VOLTI NUOVI E ABITI VECCHI
27 Gennaio 2019ALBA
27 Gennaio 2019Tema svolto
Traccia: la comunicazione tra adolescenti: mezzi, modalità, efficacia di una comunicazione forse sempre più estranea a quella tra adulti. Esprimi la tua opinione, citando qualche fatto personale che ti è accaduto, in merito a questo argomento.
A mio avviso la comunicazione tra coetanei sta diventando sempre più, diciamo, “non verbale”.
Infatti, al giorno d’oggi, noi adolescenti comunichiamo principalmente e prevalentemente attraverso il cellulare (mezzo di comunicazione che non viene utilizzato solo da noi teenagers, ma anche da bambini e anziani),soprattutto inviandoci sms.
Ammetto che questi ultimi non sono sempre efficaci, perché, per esempio, quel che si vuol dire può essere talvolta frainteso.
Parlo in prima persona; infatti, tempo fa, chiesi ad una mia amica se ci saremmo trovate in autobus ad una certa ora, ma lei disse che sarebbe uscita prima. Io le risposi e lei fraintese, poiché scambiò la risposta per un’offesa. La conseguenza? Dovetti spendere ulteriori soldi per scusarmi.
Mia madre continua a ripetermi che il cellulare è una maschera, che danneggia la comunicazione verbale, che è un modo per evitare di dire in faccia ad una persona ciò che si pensa di lei. Ma io non sono dello stesso parere.
Ammetto che qualche volta si è rivelato più facile scrivere piuttosto che prendere in mano la cornetta e telefonare, ma se devo dire qualcosa in faccia lo dico.
Personalmente, mi servo del cellulare per scrivere, magari, pagine da studiare, troppo brevi per fare una telefonata, o per fare gli auguri a persone di un’altra città, o comunque che non posso vedere.
Non mi reputo una “cellulare-dipendente”, e neanche i miei coetanei penso lo siano.
Ci sono anche le telefonate, oppure le e-mail. Infatti, con una mia amica lombarda mi scrivo via e-mail, una forma di comunicazione più rapida, una sorta di sms con più spazio per scrivere!
Poi ci sono le chat ( che io non uso) che reputo un modo inutile per divertirsi, anche se pericoloso.
Infine c’è il tradizionale (e, penso, ormai superato) mezzo di comunicazione che è la lettera. Infatti, durante un periodo trascorso in mancanza del computer, sono stata “costretta” a scrivere una lettera, sempre alla mia amica lombarda.
Resto dell’idea che, dopo il cellulare, il mezzo di comunicazione più diffuso ed efficace sia quello verbale, faccia a faccia, nonostante io riesca ad esprimermi meglio scrivendo.
Non credo, inoltre, che la comunicazione tra adolescenti sia sempre più estranea a quella tra adulti, perché, per esempio, anch’essi comunicano attraverso messaggini, “videochiamandosi”, oppure con e-mail e chat (anche se il più delle volte quelli che frequentano le chat sono maniaci), perché questa è la nuova tecnologia, alla quale non rinuncerei, dal momento che è utile, indispensabile e alla quale mi sono ormai abituata.
Elena90