
Scuola: il pericolo anarchico
10 Maggio 2023
Come aprire una società in Usa
11 Maggio 2023L’assunzione di un corretto punto di vista, accompagnata dalla ristrutturazione del campo del problema, sono spesso carte vincenti.
I governi, che negli anni si sono succeduti, hanno trattato la questione della dispersione scolastica assumendo come costante l’insegnamento tradizionale e, come tale, intangibile. Eppure la finalità della scuola è stata modificata da tempo: la formazione dei giovani è il nuovo traguardo, da conseguire utilizzando le materie d’insegnamento come palestre educative, da cui la loro strumentalità.
Un cambiamento rivoluzionario.
Essendo unica la meta per tutti gli insegnamenti è cambiato il responsabile del successo formativo. La relativa attribuzione prevede la promozione e il consolidamento delle capacità degli studenti, che si manifestano sotto forma di competenze generali.
Il Consiglio di classe è l’organismo designato, gestore dei processi educativi: dal suo funzionamento dipende l’incidenza della mortalità scolastica.
I programmi sperimentali dell’indirizzo informatico degli istituti tecnico-commerciali, degli inizi del 1980, siano d’esempio: due ore dell’orario settimanale degli insegnanti del corso erano destinate alla programmazione educativa/didattica collegiale. Un impianto che ha dato i suoi frutti: la centralità del Consiglio di classe è stata riconosciuta, ribadita e rinforzata dal progetto ministeriale Mercurio, sempre per gli ITC; i relativi aspetti operativi sono visibili in rete: “La promozione delle competenze, ricordando l’operosità di Marta De Vita”.
Sarebbe auspicabile che il Ministero, invece di riproporre strade già battute, inquadrasse correttamente il problema.