Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte di Mark Haddon
28 Dicembre 2019Seconda parte del Carme dei Sepolcri vv. 91-172
28 Dicembre 2019La casa in collina, ambientato nella città di Torino e sulle colline circostanti, descrive gli eventi del 1943-1944 quando gli alleati invadono l’Italia, i tedeschi la occupano, i fascisti li affiancano e i partigiani armati scendono in collina.
Il narratore, Corrado, si sposta incessantemente tra la città di Torino, dove insegna, e le vicine colline, dove vive in una villa di proprietà di Elvira e di sua madre. Il suo movimento corrisponde a quello dei cittadini che di notte si recano sulle colline per sfuggire alle incursioni aeree. C’è una sensazione di movimento senza cambiamento mentre Corrado cerca una pace che gli sfugge sempre. Di notte, Torino appare tranquilla vista dalle colline; di giorno, le colline promettono rifugio dai pericoli della città.
Nei primi capitoli di questo romanzo relativamente breve, Corrado introduce una serie di personaggi che verranno eliminati, uno per uno, dalla sua vita. Alcuni suoi amici sono già stati uccisi in guerra o imprigionati dai fascisti. Diversi suoi amici sono antifascisti, soprattutto Fonso, un giovane partigiano che può impegnarsi in azioni che Corrado non può fare.
Cate, la sua amante di otto o dieci anni prima, rientra nella sua vita con il figlio Dino. Corrado capisce presto che Dino è probabilmente suo figlio. Ristabilisce la sua amicizia con Cate e passa il tempo a parlare, studiare e passeggiare con Dino. Elvira, una zitella quarantenne, ama il narratore, ma lui la respinge con disprezzo e pietà. “Si nasce e si muore soli”, le dice Corrado, e lei risponde: “Ma noi vogliamo solo un po’ d’amore…”.
Nell’estate del 1943 gli Alleati invadono l’Italia, Benito Mussolini viene rovesciato ei tedeschi stringono la presa su Torino. Con il passare dei mesi, la guerra diventa più brutale e più personale. Corrado diventa sempre più timoroso, non per il freddo dell’inverno che si avvicina o per la morte piovuta dai bombardieri, ma perché coglie un segreto: tra le dolci colline e la bella città, che promettono che il ciclo della storia porterà un futuro più luminoso, accadono ancora cose bestiali: “ Stavo cominciando a guardarmi intorno, ansimando come una lepre al suo rantolo morente. Mentre Fonso e altri si preparano ad andare in collina e unirsi alla resistenza, Dino viene trascinato nella loro orbita, lontano da Corrado. Cate viene imprigionata, forse per essere fucilata. I tedeschi effettuano una ricerca saltuaria di Corrado, evidentemente ricercato solo per i suoi rapporti con Fonso e Cate. I tedeschi non gli prestano molta attenzione; forse, pensa, perché lui solo è inutile e non merita nemmeno una punizione. Elvira fa in modo che Corrado si nasconda in un seminario, il Collegio di Chieri, dove viene raggiunto da Dino.
Anche Chieri non offre asilo. Il corpo studentesco, come la società in generale, è diviso in fazioni, alcuni studenti informano su altri. Nella primavera del 1944 i tedeschi arrivano a Chieri e Corrado fugge. Dino è già scomparso, evidentemente per unirsi ai partigiani.
Corrado si trasferisce in un’altra fascia collinare, nella fattoria di famiglia. Si fa strada tra fascisti italiani, tedeschi, partigiani e altre bande di uomini armati. La violenza è casuale. L’ultimo capitolo si apre sei mesi dopo che Corrado ha raggiunto la fattoria. Corrado, guardandosi indietro, ritiene di aver vissuto autenticamente. È venuto a sapere che la vita consiste in qualcosa di diverso da ciò che ha vissuto. La guerra continua; solo per i morti è davvero finita.