Nel bosco di Ryunosuke Akutagawa
28 Dicembre 2019Andava a Rogoredo cover
28 Dicembre 2019“L’uomo che guardava passare i treni” è un romanzo di Georges Simenon pubblicato nel 1938.
La storia segue la discesa nella follia e nella criminalità di Kees Popinga, un rispettabile borghese di Groningen, che vede la sua vita ordinata e prevedibile crollare a seguito di una serie di eventi che lo portano a compiere atti estremi.
Conclusione del Romanzo
Nella parte finale del romanzo, Kees Popinga, che ha ormai abbandonato ogni pretesa di rispettabilità e ha ucciso una donna a Parigi, si ritrova in fuga dalla polizia. Popinga, che inizialmente si vedeva come un uomo libero e sfuggente, capace di ingannare le autorità e vivere al di fuori delle convenzioni sociali, si rende gradualmente conto della sua inevitabile cattura.
L’illusione di essere un genio del crimine, superiore a tutti, si scontra con la realtà della sua condizione mentale sempre più instabile. Alla fine, Popinga viene arrestato mentre cerca di scrivere una confessione definitiva, in cui vorrebbe spiegare le sue azioni al mondo. Tuttavia, la sua confessione non viene mai completata, poiché egli scivola sempre più nella follia.
L’epilogo del romanzo mostra Popinga internato in un manicomio, dove vive in uno stato di completa alienazione. Crede ancora di poter essere una figura straordinaria, ma la sua mente è ormai distorta dalla malattia mentale. In una visione finale, Kees immagina di essere al centro di un interesse internazionale, ma in realtà è solo e dimenticato, una tragica figura intrappolata nella sua follia.
Significato della Conclusione
La conclusione del romanzo sottolinea l’inevitabile crollo del protagonista, che si illude di poter sfuggire alla società e alle sue regole, ma che alla fine soccombe alla propria instabilità mentale. La caduta di Popinga rappresenta una critica alla fragilità della rispettabilità borghese e alla sottile linea che separa la normalità dalla follia. Simenon, con il suo stile crudo e disincantato, ci offre una riflessione sulla condizione umana e sui limiti della libertà individuale in un mondo regolato da convenzioni sociali spesso opprimenti.