La fortuna di Petrarca, già considerevole, crebbe dopo la sua morte, e si protrasse per lunghi secoli, influenzando tutta la poesia lirica italiana fino a Leopardi.
Nel cinquecento, per impulso di Pietro Bembo, si diffuse il petrarchismo, cui si oppose, già in quel secolo, e ancora di più in quello successivo, l’antipetrarchismo (i poeti del periodo del barocco non amavano il monolinguismo e l’essenzialità petrarchesca).
Petrarca fu invece amato nell’epoca dell’Arcadia e del neoclassicismo, studiato da Foscolo in veste di critico letterario e imitato fino al novecento, quando invece venne considerato uno dei pilastri di una tradizione poetica da scardinare da parte di molti poeti novecenteschi, ad eccezione di Saba, che , non a caso, intitolò “Il canzoniere” la sua raccolta di poesie
Audio Lezioni su Francesco Petrarca del prof. Gaudio
Ascolta “Francesco Petrarca” su Spreaker.