Verso il primo conflitto mondiale
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27 Gennaio 2019Varato il Regolamento sulla Formazione Iniziale dei docenti: “l’attraversata nel deserto” ADI – 2 febbraio 2011
Il 31 gennaio 2011 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Regolamento sulla formazione iniziale degli insegnanti predisposto nel settembre scorso (Decreto n. 249 del 10 settembre 2010).
La Corte dei Conti ha escluso alcune parti del testo originario, in particolare i richiami a provvedimenti la cui adozione era prevista attraverso semplici decreti ministeriali e che ora invece dovranno seguire il più lungo percorso dei regolamenti.
In particolare dovranno essere assunti con regolamento le norme relative a:
1) requisiti per l’accesso alle lauree magistrali per l’insegnamento nella scuola secondaria di 2° grado
2) le lauree magistrali per l’accesso al tirocinio per la scuola secondaria di 2° grado
3) formazione e abilitazione degli insegnanti tecnico pratici
4) procedure e percorsi per la specializzazione per il sostegno da parte degli insegnanti aventi titolo per l’inserimento nelle graduatorie di istituto.
Ma quali sono le maggiori aspettative suscitate dal Decreto fra chi aspira ad entrare nel mondo della scuola? Il varo del TFA, il Tirocinio Formativo Attivo di un anno, una SSIS dimezzata, che elargirà abilitazioni. Di lì si comincerà . Dal tetto, tanto per non smentirci, alle fondamenta ci si penserà poi.
Il decreto è stato presentato dal ministro Gelmini in conferenza stampa. La cosa che più ha colpito nella sua presentazione è stata la sottolineatura che questo Regolamento (come noto nato monco perché privo del reclutamento) servirà a non determinare ulteriore precariato“!. E proprio il caso di dire con Moretti Continuiamo a farci del male“.
A fronte di 20.000 posti vacanti dichiarati dal ministro, abbiamo 220.000 insegnanti nelle graduatorie ad esaurimento, circa 500.000 con le graduatorie di istituto, di cui molti non abilitati. Questi ultimi premeranno tutti sui TFA e siccome la frequenza sarà profumatamente pagata, le porte si spalancheranno, nonostante il numero programmato. Dopodichè, inesorabile e puntuale come un orologio svizzero, si aprirà la vertenza per entrare nelle così dette graduatorie ad esaurimento. E la storia italiana del precariato continuerà drammatica e inesorabile..
Cosa avviene nella mitica Finlandia?
In Finlandia, come abbiamo scritto tante volte, la vera durissima selezione è all’ingresso del percorso iniziale per diventare insegnante: solo il 10% dei candidati è ammesso!
L’insegnamento è molto ambito, gli insegnanti sono pagati bene, ma non tanto più dei colleghi di alcuni altri paesi europei.
Il punto è che in Finlandia i medici, gli avvocati e altri laureati non hanno retribuzioni maggiori degli insegnanti. Non ci sono i dislivelli osceni fra le professioni, che ben conosciamo, e tutti pagano le tasse alte.
Audio Lezioni, ascolta il podcast sulla Pedagogia e organizzazione della scuola del DS Luigi Gaudio
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