accedendo a una sorta di verità esterna. Il calcolo e le teorie ottiche di Newton hanno fornito le potenti metafore illuministiche per il cambiamento e l’illuminazione misurati con precisione.
Non c’era un Illuminismo unico e unificato. Si può invece parlare dell’Illuminismo francese, dell’Illuminismo scozzese e dell’Illuminismo inglese, tedesco, svizzero o americano. I pensatori individuali dell’Illuminismo avevano spesso approcci molto diversi. Locke differiva da David Hume, Jean-Jacques Rousseau di Voltaire, Thomas Jefferson di Federico il Grande. Le loro differenze e disaccordi, tuttavia, sono emerse dai comuni temi illuministi di interrogazione razionale e credenza nel progresso attraverso il dialogo.
L’Alto Illuminismo: 1730-1780
Incentrato sui dialoghi e sulle pubblicazioni dei “philosophes” francesi (Voltaire, Rousseau, Montesquieu, Buffon e Denis Diderot), l’Alto Illuminismo potrebbe essere meglio riassunto dal riassunto di uno storico del “Dizionario filosofico” di Voltaire: “un caos di idee chiare .” Il primo di questi era l’idea che tutto nell’universo potesse essere razionalmente demistificato e catalogato. La pubblicazione distintiva del periodo fu l'”Encyclopédie” di Diderot (1751-77), che riunì autori di spicco per produrre un’ambiziosa raccolta di conoscenze umane.
Era un’epoca di despoti illuminati come Federico il Grande, che unificò, razionalizzò e modernizzò la Prussia tra brutali guerre pluriennali con l’Austria, e di aspiranti rivoluzionari illuminati come Thomas Paine e Thomas Jefferson, la cui “Dichiarazione di indipendenza” ( 1776) inquadra la Rivoluzione americana nei termini tratti dai saggi di Locke.
Fu anche un periodo di innovazione religiosa (e antireligiosa), poiché i cristiani cercavano di riposizionare la loro fede lungo linee razionali e deisti e materialisti sostenevano che l’universo sembrava determinare il proprio corso senza l’intervento di Dio. Locke, insieme al filosofo francese Pierre Bayle, iniziò a sostenere l’idea della separazione tra Chiesa e Stato. Società segrete – come i Massoni, gli Illuminati Bavaresi e i Rosacroce – fiorirono, offrendo agli uomini europei (e alcune donne) nuove modalità di comunione, rituali esoterici e assistenza reciproca. Caffetterie, giornali e saloni letterari sono emersi come nuovi luoghi per la circolazione delle idee.
Il tardo illuminismo e oltre: 1780-1815
La Rivoluzione francese del 1789 fu il culmine della visione dell’Alto Illuminismo di cacciare le vecchie autorità per ricostruire la società secondo linee razionali, ma si trasformò in un sanguinoso terrore che mostrò i limiti delle proprie idee e portò, un decennio dopo, all’ascesa di Napoleone. Tuttavia, il suo obiettivo di egualitarismo attirò l’ammirazione della prima femminista Mary Wollstonecraft (madre dell’autrice di “Frankenstein” Mary Shelley) e ispirò sia la guerra di indipendenza haitiana che l’inclusivismo razziale radicale del primo governo post-indipendenza del Paraguay.
La razionalità illuminata ha lasciato il posto alla follia del romanticismo, ma il liberalismo e il classicismo del XIX secolo, per non parlare del modernismo del XX secolo, hanno tutti un forte debito nei confronti dei pensatori dell’Illuminismo.