Lettera di una professoressa al Ministro – di Antonietta Brillante
15 Ottobre 2012LA RIVOLUZIONE FRANCESE – scoppio della ribellione
15 Ottobre 2012CANTO III ANALISI E DESCRIZIONE
- – L’avvenimento principale è l’entrata nell’antinferno
- – Scritta al di sopra della porta si conclude così: “lasciate ogni speranza, voi che entrate”
- – Le parole sono scritte di colore scuro, ma oscuro è anche il loro significato
- – Esitazione di Dante davanti alla minacciosa scritta + incoraggiamento di Virgilio (lo prende addirittura per manoed entrano insieme)
- – Viene sottolineato il rapporto affettivo di amicizia tra Dante e Virgilio
- – Prima sensazione è uditiva(senso principale nell’inferno perché non c’è la luce)
- – Virgilio lo rassicura dicendogli che sono giunti al luogo che gli aveva descritto prima, dove ci sono le persone che “hanno perso il ben de l’intelletto” , ovvero la capacità di percepire il reale tenendo a mente che siamo fatti da e per Dio
- – Ascoltando i sospiri (= segno di una mancanza), i lamenti, le grida Dante piange
- – Dante continua a fare domande sui primi personaggi che incontrano (ignavi)
- – Ignavi= coloro che nella vita non hanno mai preso una decisione, non hanno risposto a
nessuna chiamata, non hanno mai vissuto (vivere è decidere)
» non meritano né il bene né il male, quindi non meritano neanche attenzione
» prima tappa dell’inferno = luogo del nulla
» hanno una vita cieca perché senza direzione
» sono invidiosi di qualsiasi altra sorte = pena peggiore è non avere pena
» non sono mai vissuti perché vivere è decidere, non hanno avuto peso nella storia
» sono costretti a correre nudi dietro per l’eternità ad un’insegna vuota con il fastidio
di insetti schifosi e fastidiosi che li stimolano (mosche, vespe, vermi)
» visto che non hanno mai scelto sono costretti a seguire qualcosa, ma visto che
hanno scelto il nulla, questa insegna è vuota (contrappasso ha due aspetti insieme)
» ci sono anche gli angeli che non hanno scelto tra Dio e Lucifero
» il Paradiso li scaccia per non essere meno bello
» l’Inferno li scaccia cosicché gli altri dannati non si vantino di essere meno cattivi
- – Pena del contrappasso = pena costituita per analogia oppure per opposizione della colpa
» vieni costretto per l’eternità a fare ciò che non si è fatto in vita
» ottieni ciò che desideri per l’eternità ma senza Dio
- – La litote (= figura retorica che per negare qualcosa afferma) regna in questo canto per sottolineare che è il canto del nulla, della negazione di tutto, della non-vita
- – Nudità» quella nell’inferno è diversa alla nudità nei giardini dell’Eden, perché con malizia
» non vergogna ad essere nudi davanti a qualcuno con cui si ha un rapporto d’amore
» questa nudità indica l’essere indifeso, la debolezza, il non avere più risorse
- – Dante vede alcuni tra gli ignavi, ma non li nomina perché non ne sono degni
» si sofferma su una figura di cui non esplicita il nome ma dà delle caratteristiche
» “colui che fece per viltade il gran rifiuto” può essere o Ponzio Pilato, che è rimasto nella
storia come colui che non prese una parte nel processo di Gesù, oppure Papa Celestino V
» Celestino Vsi era ritirato dal papato (non era mai successo nella storia)
» la colpa era anche di aver lasciato il posto al Papa che usurpò la Chiesa (Bonifacio VIII)
- – Dante prosegue e vede sulla riva di un fiume (Acheronte) una moltitudine di uomini che sono desiderosi di oltrepassarlo per andare nell’Inferno
- – Avendo ricevuto una risposta che sembrava secca, Dante si astiene dal chiedere di più finché non sarà Virgilio a rivolgergli ancora la parola (aveva paura di aver scocciato Virgilio con tutte le sue domande, ma era solo una sua impressione)
- – Arrivano alla riva dell’Acheronte dove Virgilio e Dante incontrano un nuovo personaggio
- – Caronte= personaggio mitologico incaricato di traghettare le anime dei morti all’inferno
» è presente anche nell’Eneide (Commedia riprende l’Eneide e la migliora come fa
il cristianesimo con le altre cose della vita)
» non è nell’inferno perché è una sua pena, è solo un personaggio mitologico
» ad ogni passaggio di livello c’è un agente di Satana (sempre mitologico) che
controlla che non avvengano passaggi non consentiti da una fascia all’altra
» è descritto per la prima volta nella divina commedia come vecchio ma vigoroso
» è turbato che ci sia un’anima viva lì, ma si zittisce alle parole di Virgilio
» preannuncia che Dante debba andare in purgatorio (si va per un fiume anche lì)
- – Bestemmiatori» coloro che sono vissuti e morti nell’ira verso Dio, i genitori, l’uomo
» non hanno timor di Dio = possibilità di averLo presente in tutto ciò che si fa
» maledicono Dio, il momento della loro nascita e tutto il genere umano
» la giustizia prevale sul timore di andare all’inferno, vogliono entrarci
- – A questo punto Virgilio si ricorda della domanda di Dante e la soddisfa (diventa maestro cortese ) » conferma che le domande non lo scocciano mai, perché segno di purezza
- – Alla fine del canto c’è un terremoto che scuote il terreno, e Dante sviene
- – All’inizio Dante non descrive mai il passaggio da una fascia ad un’altra per mantenere un’aurea di mistero e farci percepire la grandezza del viaggio che è indescrivibile
- – Poi negli anni capisce che è meglio descrivere per dare notazione realistica
SIMILITUDINI
- – verso 112 » bestemmiatori che si buttano nella barca di Caronte sono paragonati alle foglie
» viene ripresa anche da Ungaretti (uomo = foglie d’autunno)
» Dante riprende a sua volta l’Eneide con questa similitudine
» sottolinea la numerosità dei dannati e il modo disordinato con cui si buttano
- – verso 117 » Caronte chiamava le anime come il cacciatore richiama gli uccelli
» Dante amava molto la caccia
» Caronte visto come “trappola” per i dannati che pensano di volere l’inferno
- – verso 136 » Dante cade svenuto come uno avvinto dal sonno
» sonno per Dante ha un valore più ampio (anche torpore della mente)