Bradamante e il Mago Atlante
28 Dicembre 2019I dubbi di Ettore, Iliade, XXII, vv. 93-130
28 Dicembre 2019Questo dialogo si svolge nel capitolo IV e rappresenta un confronto tra due visioni del mondo e due epoche storiche diverse: l’antica nobiltà siciliana e il nuovo ordine politico che sta emergendo dopo l’unificazione d’Italia.
Parafrasi
Chevalley, un inviato del nuovo governo piemontese, arriva in Sicilia con la missione di convincere il Principe di Salina, Don Fabrizio, ad accettare un incarico come senatore del Regno d’Italia. Chevalley vede in Don Fabrizio un rappresentante dell’aristocrazia siciliana che potrebbe aiutare a facilitare la transizione verso il nuovo ordine. Durante il loro incontro, Chevalley tenta di persuadere il Principe dell’importanza del suo ruolo nel nuovo stato, ma il Principe, con la sua saggezza e cinismo, esprime il suo scetticismo sulla capacità del nuovo governo di comprendere e governare la Sicilia.
Analisi
- Rappresentazione dei Personaggi:
- Principe di Salina (Don Fabrizio): È un uomo colto e intelligente, ma anche disincantato. Rappresenta l’aristocrazia siciliana, consapevole del declino del proprio potere ma incapace di vedere un futuro positivo sotto il nuovo regime. Il suo scetticismo e la sua analisi lucida delle dinamiche politiche e sociali siciliane mostrano una profonda comprensione della sua terra e del suo popolo.
- Chevalley di Monterzuolo: È un rappresentante del nuovo governo, pieno di entusiasmo e idealismo. Vede in Don Fabrizio una possibile alleanza per stabilizzare la Sicilia e integrare l’isola nel nuovo Regno d’Italia. Tuttavia, il suo entusiasmo è mitigato dalla realtà della situazione siciliana che il Principe gli descrive.
- Temi Principali:
- Il Conflitto tra Vecchio e Nuovo: L’incontro simboleggia il conflitto tra il vecchio ordine aristocratico e il nuovo ordine borghese e democratico che sta emergendo in Italia. Don Fabrizio rappresenta il passato, mentre Chevalley rappresenta il futuro.
- Scetticismo e Realismo: Don Fabrizio esprime un profondo scetticismo riguardo alle possibilità di cambiamento reale in Sicilia. Il suo famoso discorso sul “cambiare tutto per non cambiare nulla” evidenzia il suo cinismo e la sua convinzione che la natura umana e le strutture sociali siciliane siano fondamentalmente immutabili.
- Identità Siciliana: Attraverso le parole di Don Fabrizio, il romanzo esplora l’identità siciliana, il fatalismo e l’attaccamento alle tradizioni. Il Principe vede i siciliani come “leoni” che, una volta addomesticati, diventano “gatti”, incapaci di ribellarsi veramente o di abbracciare il cambiamento.
- Stile e Dialogo:
- Dialogo Intellettuale: Il dialogo tra Don Fabrizio e Chevalley è denso di riferimenti storici e filosofici. Il Principe utilizza un linguaggio sofisticato e ironico per esprimere le sue idee, dimostrando la sua superiorità intellettuale rispetto a Chevalley.
- Tono Elegiaco: Il tono del dialogo è spesso elegiaco e malinconico, riflettendo il senso di perdita e la fine di un’epoca che Don Fabrizio avverte.
Commento
L’incontro tra il Principe di Salina e Chevalley è centrale per la comprensione del messaggio del romanzo. Attraverso questo dialogo, Lampedusa esplora la complessità del cambiamento storico e sociale in Sicilia e in Italia. La resistenza al cambiamento di Don Fabrizio non è semplicemente una difesa del privilegio aristocratico, ma una riflessione più profonda sulle difficoltà di trasformare una società radicata in tradizioni secolari.
Il Principe di Salina, con la sua saggezza disincantata, rappresenta una voce critica che mette in discussione l’ottimismo del nuovo regime. Il suo discorso non è solo una critica al nuovo ordine, ma anche un’espressione di amore per la sua terra e una preoccupazione per il suo futuro. La scena evidenzia la tensione tra il desiderio di rinnovamento e la forza delle tradizioni, una tensione che è al cuore del romanzo e della storia italiana del XIX secolo.
L’analisi di questo incontro rivela non solo le differenze tra i due personaggi, ma anche la complessità delle trasformazioni storiche e culturali. Il “Gattopardo” resta un’opera fondamentale per comprendere le dinamiche di potere, identità e cambiamento nella storia italiana.
Audio Lezioni di Storia moderna e contemporanea del prof. Gaudio
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