CANTO III ANALISI E DESCRIZIONE
nessuna chiamata, non hanno mai vissuto (vivere è decidere)
» non meritano né il bene né il male, quindi non meritano neanche attenzione
» prima tappa dell’inferno = luogo del nulla
» hanno una vita cieca perché senza direzione
» sono invidiosi di qualsiasi altra sorte = pena peggiore è non avere pena
» non sono mai vissuti perché vivere è decidere, non hanno avuto peso nella storia
» sono costretti a correre nudi dietro per l’eternità ad un’insegna vuota con il fastidio
di insetti schifosi e fastidiosi che li stimolano (mosche, vespe, vermi)
» visto che non hanno mai scelto sono costretti a seguire qualcosa, ma visto che
hanno scelto il nulla, questa insegna è vuota (contrappasso ha due aspetti insieme)
» ci sono anche gli angeli che non hanno scelto tra Dio e Lucifero
» il Paradiso li scaccia per non essere meno bello
» l’Inferno li scaccia cosicché gli altri dannati non si vantino di essere meno cattivi
» vieni costretto per l’eternità a fare ciò che non si è fatto in vita
» ottieni ciò che desideri per l’eternità ma senza Dio
» non vergogna ad essere nudi davanti a qualcuno con cui si ha un rapporto d’amore
» questa nudità indica l’essere indifeso, la debolezza, il non avere più risorse
» si sofferma su una figura di cui non esplicita il nome ma dà delle caratteristiche
» “colui che fece per viltade il gran rifiuto” può essere o Ponzio Pilato, che è rimasto nella
storia come colui che non prese una parte nel processo di Gesù, oppure Papa Celestino V
» Celestino Vsi era ritirato dal papato (non era mai successo nella storia)
» la colpa era anche di aver lasciato il posto al Papa che usurpò la Chiesa (Bonifacio VIII)
» è presente anche nell’Eneide (Commedia riprende l’Eneide e la migliora come fa
il cristianesimo con le altre cose della vita)
» non è nell’inferno perché è una sua pena, è solo un personaggio mitologico
» ad ogni passaggio di livello c’è un agente di Satana (sempre mitologico) che
controlla che non avvengano passaggi non consentiti da una fascia all’altra
» è descritto per la prima volta nella divina commedia come vecchio ma vigoroso
» è turbato che ci sia un’anima viva lì, ma si zittisce alle parole di Virgilio
» preannuncia che Dante debba andare in purgatorio (si va per un fiume anche lì)
» non hanno timor di Dio = possibilità di averLo presente in tutto ciò che si fa
» maledicono Dio, il momento della loro nascita e tutto il genere umano
» la giustizia prevale sul timore di andare all’inferno, vogliono entrarci
SIMILITUDINI
» viene ripresa anche da Ungaretti (uomo = foglie d’autunno)
» Dante riprende a sua volta l’Eneide con questa similitudine
» sottolinea la numerosità dei dannati e il modo disordinato con cui si buttano
» Dante amava molto la caccia
» Caronte visto come “trappola” per i dannati che pensano di volere l’inferno
» sonno per Dante ha un valore più ampio (anche torpore della mente)